1 Settembre 2021

God save the CE: il Governo UK estende al 1° gennaio 2023 il periodo di circolazione dei beni a marchio CE in Regno Unito

Se c’è qualcosa che la Brexit ci ha insegnato è che tutto è possibile e nulla è certo. Infatti, se fino a poco tempo fa il 31 dicembre 2021 segnava il termine del periodo di circolazione dei beni a marchio CE nel Regno Unito, il Governo inglese ha di recente annunciato un cambio di programma, posticipando la data al 1° gennaio 2023.

Per chi si fosse perso le puntate precedenti procediamo con un breve riassunto: dal 2023 (prima 2021) per immettere le merci sul mercato britannico sarà necessario apporre il nuovo marchio UKCA, affiancandolo al marchio CE, la cui validità, però, varrà fino al confine inglese. Per rendere più semplice il passaggio al nuovo status di Paese Terzo, le direttive e i regolamenti adottati dal Regno Unito coincidono con quelli dell’Unione Europa, cosicché le procedure di valutazione di conformità siano le stesse. Identici sono anche i requisiti richiesti dalle due marcature: il fabbricante dichiara sotto la sua esclusiva e totale responsabilità che il prodotto è conforme a tutti i requisiti legislativi applicabili nel Regno Unito e che le dovute procedure di valutazione della conformità sono state espletate con successo.

Le organizzazioni possono, sì, tirare un sospiro di sollievo e rallentare la corsa all’adeguamento, ma restano i controlli e le procedure a garanzia del consumatore, il rischio di intoppi, rallentamenti e ritardi è sempre meno remoto. Con l’entrata in vigore del Trade and Cooperation Agreement, Regno Unito e Unione Europea hanno messo nero su bianco le regole per vivere, lavorare e commercializzare all’interno dei due Paesi. Per commercializzare merci in UE, il rispetto delle norme comunitarie inizia proprio dalla marcatura CE che, dunque, non può essere considerato come un semplice marchio, ma come sinonimo di garanzia e conformità alle norme.

Affinché BREXIT sia sinonimo di opportunità e continuità per ogni business, ASACERT si pone l’obiettivo di affiancare le aziende – piccole, medie e grandi che siano – in questo momento di transizione, mettendo a disposizione un’esperienza consolidata e una presenza globale.

La marcatura dei prodotti da costruzione, ad esempio, è una procedura obbligatoria per tutti i prodotti disciplinati dal Regolamento comunitario “prodotti da costruzione”. Punto di riferimento per molte aziende che operano nel settore delle carpenterie metalliche, ASACERT fornisce l’assistenza e il supporto necessari per la marcatura di questi prodotti a tutte le aziende che operano sul Continente inglese, rilasciando – nel rispetto dei requisiti richiesti dalla norma armonizzata EN 1909-1 – la Certificazione del Controllo della produzione (FPC) e coprendo anche i servizi di certificazione legati a quest’ultima (Certificazioni secondo le norme UNI EN ISO 3834 e UNI EN ISO 9001).

Il servizio offerto da ASACERT si divide in due ambiti di attività, per il conseguimento della marcatura CE.

1) Gap Analysis ai fini dello screening documentale.

– Evidenziando il livello di rispondenza della documentazione in possesso dell’azienda, rispetto alle disposizioni normative e agli standard internazionali del post BREXIT.

2) Attività formative e divulgative, tra cui webinar, sessioni e incontri ad hoc, per la corretta individuazione di iter procedurali ai fini dell’individuazione e la redazione di documenti e azioni utili al corretto ed efficace procedimento per l’ottenimento della marcatura CE.

Per rendere ancora più diretto, immediato ed efficiente questo percorso, ASACERT mette a disposizione delle aziende un HELP DESK, per fronteggiare le novità riguardanti la marcatura CE dei prodotti da costruzione e dei componenti in acciaio e alluminio.

Un servizio dedicato a tutte le aziende che hanno necessità, in seguito alla BREXIT, di mettere al sicuro le proprie attività, commercializzando in maniera sicura e nel rispetto della legislazione vigente le proprie produzioni, tra Regno Unito e Comunità europea e viceversa.

Che aspetti? Contattaci a brexit@asacert.com.

Brexit chiama, Asacert risponde!