Il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Regolamento UE 241/2021) stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” (Do No Significant Harm). Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi al principio DNSH, con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili indicato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.
Le aziende che scelgono la Certificazione DNSH si attivano in favore della conformità dei propri processi aziendali con le normative vigenti e relative al sistema di tassonomia contenuto nei regolamenti UE, valorizzando l’impegno verso un impatto minimo sull’ambiente. Gli indicatori che valutano le performance aziendali in termini di sostenibilità rappresentano linee guida che vanno a tracciare il percorso da seguire, partendo da una completa riconsiderazione dei processi produttivi, distributivi e di consumo.

ACCESSO AI FONDI DEL PNRR

Il bilancio adottato dal Consiglio dell’Unione Europea, dell’UE per il periodo 2021-2027 prevede che il 30% del bilancio UE sarà speso per combattere il cambiamento climatico. Ecco perché gli impegni presi dovranno essere tradotti nei decreti di finanziamento dei PNRR nazionali e le imprese dovranno dimostrare la conformità dei propri processi ai criteri DNSH negli specifici documenti tecnici di gara. Un valido aiuto, in tal senso, è costituito dai servizi di certificazione svolti da organismi di parte terza accreditati, che forniscono un valore aggiunto alle imprese, incrementando il vantaggio competitivo e garantendo un più facile accesso ai finanziamenti del PNRR.

Grazie all’esperienza pluriennale nell’ambio della sostenibilità, ASACERT si occupa con credibilità riconosciuta dal mercato e terzietà dell’analisi e valutazione degli aspetti ambientali delle attività di qualsiasi dimensione e settore e dei relativi impatti sull’ambiente.
ASACERT verificherà la coerenza degli interventi e dei progetti con i principi definiti dal DNSH, rilasciando all’azienda un’evidenza di compatibilità con gli stessi, utile ai fini dei meccanismi di accesso e premialità definiti dal PNRR.

 

Investire sulle competenze in ambito DNSH è diventata una leva determinante per le aziende.

Il pilastro centrale di Next Generation EU è il dispositivo RRF (Recovery and Resilience Facility) Fondo che offre un sostegno finanziario su larga scala per riforme e investimenti intrapresi dagli Stati membri per rendere le economie dell’UE più sostenibili, resilienti e meglio preparate per le sfide poste dalle transizioni verde e digitale. L’accesso ai finanziamenti del RRF è condizionato al fatto che i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) includano misure che concorrano concretamente alla transizione ecologica per il 37% delle risorse e che, in nessun caso, vìolino il principio del Do No Significant Harm (DNSH), ossia non devono arrecare un danno significativo all’ambiente (Regolamento UE 2021/241). Il principio DNSH si basa su quanto specificato nei sei principi della “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata appunto per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti sostenibili, oltre che contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.

I sei criteri della Tassonomia:
1.Mitigazione dei cambiamenti climatici
2.Adattamento ai cambiamenti climatici
3.Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
4.Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti
5.Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo
6.Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi

Per accedere ai fondi previsti dal PNRR è necessario presentare un progetto che sia conforme regolamento UE 2020/852. Si rivela necessario conoscerlo ed interpretarlo nel modo corretto. In questo senso investire sulle competenze in ambito DNSH delle proprie risorse umane equivale a iniziare un percorso determinante ai fini del successo dell’impresa stessa. ASACERT fornisce le conoscenze per applicare correttamente tutti i punti del Regolamento UE 2020/852.  Il percorso formativo rivolto ad operatori del mondo delle imprese di qualsiasi dimensione e a coloro che operano nella Pubblica Amministrazione.

Non ci si può sottrarre alla sfida del conciliare crescita e sostenibilità. “C’è un gran bisogno di fare, di essere concreti. In generale tutti sono convinti dell’idea di cambiare lo stato delle cose, e la differenza sta nella capacità di saper promuovere e realizzare quella visione del futuro che si auspica per la comunità. Ogni nostra azione deve concorrere al benessere dell’uomo e alla tutela dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione, anche attraverso strategie basate su tassonomia, rating e certificazione di obiettivi e risultati. Dobbiamo riuscire a progettare e costruire un futuro diverso, migliore di quanto non siamo riusciti a costruire fino ad oggi”. Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT e Vicepresidente del Green Building Council Italia.

7 febbraio 2023.

Il principio Do No Significant Harm (DNSH) stabilisce che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF (Recovery and Resilience Facility) fondo che offre un sostegno finanziario su larga scala per riforme e investimenti intrapresi dagli Stati membri. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità delle misure del PNRR al DNSH, con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili (articolo 17 del Regolamento UE 2020/852). Il principio DNSH ha lo scopo di valutare se un investimento possa o meno arrecare un danno ai sei obiettivi ambientali individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal europeo) oggetto della Tassonomia green. La parola d’ordine è rendicontare la sostenibilità attraverso i nuovi protocolli a disposizione del mercato.

ASACERT, in qualità di ente accreditato è in grado di supportare qualunque organizzazione nell’identificazione degli impatti significativi per l’ambiente secondo gli standard globalmente riconosciuti.

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Fonte: Politicamentecorretto.com