A seguito dell’adozione da parte dell’Assemblea Generale IAF di una serie di risoluzioni, relative allo schema “Sistemi di gestione per la qualità”, ACCREDIA, Ente italiano per l’Accreditamento, fornisce indicazioni agli Organismi di Certificazione in merito alle modalità di migrazione delle certificazioni accreditate dalla ISO 9001:2008 alla prossima edizione di norma ed in merito all’ entrata in vigore della ISO/IEC TS 17021-3:2013.
In previsione dell’ entrata in vigore della futura edizione della norma ISO 9001, la Risoluzione IAF 2013-15 – (Agenda Item 8) Endorsement of Revision of ISO 9001:2008 stabilisce un periodo di transizione di 3 anni per l’adeguamento, in considerazione dei nuovi requisiti che verranno introdotti nella prossima edizione della ISO 9001 e in considerazione del numero elevato di certificati già emessi in tutto il mondo.
IAF, inoltre, invita le aziende già certificate a prendere in considerazione i draft della prossima ISO 9001 per iniziare ad implementare le modifiche richieste al proprio Sistema di Gestione, e raccomanda gli Organismi di Certificazione di incoraggiare da subito le stesse aziende a muoversi in questa direzione, fermo restando il fatto che non potranno comunque essere emessi certificati a fronte della nuova ISO 9001, prima di aver superato una valutazione in conformità alla nuova norma (non ai draft).
Le certificazioni ai sensi della nuova ISO 9001, dunque, potranno essere rilasciate solo in data successiva alla pubblicazione della norma stessa.
La risoluzione IAF Resolution 2013-12 – (Agenda Item 8) Endorsement of ISO/IEC TS 17021-3:2013, prevede che, a partire dal 2 maggio 2015, la competenza del personale degli Organismi di Certificazione dei Sistemi di Gestione Qualità, ai sensi della norma ISO 9001, sia valutata da ACCREDIA a fronte della ISO/IEC TS 17021-3 e non quindi basandosi solo sulla ISO/IEC 17021:2011 e sul documento IAF MD 10:2013 Assessment of Certification Body Management of Competence in Accordance with ISO/IEC 17021:2011, che entrerà in vigore l’ 11 Febbraio 2014.
Gli Organismi di Certificazione dovranno provvedere all’adeguamento del proprio sistema di gestione a tale disposizione nei tempi prestabiliti.
I lavori di revisione della norma ISO 9001, che definisce i requisiti dei sistemi di gestione per la qualità sono entrati nel vivo con la bozza ISO/CD 9001 rilasciata dal comitato tecnico internazionale ISO “Quality management and quality assurance – Quality systems”.
Con la revisione suggerita, l’ISO intende aggiornare la norma all’evoluzione della realtà socio economica mondiale occorsa nell’ultimo decennio e fornire alle organizzazioni, ai loro clienti e a tutte le parti interessate un sistema di gestione per la qualità che fornisca loro vantaggi concreti e durevoli.
La bozza, elaborata all’interno del gruppo di lavoro “Revision of ISO 9001”, mostrerebbe però punti critici in relazione ai quali la Commissione tecnica UNI “Gestione per la qualità e metodi statistici”, supportata da più di 80 commenti tecnici, si è espressa negativamente.
Sono principalmente tre gli aspetti innovativi che secondo la Commissione tecnica UNI non sono sufficientemente integrati nella norma, cioè quelli riguardanti il contesto dell’organizzazione, le parti interessate e il rischio.
In particolare, la Commissione UNI chiede che l’attenzione al contesto in cui l’organizzazione opera ed alle sue altre parti interessate sia espresso con maggiore incisività e chiarezza e che sia evidenziato il valore in termini di competitività di un prodotto “eticamente responsabile” sia per quanto riguarda i processi realizzativi sia per le politiche e le strategie dell’organizzazione e dei suoi partners.
La delegazione italiana chiede inoltre che il concetto di rischio utilizzato nella sezione della norma dedicata al risk management sia approfondito. L’Italia ritiene necessario, al fine di evitare ambiguità, avvicinare la definizione di “rischio” utilizzato nel testo al concetto già consolidato in altre norme e documenti tecnici ISO, in particolare con quello più completo definito per esempio nella norma ISO 31000 e nella Guida 73 (“Risk management – Vocabulary”).
Oltre questi tre aspetti innovativi, la delegazione italiana propone anche che vengano evidenziate con maggiore forza le relazioni giudicate di particolare rilevanza, come per esempio, quella tra politica per la qualità e indirizzi strategici, quella tra analisi dei dati e livello di maturità dell’organizzazione, quella tra obiettivi per la qualità e “Return on Quality Investment” e, infine, quella tra piani di miglioramento e necessità di innovazione.
La bozza, inoltre, risulterebbe carente nel considerare l’importanza delle persone nelle organizzazioni: i riferimenti al loro coinvolgimento e competenza risultano ancora deboli e frammentari. Il conseguente intervento migliorativo proposto mira a sviluppare specifici requisiti che riguardino tali aspetti, anche in coerenza con la nuova ISO 10018:2012 “People involvement and competence”.
In ultimo, nell’opinione della delegazione italiana la bozza di revisione presenta criticità dal punto di vista del collegamento e della coerenza interna con le altre norme della famiglia ISO 9000.
La conclusione dei lavori per la ISO/DIS9001 è prevista per febbraio 2014, mentre la pubblicazione della nuova ISO 9001 è attesa per la fine del 2015.
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