Le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni sono state approvate ieri, 14 novembre 2014, dall’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Difficile l’iter di approvazione a causa del forte contrasto della componente delle professioni tecniche composta da Architetti, Ingegneri e Geologi, che avevano presentato un documento congiunto.

È stata molto animata infatti la fase della votazione, in particolare hanno votato a favore i Consigli Nazionali degli Architetti e Ingegneri. I Geologi hanno invece espresso un voto negativo.

Passato a larga maggioranza il cosiddetto “testo Braga”, che prevede la riduzione dei coefficienti per le azioni su particolari edifici, in quanto il raggiungimento dell’ultimo “gradino”, quello richiesto per gli edifici nuovi, ha spesso un costo molto alto, impedendo in molti casi la possibilità di approvare progetti di adeguamento per il problema dei costi. Questa modifica potrebbe consentire di investire risorse per ulteriori interventi di adeguamento e quindi la possibilità di adeguare altre strutture.

È stato confermato il riferimento agli Eurocodici, su cui tutti erano d’accordo ed il documento è più vicino agli stati limite.

Per il Capitolo 11, presentati due testi che l’ing. Massimo Sessa, Presidente del CSLP, ha fatto rilevare fossero analoghi. Su questo capitolo molta attiva la parte di A.I.C.A.P. (Associazione Italiana del Calcestruzzo Armato e Precompresso).

Negativa la posizione dei Geologi. Il Presidente del CNG, Gian Vito Graziano, ha infatti commentato: “Non soltanto non ci siamo mai opposti alla revisione delle NTC, ma le abbiamo auspicate, consapevoli che a volerne la modifica vi è un’intera classe professionale. È per questo che abbiamo inviato le nostre proposte migliorative, le abbiamo condivise con gli altri Consigli Nazionali e le abbiamo persino perorate presso il Presidente del Consiglio Superiore LLPP. Abbiamo chiesto che si ampliassero i contenuti della relazione geologica, che si rendessero coerenti i modelli geologico e geotecnico, che la campagna di indagini geognostiche e geotecniche fosse unica, come avviene nella realtà professionale, e che si estendesse anche al geologo la responsabilità nella scelta del tipo, del numero e dell’ubicazione delle indagini, al momento in capo al solo progettista.” … “Purtroppo l’assemblea di oggi ha preferito lasciare tutto com’era, facendo emergere, ancora una volta, una dicotomia fra geologia e geotecnica, che, come abbiamo sottolineato nella dichiarazione di voto, per noi è antistorica, non scientifica, irrazionale e foriera di grandi problemi nel tempo a venire.”

Si precisa che l’iter di aggiornamento delle NTC non si conclude con questa approvazione, ma proseguirà con la conferenza Stato-Regioni ed i passaggi previsti dalla legge fino ad arrivare a un decreto interministeriale, condiviso da Ministero delle Infrastrutture, Interni e Dipartimento della Protezione Civile. Solo dopo queste fasi il testo sarà pronto per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.