Ritorno al modello codice+regolamento per gli appalti con un quadro normativo più semplice e chiaro possibile, il più possibile aderente alle direttive Ue e, soprattutto, il più essenziale possibile. La scarna bozza del Ddl di riordino dei contratti pubblici esaminata dal Consiglio dei ministri la sera del 28 febbraio scorso (cinque pagine costituite da due soli articoli) raccomanda di «limitare i livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive europee».
Fonte: Edilizia e Territorio
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