Si è conclusa a Berlino, l’Assemblea generale del Concrete Sustainability Council. Il CSC è un sistema globale di certificazione per il calcestruzzo proveniente da fonti responsabili, progettato per aiutare le aziende ad ottenere informazioni sul livello a cui le aziende di calcestruzzo, cemento e aggregati operano dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. La certificazione include l’intera catena di fornitura del calcestruzzo: produttori di cemento, fornitori di aggregati e produttori di calcestruzzo.
L’incontro ha visto ASACERT, insieme alla community di partner dell’industria del calcestruzzo europei, statunitensi, sudamericani e asiatici, partecipare alla tavola rotonda per dialogare sui temi della sostenibilità, con l’intento di sviluppare un’influenza mondiale nel settore. Temi centrali dell’assemblea sono stati i progressi della certificazione, ma anche le sfide e gli obiettivi per l’anno a venire, tra cui anche il Manuale Tecnico CSC versione 3.0, con le principali modifiche e i miglioramenti apportati.
L’incontro è stato seguito dalla tavola rotonda degli organismi di certificazione e dalla riunione degli operatori di sistema regionali. ASACERT, uno dei due enti abilitati al rilascio della certificazione in Italia, era presente all’assemblea, con il Direttore Tecnico dell’Ente, Ing. Roberto Mandelli. “Durante la riunione, è emerso chiaramente l’importante ruolo che ASACERT, in qualità di Ente di Certificazione, ha nella promozione delle pratiche sostenibili all’interno di questa filiera nel nostro Paese. -il commento del Direttore Tecnico- La sostenibilità ambientale, sociale ed economica è diventata una priorità e una sfida che richiede il nostro impegno continuo”.
Si è svolta sabato sera a Milano, presso la Fonderia Napoleonica, la serata dal titolo “Una miniera di valori”, il terzo appuntamento dedicato ad arte e cultura, nel capoluogo lombardo, con una emozionante esibizione del Coro dei Minatori di Santa Fiora che, insieme a Francesco Tricarico, Michele Fazio, Dagmar Segbers e Marco Brioschi, hanno rievocato le vicende del distretto minerario della Maremma – Toscana, spesso dimenticate, chiuso definitivamente da 40 anni, ma che ha segnato profondamente le sorti delle famiglie di quell’area per generazioni contribuendo in maniera sostanziale alla crescita economica italiana.
“Una miniera di Valori” è un racconto popolare di lavoro, migrazione e riscatto dei minatori di quel distretto minerario che, dopo la chiusura e la vendita della Montecatini, sono stati obbligati a cambiar vita migrando, per cercare fortuna altrove. “Molti di loro -tra cui anche mio nonno- hanno lasciato la Maremma per raggiungere Milano, contribuendo, non senza sacrifici, a fare della città meneghina la locomotiva del nostro Paese”. Il commento di Fabrizio Capaccioli, Amministratore delegato di ASACERT ed ideatore dello spettacolo.
Dopo il successo del debutto al Teatro Filodrammatici e la seconda performance al Teatro della Casa della Memoria, il terzo attesissimo incontro, in cui passato e futuro si sono intrecciati a partire dai canti del Coro, davanti ad una platea di oltre 200 persone.
Una tavola rotonda ha preceduto l’evento: “Quanto pesa la sostenibilità in termini etici e di equità sociale ed economica?” Un video reportage all’inizio della serata ha acceso i riflettori sullo sfruttamento di minori nelle miniere di coltan in Congo. Le cosiddette “terre rare” sono componenti fondamentali dei dispositivi tecnologici che utilizziamo tutti i giorni: telefoni cellulari, telecamere, computer. Una transizione tecnologica e sostenibile che pesa gravemente sulla vita di tante popolazioni, lontane da noi geograficamente e che pagano a caro prezzo il conto della nostra digitalizzazione. Questo ed altri temi sono stati oggetto dell’incontro moderato da Sara Monaci, Giornalista de Il Sole 24 ORE. Sono intervenuti esponenti istituzionali e del mondo dell’impresa:
L’evento è stato organizzato dal Rotary Club Passport Innovation, con il supporto di Milano Sostenibile -format di incontri di ASACERT dedicato alla sostenibilità- ed in collaborazione con il Comune di Milano e Cofoundry.
