Con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità del 29 aprile 2022, sono stati definiti i parametri per il conseguimento della Certificazione secondo la Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022, contenente “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicators – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni”.

Favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale e, quindi, migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, leadership e armonizzazione dei tempi vita, sono le finalità della UNI / PdR 125:2022, che prevede l’implementazione di misure per ridurre il divario di genere all’interno delle organizzazioni. L’introduzione di questo nuovo sistema di certificazione nel nostro Paese è agevolata da contributi per le piccole madia imprese e microimprese (grazie ai finanziamenti Next Generation EU del PNRR), destinati sia ai servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento alla certificazione, sia alla copertura dei costi della certificazione. La richiesta da parte dell’impresa avviene su base volontaria, a cui segue il rilascio della certificazione da parte degli organismi di certificazione come ASACERT (ai sensi del regolamento CE 765/2008), che operano sulla base della Prassi di Riferimento, in relazione a 6 aree di valutazione:

 

Le imprese che riescono ad ottenere la Certificazione potranno godere di numerosi vantaggi, tra cui:

 

La UNI/PdR 125:2022 intende portare un cambiamento sostenibile e durevole a favore dell’occupazione femminile nel nostro Paese, uno sguardo alla lettera S dell’acronimo ESG, che vede una rinnovata attenzione verso il sociale, a favore di un’innovazione dei modelli organizzativi e quindi un cambiamento di cultura.

 

 

Anche quest’anno, in occasione del XVII Trofeo di Golf Bruno Marelli, una raccolta fondi, ha permesso di sensibilizzare e creare opportunità di supporto alla Fondazione Theodora, che nasce nel 1993 in Svizzera e opera dal 1995 anche in Italia, per donare conforto, ascolto, evasione, gioia e attimi di magia ai bambini ricoverati in ospedale e alle loro famiglie, per sostenerli nell’affrontare la difficile prova dei ricoveri nei reparti pediatrici di alta complessità.

Da sette anni ASACERT supporta con orgoglio la Fondazione Theodora, per essere al fianco di chi ha scelto un compito meraviglioso e al tempo stesso difficilissimo: regalare sogni a chi ha diritto più di altri di averne, i bambini -Le parole di Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT- La missione della Fondazione è in perfetta sintonia con i nostri valori di responsabilità sociale e siamo felici di contribuire a rendere la loro opera possibile”.

Presenti in 50 reparti pediatrici, con 32 Dottor Sogni, 90 volontari provenienti da tutta Italia, che donano ogni anno assistenza a 35.000 piccoli pazienti e 105.000 familiari. Gli “eroi” di Theodora sono artisti professionisti specificamente formati per operare in ambito ospedaliero pediatrico che, ogni anno, portano gioia a chi ne ha più bisogno. I dottor Sogni, operano ne reparti in sinergia con il personale ospedaliero, nell’ambito di un processo di cura integrato. Una missione che continua a diffondere gioia tra i piccoli pazienti per intrattenerli e rassicurarli, riducendo l’ansia e il disagio associati alle cure mediche e, al contempo, conforto ai genitori chiamati ad affrontare durissime prove.

 

Si è svolta sabato sera a Milano, presso la Fonderia Napoleonica, la serata dal titolo “Una miniera di valori”, il terzo appuntamento dedicato ad arte e cultura, nel capoluogo lombardo, con una emozionante esibizione del Coro dei Minatori di Santa Fiora che, insieme a Francesco Tricarico, Michele Fazio, Dagmar Segbers e Marco Brioschi, hanno rievocato le vicende del distretto minerario della Maremma – Toscana, spesso dimenticate, chiuso definitivamente da 40 anni, ma che ha segnato profondamente le sorti delle famiglie di quell’area per generazioni contribuendo in maniera sostanziale alla crescita economica italiana.

Una miniera di Valori” è un racconto popolare di lavoro, migrazione e riscatto dei minatori di quel distretto minerario che, dopo la chiusura e la vendita della Montecatini, sono stati obbligati a cambiar vita migrando, per cercare fortuna altrove. “Molti di loro -tra cui anche mio nonno- hanno lasciato la Maremma per raggiungere Milano, contribuendo, non senza sacrifici, a fare della città meneghina la locomotiva del nostro Paese”. Il commento di Fabrizio Capaccioli, Amministratore delegato di ASACERT ed ideatore dello spettacolo.

Dopo il successo del debutto al Teatro Filodrammatici e la seconda performance al Teatro della Casa della Memoria, il terzo attesissimo incontro, in cui passato e futuro si sono intrecciati a partire dai canti del Coro, davanti ad una platea di oltre 200 persone.

