29 Novembre 2018

Costruzioni/2. A novembre l’indice della fiducia delle imprese perde 6,4 punti

Dopo i picchi positivi di questa estate si torna ai livelli di marzo. Peggiorano sia i giudizi per i piani di costruzione, sia le prospettive sull’occupazione

Diminuzione generalizzata dell’indice della fiducia delle imprese, con un brusco passo indietro soprattutto per quelle che operano nel settore delle costruzioni. Le tendenze, relative al mese di novembre, sono registrate dall’Istat. Per quanto riguarda le imprese in generale l’indice della fiducia, sottolinea l’Istat, «diminuisce per il quinto mese consecutivo, passando da 102,5 a 101,1». Il peggioramento riguarda tutti i settori, incluso quello delle costruzioni, dove il calo è particolarmente marcato – da 138,9 di ottobre si passa a 132,5 di novembre – e nettamente superiore alle flessioni registrate nei settori manifatturiero (da 104,9 a 104,4) e dei servizi (da 103,6 a 101,8). Fa eccezione il commercio al dettaglio, che invece migliora le aspettative, passando da 101,6 di ottobre a 102,0 di novembre.

In particolare il settore delle costruzioni, il peggioramento del clima di fiducia ha riguardato sia i giudizi sugli ordini (con un saldo di -17,5), sia le aspettative sull’occupazione (con un saldo di -7,5) e ha trainato al ribasso l’indice complessivo della fiducia che, in un solo mese, ha visto un brusco calo di 6,4 punti. Di fatto, dopo il picco positivo toccato nei mesi di luglio e agosto (rispettivamente 139,9 e 139,3) si è tornati al livello di marzo (132,6), mettendo a segno il terzo livello più basso dell’anno, superato solo da gennaio (129,2) e febbraio (132). 

Tutti i tre segmenti indagati dall’Istat sono stati caratterizzati da forti arretramenti del clima di fiducia nel mese di novembre, rispetto al precedente mese di ottobre. La componente “costruzione di edifici” è passata da 124,7 a 117,2, con saldi negativi sia per i piani di costruzione (-31,9), sia per l’occupazione (-10,1). La componente “ingegneria civile” è passata da 108,4 a 105,5, con saldi negativi sia per i piani di costruzione (-17,6), sia per l’occupazione (-22,1). La componente “lavori di costruzione specializzati” è passata da 154,5 a 147,7, con saldi negativi sia per i piani di costruzione (-9,7), sia per l’occupazione (-2,4). 

IL COMUNICATO DELL’ISTAT 

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Fonte: Edilizia e Territorio

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