27 Novembre 2018

Ddl anticorruzione, ok della Camera: più reati puniti con il «Daspo a vita» e agente sotto copertura negli appalti

Le principali novità del testo approvato alla Camera. Ora si passa al Senato

Daspo a vita per corrotti; agente sotto copertura anche negli appalti; stop alla prescrizione dopo il primo grado; più rigore per le rendicontazioni dei partiti, movimenti e fondazioni e associazioni ad essi collegate. Sono le principali novità del Ddl anti-corruzione approvato alla Camera, che ora passa al Senato dove M5S e Lega sono d’accordo per eliminare la riforma del peculato inserita con un emendamento passato a voto segreto contro il parere del governo. Anche a costo, assicurano, di ricorrere al voto di fiducia . 

Daspo a vita per corrotti e corruttori 
Si allarga la platea di reati per i quali è prevista anche la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. A peculato, concussione, corruzione propria e corruzione in atti giudiziari, si aggiungono corruzione impropria e propria aggravata, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, corruzione attiva; istigazione alla corruzione; reati di corruzione nelle sue diverse forme commessi da membri della Corte penale internazionale, da organi e funzionari dell’Unione europea o di
Stati esteri. Inoltre le condanne per i reati di peculato, corruzione in atti giudiziari e traffico di influenze illecite commessi in danno o a vantaggio di un’attività imprenditoriale comportano l’incapacità di contrattare con la Pa. Per i corrotti non saranno possibili pene alternative al carcere.

Agente sotto copertura 
Estesa la disciplina delle operazioni di polizia sotto copertura. L’agente potrà essere usato per contrastare reati contro la Pa come la corruzione, ma anche di turbata libertà degli incanti e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Si esclude la punibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria che, al solo fine di acquisire elementi di prova, abbiano condotte che costituirebbero reato. Si esclude la punibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria che, al solo fine di acquisire elementi di prova, abbiano condotte che costituirebbero reato.

Le cause di non punibilità 
Non è punibile chi commette reati di corruzione se li denuncia volontariamente, se fornisce indicazioni utili e concrete per assicurare la prova del reato e
per individuare gli altri responsabili, a patto che confessi prima che il suo nome sia iscritto nel registro degli indagati, e, comunque, entro 4 mesi dal fatto. Da questa norma è escluso
il traffico di influenze illecite per evitare che sindaci e amministratori locali possano essere oggetto di “delazioni”.

Prescrizione 
Il corso della prescrizione viene sospeso dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado (sia di condanna che di assoluzione). La norma entra in vigore il 1 gennaio 2020.

Stop alle coop 
Le cooperative sociali non potranno finanziare i partiti politici in qualsiasi forma. 

Il nuovo peculato 
L’emendamento dell’ex M5S Catello Vitiello, passato a voto segreto, inserisce nel codice una nuova fattispecie di abuso d’ufficio nel quale dovrebbero rientrare casi di peculato, ossia l’appropriazione o l’utilizzo di beni della P.A.. La maggioranza è già d’accordo sulla cancellazione di questa norma in seconda lettura al Senato.

Fonte: Edilizia e Territorio

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