La direzione generale del Mise ha appena pubblicato e inviato alla Gazzetta ufficiale il decreto direttoriale che, di fatto, dispone la riattivazione dell’agevolazione dedicata ai beni strumentali delle Pmi
A partire dal 7 febbraio, «è disposta la riapertura dello sportello per la presentazione da parte delle imprese delle domande di accesso ai contributi» della Nuova Sabatini.
La direzione generale del Mise per gli incentivi alle imprese ha appena pubblicato e inviato alla Gazzetta ufficiale il decreto direttoriale che, di fatto, dispone la riattivazione dell’agevolazione dedicata ai beni strumentali delle Pmi, dopo il rifinanziamento disposto dall’ultima legge di Bilancio.
Il ministero ricorda, anzitutto, che la manovra ha disposto lo stanziamento di nuove risorse finanziarie «pari a 480 milioni di euro». Sono così ripartite: 48 milioni per il 2019, 96 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e 48 milioni per il 2024. Dal 7 febbraio, allora, le imprese potranno presentare domanda a banche e intermediari finanziari. Queste richieste potranno tradursi in prenotazioni delle banche, da presentare a partire dal prossimo mese di marzo.
La chiusura dello sportello lo scorso 4 dicembre ha prodotto, però, una serie di casi particolari sulla cui regolazione il ministero si pronuncia in maniera dettagliata. Un altro decreto direttoriale dà, infatti, indicazioni sulle richieste di prenotazione «non accolte, anche in misura parziale, per esaurimento delle risorse disponibili».
Le domande messe nel congelatore alla chiusura dello sportello Sabatini saranno soddisfatte, «nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione», pescando dalle risorse aggiuntive appena stanziate.
A questo proposito, il ministero ha pubblicato in allegato al provvedimento un elenco di prenotazioni accolte (con relativa data e orario), da evadere in maniera prioritaria: sono in tutto 70, con importi compresi tra 1.566 euro e 9,2 milioni, in un periodo che va dal 1° al 6 dicembre scorso.
Bisogna però considerare che la procedura prevede due passaggi: la presentazione della domanda di accesso al contributo dell’impresa alla banca o all’intermediario e la trasmissione al ministero, da parte della banca o dell’intermediario, della richiesta di prenotazione delle risorse.
Il modulo di domanda – va ricordato – è accessibile nella sezione «Beni strumentali (Nuova Sabatini)» del sito del ministero (www.mise.gov.it) e, a pena di inammissibilità, dovrà essere compilato in formato elettronico in ogni sua parte e sottoscritto con firma digitale.
C’è, poi, anche il caso delle domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche o agli intermediari finanziari prima della chiusura dello sportello ma non incluse in tempo in una richiesta di prenotazione delle risorse inviata al Mise. Queste avranno una corsia propria e potranno «essere oggetto di apposite richieste di prenotazione», da trasmettere da venerdì 1° febbraio.
Una precisazione importante riguarda, infine, un ultimo scenario possibile: le domande di agevolazione delle Pmi presentate alle banche o agli intermediari finanziari nel periodo compreso tra il 4 dicembre scorso, data di chiusura dello sportello, e il 6 febbraio prossimo, giorno antecedente la data di riapertura dello sportello. Per il Mise saranno considerate «irricevibili». Dovranno, allora, rimettersi in fila per accedere ai contributi.
Fonte: Edilizia e Territorio
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