Grazie alla propria divisione di ingegneria assicurativa, ASACERT ha effettuato il servizio di valutazione e stima ai fini assicurativi, Risk Assessment e Fair Market Value per Matrìca, una realtà innovativa che ha reso il settore chimico più sostenibile e competitivo, avviando un percorso virtuoso che guarda con rispetto all’ambiente e fiducia al futuro. Matrica, è una piattaforma integrata di chimica da fonti rinnovabili e nasce dalla joint venture tra Versalis (Eni) – azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti petrolchimici – e Novamont – leader nel mercato delle bioplastiche.
Ricerca e Innovazione preservando le risorse del pianeta
“Matrìca si è distinta sin dall’inizio per il suo approccio innovativo, che può essere di estremo interesse in numerosi settori applicativi finali: dalla “commodity” glicerina, all’acido pelargonico come diserbante naturale, fino ad arrivare al mondo della cosmesi e dei lubrificanti per motori, con i suoi impianti di esterificazione – Ci racconta Filippo Torti, Responsabile Pianificazione e Controllo di Gestione Green Chemistry e Oilfield Chemicals – Le strategie adottate per superare le difficoltà del settore chimico ed affermarsi come player innovativo sono state quelle di puntare sulla ricerca, per sviluppare prodotti che potessero soddisfare i settori a più alto valore aggiunto talvolta in partenrship con i clienti finali stessi, affiancando questi prodotti innovativi (gli esteri) ai monomeri già utilizzati negli shopper biodegradabili (acido azelaico) o come diserbante naturale (acido pelargonico)”.
Evoluzione del settore e opportunità nei prossimi anni.
“La strada che porta ad una evoluzione del settore chimico (da fonti fossili a fonti rinnovabili) è già stata intrapresa con diverse iniziative che hanno ad oggi superato la prima fase di studio e messa in pratica con impianti pilota di tecnologie prime al mondo, che daranno i loro frutti nel medio / breve periodo. –Prosegue Torti- La riconversione del sito di Porto Torres è lì a dimostrarlo, la strada è tracciata ed ora si tratta di perseguire gli obiettivi fissati negli anni precedenti e da raggiungere in tempi brevi. Le opportunità che potranno emergere – conclude il dirigente – saranno, oltre a quelle già note da finalizzare, anche quelle che le sinergie tra le diverse tecnologie innovative potranno generare”.
ASACERT per Matrìca
Il servizio di valutazione che ASACERT ha svolto per Matrìca, proprio nello stabilimento di Porto Torres, ha coinvolto l’analisi delle vulnerabilità e delle minacce, la stima della probabilità di accadimento di eventi dannosi e la definizione di strategie per mitigare tali rischi. In generale, tutti questi processi, non aiutano solo a gestire i rischi in modo proattivo e a prendere decisioni di business basate su dati concreti, ma migliorano la comprensione del valore reale dell’azienda.
I prodotti Matrìca nascono da fonti rinnovabili grazie ad una innovativa tecnologia a basso impatto ambientale.
La legislazione, i protocolli, le norme tecniche svolgono una mera funzione regolatoria oppure riteniamo possano anche sostenere il cambiamento, supportare l’innovazione ben oltre le performance e gli standard?
Questo il tema che ASACERT ha approfondito stamane nel contesto dell’incontro al Salone: “La casa ideale? Sostenibile, efficiente, confortevole”, che ha visto la partecipazione di un ampio e qualificato parterre di relatori:
Donatella Bollani, Responsabile servizi per la Sostenibilità di Asacert
Marco Bianchet, Group Quality & Sustainability Director Nice
Nadia Boschi, Head of Sustainability Italy and Continental Europe Lendlease
Giuseppe Rinaldi, CEO Isolkappa
Simone Tripepi, Responsabile Business to Consumer Enel X Global Retail
Coordinatore:
Marco Caffi: Direttore Generale Green Building Council Italia
“La presenza pervasiva della dimensione digitale e adempimenti sempre più stringenti in materia ambientale stanno cambiando significativamente i luoghi della nostra quotidianità – afferma Donatella Bollani, Responsabile servizi per la Sostenibilità di ASACERT – è quindi necessario sperimentare nuovi format spaziali e nuovi servizi che ci consentano di definire una altrettanto nuova dimensione dello “stare bene”, accolta e tutelata anche dai riferimenti di norma”.
