19 Dicembre 2018

Commissari di gara/1. L’Anac «allenta» gli obblighi assicurativi: si parte il 15 gennaio

La copertura assicurativa per i danni derivanti dall’attività non sarà più richiesta all’iscrizione ma al momento di svolgere il primo incarico.

L’obbligo di copertura assicurativa contro i danni derivanti dall’attività di commissario di gara non dovrà più essere assolto al momento dell’iscrizione all nuovo albo gestito dall’Anac, ma solo al momento di accettazione dell’incarico. È una delle semplificazioni che l’Autorità Anticorruzione ha intenzione di varare in vista della scadenza del 15 gennaio, data a partire dalla quale le stazioni appaltanti dovranno obbligatoriamente attingere all’elenco di esperti gestito dall’Autorità per nominare i commissari di gare d’appalto, da aggiudicare con il criterio dell’offerta più vantaggiosa.

La precisazione, insieme all’ampliamento del ventaglio delle varie sottosezioni in cui è diviso l’elenco, arriva a poche settimane dal “big bang” che impedirà alle stazioni appaltanti di continuare a nominare i commissari tra i propri dipendenti per una larga fetta di appalti. Per i lavori dovranno essere nominati soltano membri esterni in caso di gare con importo superiore al milione. Per i servizi la stessa cosa accadrà per le gare oltre la soglia comunitaria di 221mila euro. Non solo, sul fonte dei lavori, anche per le gare sotto al milione – in caso di aggiudicazione all’offerta più vantaggiosa – almeno il presidente dovrà essere scelto tra gli esperti indipendenti.

Il problema, è che al momento il servizio messo in piedi dall’Anac – raggiungibile da qui– conta circa un migliaio di iscritti. Un numero ancora insufficiente a garantire la piena operatività del sistema. E questo spiega la scelta di agevolare il più possibile la corsa alle iscrizioni in questo ultimo periodo. Anche consentendo, almeno per un primo periodo, la possibilità di iscriversi all’albo senza dover garantire da subito la disponibilità di coperture assicurative, con premi spesso molto onerosi. La garanzia, allora, dovrà essere esibita soltanto all’accettazione del primo incarico da commissario.

Una mano a far saltare il tappo delle iscrizioni, sperano a Via Minghetti, dovrebbe arrivare anche dal semplice fatto che tra pochi giorni inizia il nuovo anno. Cosa c’entra? È probabile, si ragiona, che tanti professionisti abbiano tenuto finora “congelata” l’intenzione di iscriversi per non dover pagare a vuoto la tassa di iscrizione da 168 euro. Un po’ come accade con le immatricolazioni delle auto. In fondo basta aspettare pochi giorni e si dovrà pagare soltanto la quota del 2019.

Quello che è certo è che al momento non sono in vista ripensamenti. Dall’Autorità piuttosto filtrano inviti ad “allacciare le cinture”. La data di partenza rimane fissata, come previsto, per il 15 gennaio.

Fonte: Editoria e Territorio

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