22 Marzo 2023

WORLD WATER DAY, NON ABBIAMO PIÙ TEMPO!

LA FINESTRA DI OPPORTUNITÀ PER UN FUTURO VIVIBILE E SOSTENIBILE SI STA CHIUDENDO.

Oggi è il World Water Day, la giornata mondiale dedicata all’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria.

La celebrazione di questa Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 (22-24 marzo, New York), l’evento è un’opportunità unica per riunire i decision makers mondiali al fine di trovare soluzioni concrete alla crisi idrica.

È noto ormai che di emergenza si tratta: la costante assenza di precipitazioni, infatti, unita al graduale aumento delle temperature e alle problematiche infrastrutturali tipiche del nostro Paese, hanno portato numerose zone della penisola ad essere colpite da siccità. In queste zone, una percentuale di popolazione che oscilla tra il 6% e il 15% è costretta a vivere in una condizione di povertà idrica e i dati sono destinati ad aumentare.

Secondo le analisi dell’ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima) del CNR, il 2022 è stato l’anno più caldo e secco dal 1800. Gli effetti sono sottili e complessi, all’interno di catene di eventi: in generale, la siccità mette a rischio la vita di molte specie, inclusi gli esseri umani, provocando seri problemi anche nei paesi più sviluppati, dove il problema è meno visibile a causa di una maggiore adattabilità per via delle risorse presenti. È bene interrogarsi però su:

  1. Compromissione di ecosistemi
  2. Problemi alle infrastrutture e alla produzione energetica
  3. Inquinamento dell’aria che a catena provoca malattie alle vie respiratorie e alla pelle
  4. Oltre, naturalmente, ad un limitato accesso all’acqua che se protratto su lunghi periodi, causa gravi infezioni.

 

Attingere alle risorse idriche e utilizzarle in modo sostenibile, conservandole quantitativamente e qualitativamente è un obiettivo su cui c’è ancora molto da fare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’Italia è considerato un Paese con stress idrico medio alto, in quanto utilizza, in media, tra il 30% e il 35% delle sue risorse idriche rinnovabili. Dato ancora più allarmate è che negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento dell’uso di queste risorse con un incremento del 6% ogni 10 anni. Non abbiamo più tempo! La finestra di opportunità per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti si sta rapidamente chiudendo.

Qualche ora fa è stato pubblicato il rapporto dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico). Si tratta di un rapporto di sintesi che guarda al futuro, sottolinea la gravità della crisi climatica in atto, l’urgenza di agire per contrastarla, ma si concentra sulla speranza, che ci sia ancora la possibilità di arginare sul riscaldamento globale.

La prima misura, ribadisce il Sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici (AR6) con il rapporto di Sintesi (Syntesis Report – SYR) è la diminuzione delle emissioni e il taglio delle fonti fossili. In particolare, nel Rapporto preoccupa la considerazione che molti cambiamenti dovuti alle emissioni passate e future sono irreversibili per secoli o millenni, in particolare i cambiamenti nell’oceano, nelle calotte glaciali e nel livello globale del mare. Tuttavia, agire subito mitigherebbe in tempi relativamente rapidi l’incidenza dei fenomeni estremi.

Già nel 2018, l’IPCC aveva evidenziato la portata senza precedenti della sfida richiesta per mantenere il riscaldamento a 1,5°C, rispetto ai decenni precedenti. Cinque anni dopo, questa sfida si è fatta ancora più impegnativa. Il ritmo e la portata di ciò che è stato fatto finora e i piani attuali non sono stati sufficienti per affrontare il cambiamento climatico. Urge una convergenza di intenzioni da parte di tutti: dai singoli individui alle Governance.

ASACERT, dal canto suo, è ogni giorno al fianco di organizzazioni di tutte le dimensioni e settori – come lo stabilimento di S. Pellegrino terme (BG) – per il quale ha eseguito verifiche e controlli tecnici sulla gestione degli impianti idrici. Uno degli obiettivi è stato quello di garantire la conformità a norme nazionali e internazionali.

Per essere efficaci, le scelte strategiche che saremo in grado di mettere in atto, devono essere radicate nei nostri valori, giovandoci di conoscenze integrate. ASACERT fa propri gli obiettivi delle Nazioni Unite -Obiettivo n.6 SDG’s- anche sul tema della preservazione delle risorse idriche.

Siamo fieri di agire, con i nostri servizi ispettivi di controllo tecnico e certificazione, al fianco delle imprese, che si impegnano affinché si possa realizzate un approccio più rispettoso dei cicli naturali, per proteggerli e salvaguardarli. – Il commento di Fabrizio Capaccioli, AD ASACERT e Vicepresidente del Green Building Council Italia – È sotto gli occhi di tutti, stiamo vivendo un elevatissimo livello di stress idrico: anche in Italia l’acqua non può, ormai, più ritenersi una risorsa certa o scontata. La costante assenza di precipitazioni, unita al graduale aumento delle temperature e alle problematiche infrastrutturali, tipiche del nostro Paese, hanno portato situazioni di difficoltà che stiamo affrontando sempre più di frequente in questi anni. Invertire questa tendenza non è solo possibile – conclude Capaccioli – non è più rimandabile”.