In occasione dell’evento è stato presentato il progetto “Green Human Hub“, un progetto Human-Centered Designed, concepito nel cuore del quartier generale dell’organizzazione. Uno spazio comune, risultato da un percorso di ricerca e innovazione, incentrato sull’economia circolare grazie al quale ASACERT è stata premiata da GBC Italia come eccellenza in “Leadership d’impresa in sostenibilità”. Una dimensione semplice, funzionale, flessibile, tecnologica e soprattutto disegnata e pensata per le persone e con le persone in armonia con l’ambiente.
Milano 25 Settembre – Si è tenuta Sabato 23 scorso, in un gremito teatro, presso Filodrammatici a Milano, la serata dal titolo ‘Impronte’. Una manifestazione d’arte, musica e teatro, con la direzione artistica di Enrico Ruggeri e organizzata da Accapierre. Asacert ha supportato l’iniziativa culturale, come impegno per la diffusione, attraverso l’arte, di temi di responsabilità sociale. Lo spettacolo si è aperto con un dialogo tra Fabrizio Capaccioli – AD di ASACERT e Presidente del Green Building Council Italia –, Davide Van de Sfroos, Andrea Mirò, e l’autore radio-televisivo Ezio Guaitamacchi su alcuni dei temi fondamentali della nostra epoca, come la sostenibilità e la qualità della vita delle persone. Al termine, lo spettacolo di narrazione e musica: “Un Uomo chiamato Bob Dylan”.
Una serata dove arte e cultura sono diventate veicolo per sensibilizzare il pubblico nei confronti di temi come la salvaguardia del pianeta, che “non deve essere fondamentalismo climatico -sostiene Capaccioli- ma un mezzo per promuovere il benessere delle persone, l’equità sociale, per un nuovo umanesimo della sostenibilità, in cui l’uomo è al centro delle strategie sostenibili.” Dalla musica classica all’hip-hop, da quella tradizionale ai generi più sperimentali, la musica è un mezzo potente per esprimere emozioni, narrazioni culturali e stimolare il pensiero critico. “L’arte è un catalizzatore di trasformazioni sociali, in un momento in cui, attraverso le piattaforme online, i contenuti sono immediatamente fruibili globalmente. Se da un lato questo ha reso più complesso farsi notare, dall’altro ha senz’altro dato la possibilità a ciascun artista di portare il proprio messaggio da un livello locale ad uno globale. – Prosegue Capaccioli- l’imprenditore, dal canto suo, ha oggi un compito morale ed etico che va oltre il perseguimento del profitto, deve poter agire per migliorare la vita delle persone, dei collaboratori e, più in generale, delle comunità in cui opera, anche supportando l’arte in tutte le sue forme.”
Usufruendo del suo grande potere, l’arte è capace di emozionare e non c’è apprendimento e cambiamento se non filtrato dalle emozioni. L’arte diventa, così, strumento e veicolo di messaggi di speranza e azione. Un richiamo a considerare il potere dell’arte come agente di cambiamento positivo nel mondo contemporaneo.
Oggi, 16 settembre si celebra la ventitreesima Giornata Mondiale per la protezione della fascia di ozono. Dal 2000 le Nazioni Unite hanno proclamato l’ “International Day for the Preservation of the Ozone Layer”, per promuovere in tutto il mondo iniziative e conferenze per continuare a salvaguardare questo importantissimo “scudo” atmosferico. L’ozono è un gas serra “buono”, colore bluastro e odore pungente, che si forma nell’ozonosfera a una distanza dalla superficie terrestre compresa tra i 10 e i 40 km. Il suo compito è quello di proteggerci dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, troppo forti per la vita sulla Terra: lo strato di ozono funge così da filtro protettivo ed ha un ruolo chiave nella salvaguardia del nostro.
Asacert, insignita nel 2022 del riconoscimento di “Leadership di impresa in sostenibilità”, celebra questa giornata mondiale, sostenendo e implementando, da oltre vent’anni, comportamenti, servizi e strumenti per la diffusione di consapevolezza, responsabilità e azioni concrete ad ogni livello in favore della preservazione dell’ecosistema e del benessere delle persone.