 

Una tavola rotonda ha preceduto l’evento: “Quanto pesa la sostenibilità in termini etici e di equità sociale ed economica?” Un video reportage all’inizio della serata ha acceso i riflettori sullo sfruttamento di minori nelle miniere di coltan in Congo. Le cosiddette “terre rare” sono componenti fondamentali dei dispositivi tecnologici che utilizziamo tutti i giorni: telefoni cellulari, telecamere, computer. Una transizione tecnologica e sostenibile che pesa gravemente sulla vita di tante popolazioni, lontane da noi geograficamente e che pagano a caro prezzo il conto della nostra digitalizzazione. Questo ed altri temi sono stati oggetto dell’incontro moderato da Sara Monaci, Giornalista de Il Sole 24 ORE. Sono intervenuti esponenti istituzionali e del mondo dell’impresa:

 

L’evento è stato organizzato dal Rotary Club Passport Innovation, con il supporto di Milano Sostenibile -format di incontri di ASACERT dedicato alla sostenibilità- ed in collaborazione con il Comune di Milano e Cofoundry.

Ph.Credit: Paolo Liaci

Milano, 11 settembre 2023 – “Sostenibilità ed eccellenza nell’intrattenimento televisivo”, il premio che ASACERT, ha conferito al conduttore TV Carlo Conti.

Una calda serata fiorentina al Forte Belvedere è stata la suggestiva location della sesta edizione dello Stenterello Film Festival dedicato alla commedia d’autore italiana.

Conduttore e produttore televisivo di moltissimi programmi di intrattenimento di grande successo, tra cui tre edizioni del Festival di Sanremo, Carlo Conti, si è anche distinto per la sua sensibilità ed impegno nei confronti di temi come la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. “Un professionista che ha fatto della sua carriera una continua ricerca dell’eccellenza, cimentandosi in differenti modalità di show e di intrattenimento, dando sempre prova di professionalità e passione per il suo lavoro. Un modus operandi che rispecchia la filosofia di ASACERT, che da vent’anni ha fatto dell’eccellenza una strategia di approccio al lavoro e di soddisfazione delle esigenze del mercato, con la massima attenzione alle tematiche della sostenibilità e del benessere delle persone.” Le motivazioni del riconoscimento conferito al conduttore dall’ente di certificazione, ispezione e valutazione.

“Ringrazio Asacert per avermi tributato questo riconoscimento -le parole del conduttore a margine della premiazione- Credo fermamente che la sostenibilità sia un impegno collettivo che inizia dalle piccole azioni quotidiane. Se ognuno di noi si impegna a compiere una piccola azione in favore della sostenibilità, come risparmiare energia, ridurre gli sprechi o scegliere prodotti eco-friendly, possiamo creare un effetto a cascata. Goccia a goccia, queste azioni si sommano e formano un oceano di cambiamenti positivi per il nostro pianeta e le future generazioni”.

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NUOVO IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, controllato da ASACERT

 

Il 22 agosto del 2022 inaugurava il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio (Gruppo San Donato) a Mind, il Milano Innovation Discrict, nell’area dove è stato realizzato Expo 2015 e che ora è una cittadella dedicata all’innovazione. Progetto sviluppato da Binini Partners e vincitore del Premio CNETO 2019 come “Best Project”, è stato insignito nel 2022 del premio World’s best hospital orthopedics.

La durata del cantiere è stata di circa tre anni e mezzo, durante i quali ASACERT, ha ricoperto il ruolo di controllore dei lavori durante le diverse fasi realizzative, in modo tale da garantire il rispetto dei parametri di stabilità e durabilità della struttura e degli standard previsti per legge. Attenzione alla sostenibilità: risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, centrali termiche per la produzione di vapore materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico, rispetto dei requisiti LEED. Una struttura unica e innovativa, ai massimi livelli di sicurezza e qualità certificate. Linee essenziali e colore bianco, si armonizzano nell’impatto visivo e trasmettono pulizia, efficienza e innovazione.

I suoi numeri:
50.000 mq di superficie totale, 94 metri di altezza, 16 piani fuori terra, lo collocano tra gli 8 ospedali più alti d’Europa (e tra i 75 ospedali più alti al mondo). E ancora, 30 le sale operatorie dotate di tecnologie dell’ultima generazione, con innovazione anche dal punto di vista dell’ingegneria clinica, 2 le sale di endoscopia, 25 posti letto di terapia intensiva, di cui 5 di unità di terapia intensiva cardiovascolare, si aggiungono alle abituali attività ospedaliere.

