Ieri gli eurodeputati della commissione affari legali hanno approvato una proposta di direttiva per garantire un’equa protezione in Europa per chi segnali le violazioni del diritto Ue in materia di evasione fiscale, corruzione, protezione dell’ambiente e della salute e sicurezza pubblica. La protezione dei whistleblower all’interno dell’Ue è attualmente frammentata: solo dieci stati, di cui anche l’Italia, garantiscono determinate garanzie verso chi denuncia le irregolarità. Una mancanza di garanzie che, secondo uno studio della commissione europea, ha portato una perdita di potenziali benefici negli appalti pubblici tra i 5,8 e 9,6 miliardi di euro ogni anno all’interno dell’Unione. Il testo approvato dagli eurodeputati ha così stabilito l’estensione delle stesse misure di protezione anche per chi assiste il soggetto segnalante, come ad esempio un giornalista. Per assicurare un’efficace protezione contro eventuali ritorsioni o intimidazioni, secondo il testo, dovranno essere adottati sistemi di segnalazione sia interni che esterni, sia all’interno del settore pubblico che privato. I tempi di risposta dovranno essere certi: entro una settimana dovrà arrivare la notifica di pervenuta segnalazione, mentre il risultato di accertamento dell’irregolarità dovrà avvenire entro due mesi. Inoltre, all’interno del testo viene stabilita la creazione di un’autorità in ciascuno Stato membro che fornisca gratuitamente informazioni e consulenza, nonché assistenza legale, finanziaria e psicologica. Una volta che la plenaria del Parlamento europeo avrà approvato il mandato negoziale, il testo sarà oggetto di negoziazione con i ministri dell’Ue all’interno del Consiglio, dove verrà approvato il testo definitivo della direttiva.
Fonte: Italia Oggi
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