LA STORIA
La scelta del giorno, il 16 settembre, non è casuale. In questa data, nel 1987, rappresentanti di oltre 40 Paesi si sono riuniti in Canada, per firmare il Protocollo di Montreal sulle sostanze che danneggiano la fascia di ozono. Questo accordo storico ha stabilito impegni concreti per ridurre l’uso delle sostanze dannose per la fascia di ozono e promuovere alternative sostenibili. La fascia di ozono è uno strato di gas composto principalmente da molecole di ossigeno che circonda la Terra. Questo strato è fondamentale per la vita sul nostro pianeta, poiché assorbe gran parte dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Già negli anni ’80 gli scienziati avevano scoperto che l’uso diffuso di sostanze chimiche come i clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC) stava danneggiando la fascia di ozono, compromettendo la sua capacità di proteggerci dai dannosi raggi UV del Sole. Queste sostanze, infatti, una volta entrate nell’atmosfera migrano verso la fascia di ozono reagiscono chimicamente con le molecole di ossigeno, causandone la distruzione.
OBIETTIVI
La Giornata Mondiale per la Protezione della Fascia di Ozono ha diversi obiettivi chiave: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della fascia di ozono per la nostra salute e l’ambiente; promuovere l’adozione di politiche e misure per ridurre l’uso di sostanze dannose per la fascia di ozono; incoraggiare la cooperazione internazionale e la condivisione di conoscenze e tecnologie per affrontare la sfida dell’assottigliamento della fascia di ozono.
REGOLAMENTO Ue
Il 26 ottobre 2022 è stata pubblicata la proposta elaborata dalla Commissione europea per una nuova direttiva sulla qualità dell’aria. La nuova direttiva contribuirà a ridurre significativamente i livelli di inquinanti atmosferici per il raggiungimento dell’obiettivo “inquinamento zero”, che l’Unione europea ha fissato per il 2050. Per allinearsi ai livelli raccomandati dall’OMS si impone, inoltre, una riduzione progressiva dell’esposizione media della popolazione al PM2,5 e al biossido di azoto: questa riduzione, entro il 2030, deve essere pari al 25% rispetto al valore dell’indicatore di esposizione medio calcolato nel 2020.
Grazie agli sforzi congiunti delle nazioni nel rispettare il Protocollo di Montreal, ci sono stati progressi significativi nel ripristinare lo strato di ozono. Si prevede che, nel corso dei prossimi decenni, lo strato di ozono si riprenderà gradualmente.
La Giornata Mondiale dell’Ozono, resta un momento importante per promuovere azioni costanti, per garantire che tale elemento possa continuare a svolgere il suo ruolo vitale nella protezione della vita sulla Terra.
Milano, 11 settembre 2023 – “Sostenibilità ed eccellenza nell’intrattenimento televisivo”, il premio che ASACERT, ha conferito al conduttore TV Carlo Conti.
Una calda serata fiorentina al Forte Belvedere è stata la suggestiva location della sesta edizione dello Stenterello Film Festival dedicato alla commedia d’autore italiana.
Conduttore e produttore televisivo di moltissimi programmi di intrattenimento di grande successo, tra cui tre edizioni del Festival di Sanremo, Carlo Conti, si è anche distinto per la sua sensibilità ed impegno nei confronti di temi come la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. “Un professionista che ha fatto della sua carriera una continua ricerca dell’eccellenza, cimentandosi in differenti modalità di show e di intrattenimento, dando sempre prova di professionalità e passione per il suo lavoro. Un modus operandi che rispecchia la filosofia di ASACERT, che da vent’anni ha fatto dell’eccellenza una strategia di approccio al lavoro e di soddisfazione delle esigenze del mercato, con la massima attenzione alle tematiche della sostenibilità e del benessere delle persone.” Le motivazioni del riconoscimento conferito al conduttore dall’ente di certificazione, ispezione e valutazione.
“Ringrazio Asacert per avermi tributato questo riconoscimento -le parole del conduttore a margine della premiazione- Credo fermamente che la sostenibilità sia un impegno collettivo che inizia dalle piccole azioni quotidiane. Se ognuno di noi si impegna a compiere una piccola azione in favore della sostenibilità, come risparmiare energia, ridurre gli sprechi o scegliere prodotti eco-friendly, possiamo creare un effetto a cascata. Goccia a goccia, queste azioni si sommano e formano un oceano di cambiamenti positivi per il nostro pianeta e le future generazioni”.
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La sostenibilità è diventata una priorità globale in tutti i settori industriali e l’industria del cemento e del calcestruzzo non fa eccezione. La Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC) è uno strumento consolidato per valutare e migliorare la sostenibilità in questa filiera. Tra i suoi membri, colossi come Lafarge Holcim, Heidelberg Cement, Buzzi Unicem, oltre che le principali associazioni industriali, per l’Italia Federbeton. La Certificazione offerta al mercato dal Concrete Sustainability Council incoraggia le aziende a ridurre il loro impatto ambientale e sociale. ASACERT è ente di certificazione accreditato per l’Italia abilitato al rilascio della certificazione CSC.
