Si fa strada l’ipotesi della sottovalutazione dolosa dei rischi, nell’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi a Genova. Una sottovalutazione che sarebbe partita da Autostrade per l’Italia: «A me, però, non diedero tutta la documentazione», ha dichiarato il 2 ottobre Massimo Gentile, il docente del Politecnico di Milano che ha curato lo studio sul viadotto commissionato proprio da Aspi per preparare i lavori di rinforzo degli stralli (retrofitting). Una dichiarazione che va incrociata con almeno due punti della relazione della commissione ministeriale d’inchiesta sulla tragedia, su cui si sta puntando l’attenzione della Procura di Genova.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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