5 Giugno 2020

Giornata Mondiale dell’Ambiente: ASACERT pensa (e agisce) circolare

Si celebra oggi il “World Environment Day”, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, giunta alla sua 46esima ricorrenza.

Fu istituita dall’ONU nel 1972 – e celebrata per la prima volta nel 1974 – per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano nel corso della quale prese forma il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (conosciuto con l’acronimo UNEP, United Nations Environment Programme), organizzazione internazionale con sede a Nairobi (Kenya) che dall’anno della sua fondazione opera contro i cambiamenti climatici, a favore della tutela dell’ambiente e dell’uso sostenibile delle risorse naturali.

Ogni anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente sceglie un tema e un Paese in cui si svolgere i principali eventi legati a questa giornata, il turno dell’Italia fu nel 2015 con il tema “Sette miliardi di sogni. Un Pianeta. Consumare con cautela” e le celebrazioni ebbero luogo nel quadro dell’Expo che, ricordiamo, aveva come tema l’argomento strettamente connesso “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita”.

Per il 2020 il Paese prescelto è la Colombia, con lo slogan “Time for nature” – tempo per la natura – e vede protagonista il tema della biodiversità, parallelamente all’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico.

Sul sito ufficiale www.worldenvironmentday.global si legge l’appello rivolto a tutti gli abitanti della Terra:

“I cibi che mangiamo, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e il clima che rende il nostro pianeta abitabile provengono tutti dalla natura.
Tuttavia, questi sono tempi eccezionali in cui la natura ci sta inviando un messaggio: per prenderci cura di noi stessi dobbiamo prenderci cura della natura.
È ora di svegliarsi. Di prendere atto. Di alzare la voce.
È tempo di ricostruire meglio, per le Persone e per il Pianeta.
In questa Giornata Mondiale dell’Ambiente, è tempo per la natura.”

ASACERT opera da anni al fianco delle aziende, facendo della propria mission l’essere per loro un valore aggiunto, partecipando al loro sviluppo e ai loro obiettivi. Questo si concretizza nell’offerta di un’ampia gamma di servizi che, se da un lato sono utili per dimostrare la compliance alle normative vigenti nelle attività di riferimento, dall’altro è innegabile che abbiano risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale.

 

Tra questi troviamo sicuramente la certificazione ISO 14001 “Specifiche per il Sistema di Gestione Ambientale”, il cuore degli standard della serie ISO 14000; le Organizzazioni che implementano tale Sistema di Gestione si impegnano a ridurre l’impatto ambientale delle attività svolte dalla propria azienda e mirano ad incrementare la fiducia dei propri stakeholder dimostrando l’impegno profuso per la sostenibilità.

E ancora, la norma UNI CEI EN ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione dell’energia” che definisce i requisiti per creare, avviare, mantenere e migliorare un Sistema di Gestione dell’Energia che consenta alle Organizzazioni un controllo puntuale e sistematico delle proprie prestazioni energetiche, riducendo i costi, efficientando i consumi e salvaguardando le risorse energetiche a livello globale.

Anche sul fronte delle costruzioni si comincia, ad esempio, a pensare e progettare un’edilizia a misura d’uomo, una sorta di antropo-edilizia, come nel caso del progetto pionieristico di UPTOWN a Milano, per cui ASACERT era tra gli Organismi di Verifica. Si tratta del primo progetto registrato nel nostro Paese ai fini della certificazione in linea con il protocollo energetico-ambientale GBC Quartieri, dedicatao alla qualificazione dei quartieri italiani particolarmente virtuosi in termini di sostenibilità ambientale del territorio, delle infrastrutture, delle dotazioni e degli edifici sostenibili.

Nel contesto di economia circolare in cui viviamo – laddove pensare circolare significa imitare il comportamento della natura, in cui non esiste il concetto di scarto e ogni elemento diviene un input per un altro processo – diverse realtà aziendali ed imprenditoriali si devono porre come obiettivo una visione sistemica, volta a ripensare il modo in cui disegniamo i nostri prodotti e processi per eliminare tutte le possibili esternalità negative, favorire l’utilizzo circolare dei materiali e rigenerare il sistema naturale.

Non possiamo più assistere passivamente. “Abbiamo l’obbligo di essere attori responsabili, sulla scia di un’emergenza, che ha solo accelerato un improcrastinabile cambio di visione e prospettiva su un mondo tutto nuovo e non solo per le generazioni future. È vitale trovare un equilibrio tra l’economia, le produzioni e il rispetto per la natura, non solo ideologiche e di principio, ma concrete e attuabili. Si tratta di diffondere e mettere in atto una best practice di stili di vita virtuosi, quanto necessari, ora e adesso.” Il pensiero di Fabrizio Capaccioli – AD di ASACERT.

“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso”

Aristotele