20 Dicembre 2018

Progettazione, oggi l’ok a 200 milioni per comuni grandi e piccoli

Oggi l’intesa in conferenza unificata su due decreto Mit che assegnano risorse per progetti di Autorità portuali, comuni, province e città metropolitane

Arriverà oggi, salvo imprevisti, il via libera della conferenza unificata ai due schemi di decreto del ministero delle Infrastrutture che sbloccano complessivamente quasi 200 milioni di euro di risorse da destinare a comuni, città metropolitane, province e Autorità portuali. Se l’approvazione è quasi scontata – per l’esigenza contabile di chiudere l’intesa entro l’anno, approfittando dell’ultima riunione in calendario nel 2018 – non è ancora certissima la modalità per l’attuazione della misura. Ma andiamo con ordine. 

Fondo per la progettazione degli enti locali, la questione dell’attuazione
I provvedimenti sono due. Il primo mette a disposizione complessivamente 89,55 milioni di euro nell’arco del triennio 2018-2020 da assegnare a 14 città metropolitane (14,925 milioni di euro), alle Province (37.312.500 euro) e ai comuni (37.312.500 euro). Lo schema definito dal Mit rappresenta una seconda edizione, per così dire, di un provvedimento già definito all’inizio dell’anno (Dm il 13 marzo 2018) che però il ministro Danilo Toninelli ha deciso di riformulare (considerando anche che il decreto non è mai stato pubblicato, né in Gazzetta e né sul sito del Mit), sia perché all’inizio era stato erroneamente istruito presso la conferenza Stato-città (invece dell’unificata), sia perché era arrivata la nota sentenza della corte Costituzionale n.74/2018. Nell’assegnazione delle risorse, il provvedimento prevede di dare priorità agli interventi di adeguamento sismico di edifici pubblici e scuole. Ciascun comune può presentare richiesta di cofinanziamento per massimo tre progetti. Ciascun progetto potrà ricevere al massimo 60mile euro. 

Dopo l’ultima riunione tecnica sul provvedimento, è rimasta però aperta una questione, che riguarda la fase attuativa. Il ministero dell’Economia avrebbe infatti espresso dei dubbi sul fatto che a definire le modalità e i termini di accesso ai fondi, cofinanziamento ed erogazione, sia un «decreto direttoriale». Per il ministero dell’Economia sarebbe invece meglio che la fase attuativa venga regolamentata attraverso un decreto ministeriale. Il nodo sarà sciolto oggi. 

Risorse per 109 milioni a 79 amministrazioni per infrastrutture prioritarie 
Con il secondo provvedimento si assegnano risorse alla «progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate». Il provvedimento, in attuazione dell’articolo 202 del Codice appalti, ripartisce 109 milioni circa di euro a varie amministrazioni, tra Autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo di città metropolitane e altri comuni capoluogo. Più precisamente, a 15 autorità portuali vengono assegnati 29,88 milioni per 79 progetti considerati ammissibili. Alle 14 città metropolitane vengono assegnati 24,9 milioni. Ai 14 capoluoghi di città metropolitane vengono assegnati 29,88 milioni e, infine, ai 36 comuni capoluogo di regione o provincia autonoma vengono assegnati 24,9 milioni. In tutti i casi, ciascun ente riceve una quota fissa – che per esempio è di un milione di euro per le autorità portuali, 800mila euro per le città metropolitane e 1,2 milioni per i comuni capoluogo di città metropolitane (salvo chi ha chiesto cifre inferiori) – cui si aggiunge una quota variabile in funzione del fabbisogno espresso. Le somme sono riferite al triennio 2018-2020. 

AUTORITÀ PORTUALI E GRANDI COMUNI, ECCO I BENEFICIARI 

CITTÀ METROPOLITANE E PROVINCE, ECCO I BENEFICIARI 

Fonte: Edilizia e Territorio

Articolo Originale