L’impegno dell’intero settore nel miglioramento del processo produttivo ha permesso alle aziende di evitare l’emissione di circa 370.000 tonnellate di CO₂ in atmosfera, con un miglioramento del 17,9% della performance ambientale rispetto al 2020, grazie alla biomassa presente nei combustibili alternativi utilizzati. (dati Federbeton pubblicati ad ottobre 2022).
Cos’è la Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC)
La Certificazione CSC è un sistema di certificazione indipendente progettato per valutare e garantire la sostenibilità nella produzione di cemento e calcestruzzo. L’obiettivo del CSC è dimostrare come gli operatori stiano minimizzando gli impatti attraverso un approvvigionamento responsabile, essere riconosciuti dai principali sistemi internazionali per la valutazione della sostenibilità degli edifici (BREEAM, DGNB, LEED) e valutati finanziariamente nelle politiche pubbliche di appalti verdi. Il CSC si basa su criteri chiave che coprono vari aspetti della sostenibilità, tra cui:
La certificazione CSC non solo migliora l’immagine aziendale e la competitività sul mercato, ma contribuisce quindi anche a promuovere condizioni di lavoro sicure ed in linea con i criteri di responsabilità sociale, elemento a cui Asacert tende costantemente.
Benefici della Certificazione CSC
La Certificazione CSC offre una serie di benefici significativi, tra cui:
La Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC) rappresenta un importante passo avanti nel settore del cemento verso una maggiore sostenibilità, giocando un ruolo cruciale nel contribuire a un futuro più verde per l’intera filiera del cemento e del calcestruzzo.
NUOVO IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, controllato da ASACERT
Il 22 agosto del 2022 inaugurava il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio (Gruppo San Donato) a Mind, il Milano Innovation Discrict, nell’area dove è stato realizzato Expo 2015 e che ora è una cittadella dedicata all’innovazione. Progetto sviluppato da Binini Partners e vincitore del Premio CNETO 2019 come “Best Project”, è stato insignito nel 2022 del premio World’s best hospital orthopedics.
La durata del cantiere è stata di circa tre anni e mezzo, durante i quali ASACERT, ha ricoperto il ruolo di controllore dei lavori durante le diverse fasi realizzative, in modo tale da garantire il rispetto dei parametri di stabilità e durabilità della struttura e degli standard previsti per legge. Attenzione alla sostenibilità: risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, centrali termiche per la produzione di vapore materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico, rispetto dei requisiti LEED. Una struttura unica e innovativa, ai massimi livelli di sicurezza e qualità certificate. Linee essenziali e colore bianco, si armonizzano nell’impatto visivo e trasmettono pulizia, efficienza e innovazione.
I suoi numeri:
50.000 mq di superficie totale, 94 metri di altezza, 16 piani fuori terra, lo collocano tra gli 8 ospedali più alti d’Europa (e tra i 75 ospedali più alti al mondo). E ancora, 30 le sale operatorie dotate di tecnologie dell’ultima generazione, con innovazione anche dal punto di vista dell’ingegneria clinica, 2 le sale di endoscopia, 25 posti letto di terapia intensiva, di cui 5 di unità di terapia intensiva cardiovascolare, si aggiungono alle abituali attività ospedaliere.
Un complesso all’avanguardia con aree verdi, che concorrono a dar vita ad ambienti che favoriscono per l’inclusione e l’accoglienza di lavoratori e pazienti. Una struttura che ben si inserisce nella città di Milano, sempre più improntata sull’offerta di servizi completi e innovativi ai suoi cittadini, anche nell’ambito sanitario e della ricerca scientifica. Il polo ospedaliero offre ai propri pazienti servizi multidisciplinari all’insegna dell’efficienza logistica, fornendo prestazioni integrate sulla base di un approccio innovativo al concetto di sanità pubblica. Parole d’ordine: sostenibilità e futuro. Risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico e rispetto dei requisiti LEED, ma anche teleriscaldamento, centrali termiche per la produzione di vapore e dotazioni tecnologiche all’avanguardia.
Sostenibilità, ricerca, innovazione, cura e sicurezza, queste le parole d’ordine all’ IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio,una grande opera di cui andare fieri.
