27 Novembre 2018

Grandi opere: più tempo per evitare le revoche Sblocca Italia, Durc ok anche con la rottamazione

Gli emendamenti al Decreto Fiscale approvati dalla Commissione Finanze del Senato. Oggi il testo va in Aula

È stato approvato dalla commissione Finanze del Senato l’emendamento presentato dal relatore Emiliano Fenu (M5S) che apre una rete di sicurezza contro il rischio di revoca dei fondi delle grandi opere finanziate dal decreto Sblocca Italia del 2014. Il decreto, da convertire entro il prossimo 22 dicembre, dovrebbe andare in Aula già oggi.

Salvagente per i fondi delle opere Sblocca Italia 
L’emendamento approvato dalla Commissione introduce il decreto 22-bis al testo del decreto Fiscale. La norma concede più tempo per appaltare o avviare i lavori senza incorrere nel rischio di perdere i finanziamenti. Tra le opere interessate figurano il tunnel del Brennero, l’Alta velocità Verona Padova, il Terzo Valico, l’asse autostradale Trieste-Venezia, il corridoio ferroviario adriatica da Bologna a Lecce e anche la tratta Colosseo-Piazza Venezia della linea C della metro di Roma, il completamento della linea 1 della metropolitana di Napoli, la tranvia di Firenze e il Quadrilatero Umbria-Marche e anche un adeguamento della Salerno-Reggio Calabria. In particolare. si interviene sul termine previsto dal decreto del 2014 prevedendo che le condizioni di appaltabilità e canteriabilità delle opere, a cui in caso di ritardi è legata la revoca dei fondi, si realizzano quando gli adempimenti già indicati con decreto delle Infrastrutture, vengono completati entro il 31 dicembre dell’anno «successivo» (questa è la novità dell’emendamento) a quello in cui le risorse sono rese effettivamente disponibili.

Rottamazione e Durc 
Ha un impatto sulle imprese che operano nel campo degli appalti anche un altro emendamento presentato dal relatore e approvato dalla Commissione di Palazzo Madama. la novità riguarda l’articolo 3 del decreto legge, dove al comma 10, si inserisce la lettera f-bis: tra i vantaggi dell’adesione alla rottamazione ter arriva anche quello del rilascio del Durc (il documento unico di regolarità contributiva) alle imprese, necessario per chi lavora in appalti e subappalti pubblici. La norma prevede che in caso di adesione alla definizione agevolata delle pendenze l’impresa ottiene il diritto al rilascio del Durc. Questo diritto viene meno, con conseguente perdita della regolarità contributiva, in caso di mancato «ovvero di insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata ovvero di una rata di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme dovute».

Fonte: Edilizia e Territorio

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