13 Dicembre 2018

Grandi opere/1. Toninelli: «Dopo l’analisi costi-benefici si decide intorno a un tavolo»

Il Ministro a Radio24 conferma che ai dati tecnici seguirà una fase di decisione politica. Nessuna indicazione sui tempi

«Io ho preso un impegno scritto con gli italiani nel contratto di governo, di aspettare l’analisi costi-benefici e l’analisi tecnico legale. Poi ci siederemo intorno a un tavolo con gli alleati di governo per arrivare a una decisione». Così il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha risposto, su Radio 24, a una domanda di Oscar Giannino circa l’ipotesi avanzata da Matteo Salvini di tenere un referendum sulla Tav Torino-Lione se non dovesse arrivare una decisione del ministero delle Infrastrutture in tempi ragionevoli. «Sul referendum – ha aggiunto Toninelli – mi chiedo poi come potrebbe essere posto il quesito…». 

Il ministro ha dunque confermato (lo aveva già fatto in Parlamento) la decisione maturata circa un mese fa di “aggiungere” all’analisi costi-benefici trasportistica affidata alla struttura di missione del Ministero (guidata da Alberto Chiovelli con la consulenza tra gli altri di Marco Ponti) una successiva analisi giuridico-legale affidata all’avvocatura dello Stato, sul livello di prescrittività di accordi e contratti già firmati sulle opere sotto analisi, e sui costi che deriverebbero dal non rispettare tali atti o contratti.

Toninelli, inoltre, nella sequenza delineata “risultati analisi-ci sediamo intorno a un tavolo” ha confermato anche quello che gli stessi tecnici dicono da sempre (compreso lo stesso professor Ponti considerato “anti-Tav”), e cioè che nessuna analisi costi-benefici contiene un risultato certo, matematico, sul fare o meno un’opera. Contiene scenari previsionali alternativi su trasporti ed economia, e diverse opzioni su incentivo-disincentivo di diverse “modalità” (ad esempio politiche su tariffe autostradali o incentivi al trasporto merci). Insomma, ai numeri deve sempre seguire una decisione politica-strategica sulla visione futura di trasporti, ambiente, relazioni internazionali. Alla fine lo pensa anche Toninelli, quando dice «ci siederemo intorno a un tavolo».

Il conduttore Oscar Giannino ha poi fatto notare che il contratto di governo non è stato presentato agli italiani, ma è semplicemente un patto post elettorale tra Cinquestelle e Lega. «È vero che il contratto è stato definito dopo le elezioni – ha risposto Toninelli – ma noi lo abbiamo messo in consultazione sulla rete, per questo dico che è un patto con gli italiani».

Va anche ricordato che il contratto di governo non parla di analisi-costi benefici sulle grandi opere, ma contiene solo un passaggio sulla Torino-Lione: «Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia».

Fonte: Edilizia e Territorio

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