Secondo la ricerca ” 𝑅𝑎𝑡𝑖𝑛𝑔 𝐸𝑆𝐺 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒, 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑒 𝑔𝑟𝑒𝑒𝑛 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑒 “, 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨, il livello di fiducia nelle dichiarazioni di sostenibilità delle aziende è ancora basso (44,5%) o bassissimo (19,5%). Per invertire questa pericolosa tendenza è necessario aumentare la trasparenza delle rendicontazioni, adottare standard rigorosi per la loro misurazione, oltre che la pratica della validazione dei contenuti, rivolgendosi ad enti terzi e accreditati, per dimostrare un impegno concreto e certificato, verso i temi legati ai pilastri ESG ed opposto rispetto alle pratiche di greenwashing. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità e la pressione degli stakeholder, come i consumatori, gli investitori e gli organismi regolatori, stanno spingendo sempre più aziende a comunicare in modo trasparente le proprie performance in questo ambito. Di conseguenza, molte aziende stanno volontariamente sottoponendo i propri bilanci di sostenibilità a processi di verifica indipendenti per aumentare la credibilità delle informazioni fornite. Ad un comune e sempre più diffuso sentiment riguardo questi temi, si è aggiunta la direttiva “Corporate Sustainability Reporting” (CSRD) della Commissione UE, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre 2022. Secondo la direttiva a partire dal 2024, con scadenze differenziate, tutte le imprese di grandi dimensioni e le PMI quotate dovranno rendicontare le informazioni di sostenibilità secondo nuovi criteri e contenuti.
I requisiti dell’UE in materia di rendicontazione della sostenibilità si applicheranno a tutte le grandi imprese, quindi con oltre 250 dipendenti e un fatturato di 40 milioni di euro, e a tutte le quotate, a eccezione delle microimprese; seppur soggette a standard meno stringenti, anche le PMI quotate dovranno aderire al nuovo sistema di rendicontazione a partire dal 2026, con la possibilità, sotto particolari condizioni, di posticipare l’adesione fino al 2028. Il Report di sostenibilità copre un’ampia gamma di temi, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale, il rispetto dei diritti umani, la promozione di condizioni di lavoro eque e sicure, e la gestione trasparente e responsabile dell’azienda. Basterebbe pensare ai vantaggi per le aziende, per far pendere la bilancia verso un atteggiamento positivo nei confronti dei bilanci di sostenibilità, anche per le realtà che non sono ancora obbligate alla loro redazione:
La possibilità di ritrovarsi fuori dal mercato in caso di mancata e pronta adesione ai princìpi ESG è un rischio possibile. Redigere un Bilancio di sostenibilità è fondamentale per dimostrare il proprio impegno e per rispondere alle crescenti aspettative degli stakeholder in termini di responsabilità e trasparenza.
ASACERT, quale ente di certificazione indipendente di terza parte, esegue il servizio di Validazione dei Bilanci di Sostenibilità ed è in grado di supportare le organizzazioni nell’identificazione dei propri impatti significativi per l’economia, l’ambiente e la società, secondo standard globalmente riconosciuti. Secondo i dati raccolti da ASACERT, emerge una crescente richiesta di maggiore diffusione delle informazioni non finanziarie, poiché le aziende sono più apprezzate sul mercato e riscontrano un miglior livello reputazionale, fattore oggi imprescindibile per qualunque organizzazione. Inoltre, come si è visto, le aziende che decidono di rendicontare il proprio impatto non finanziario, hanno un accesso agevolato al mercato del credito e alle risorse finanziarie, unito a punteggi premiali per l’accesso ai bandi e finanziamenti nazionali e comunitari, che consentono alle organizzazioni di poter fare significativi passi avanti per uno sviluppo sostenibile. La fiducia nei bilanci di sostenibilità è, e sarà sempre più, una questione importante nell’ambito della responsabilità sociale e ambientale delle aziende. Per garantire una maggiore fiducia nei bilanci di sostenibilità, è essenziale adottare standard e linee guida riconosciuti a livello internazionale per la rendicontazione sostenibile, sottoporre i bilanci a una verifica indipendente e migliorare la trasparenza delle pratiche aziendali in materia di sostenibilità. Tuttavia, senza una validazione terza, le informazioni presentate nel bilancio potrebbero essere percepite come soggettive e poco attendibili, al contrario, tali dati – purché validati – consentono una comunicazione trasparente delle proprie performance nei confronti del mercato e della propria filiera di riferimento.
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