 

Un complesso all’avanguardia con aree verdi, che concorrono a dar vita ad ambienti che favoriscono per l’inclusione e l’accoglienza di lavoratori e pazienti. Una struttura che ben si inserisce nella città di Milano, sempre più improntata sull’offerta di servizi completi e innovativi ai suoi cittadini, anche nell’ambito sanitario e della ricerca scientifica. Il polo ospedaliero offre ai propri pazienti servizi multidisciplinari all’insegna dell’efficienza logistica, fornendo prestazioni integrate sulla base di un approccio innovativo al concetto di sanità pubblica. Parole d’ordine: sostenibilità e futuro. Risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico e rispetto dei requisiti LEED, ma anche teleriscaldamento, centrali termiche per la produzione di vapore e dotazioni tecnologiche all’avanguardia.

Sostenibilità, ricerca, innovazionecura e sicurezza, queste le parole d’ordine all’ IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio,una grande opera di cui andare fieri.

Parità di genere: a che punto siamo in Italia?

I dati fotografano ancora una situazione tutt’altro che rosea, con l’Italia agli ultimi posti sia nelle classifiche europee (dati Eurofund) sia in quelle mondiali (dati Global Gender Gap 2021).  Nonostante i dati siano più confortanti che in passato, è ancora minima la percentuale di donne ai vertici dei CdA nelle aziende italiane in rapporto a quelle europee: il 17% contro il 33% della Norvegia e il 25% del Regno Unito (dati EWoB – European Women on Board – Gender Diversity Index).

Inoltre, è di queste ore, solo per citare l’ultimo fatto di cronaca, il caso di quattro professioniste che hanno subìto abusi e molestie sessuali in una nota agenzia di comunicazione, oltre ad essere state l’oggetto di commenti violenti e sessisti in una chat skype riservata ai soli impiegati di sesso maschile, nella quale i colleghi bersagliavano le ignare colleghe. Episodi che, ancora una volta, hanno evidenziato un problema sistemico e culturale, che può essere affrontato cominciando dal creare i presupposti e le infrastrutture della qualità aziendale che favoriscano l’inclusione attraverso policy in grado di promuovere un ambiente di lavoro rispettoso dove ogni lavoratore sia trattato con equità e dignità. In questo quadro sociale e culturale, la certificazione in materia di inclusione è diventata sempre più rilevante, in quanto mira a fornire alle aziende le competenze e gli strumenti necessari per affrontare e mitigare le disparità di genere, tra gli altri aspetti legati all’inclusione.

 

La certificazione: il quadro normativo

La linea guida UNI/PdR 125:2022 “Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere”, richiama la UNI ISO 30415:2021 “Gestione delle risorse umane: Diversità e Inclusione” ed è una prassi derivata da un Tavolo di lavoro previsto dal PNRR Missione 5, coordinata dal Dipartimento per le Pari Opportunità, Dipartimento per le politiche della famiglia, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dello Sviluppo Economico e la Consigliera Nazionale di Parità, inoltre disciplinata dalla Legge di Bilancio 2022 e collegata alla Strategia Nazionale sulla Parità di Genere 2021-2025 (ispirata alla Gender Equality Strategy 2020-2025) e correlata al PNRR, di cui uno dei dispositivi legislativi è la Legge 5 novembre 2021 n. 162 sulla parità salariale.

 

Chi può richiedere la certificazione

Si tratta di una certificazione che può essere richiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, operante nel settore pubblico o privato. Sono escluse dall’applicazione le Partite IVA che non hanno dipendenti. Attraverso l’adozione di politiche e pratiche inclusive, le aziende possono contribuire a ridurre il gender gap per creare un ambiente lavorativo equo, grazie alla creazione di un sistema di gestione da sottoporre a iter di certificazione da parte degli enti terzi come ASACERT.

 

Bonus, sgravi, premialità

Il tema è, inoltre, legato al PNRR e alle premialità previste dalla missione 5 del Piano, che prevede lo stanziamento di 9,81 miliardi per lo sviluppo di politiche d’inclusione sociale. Tra queste figura la Certificazione di Parità di Genere che, oltre a di lavoro previsto dal PNRR Missione 5, coordinata dal Dipartimento per le Pari Opportunità, Dipartimento per le politiche della famiglia, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dello Sviluppo Economico e la Consigliera Nazionale di Parità, consente alle organizzazioni di accedere a sgravi fiscali fino a 50mila euro e a premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei e da appositi incentivi di natura fiscale e in materia di appalti pubblici.

 

KPI

La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale e si prefigge l’obiettivo di incorporare nella cultura aziendale un nuovo paradigma che, nel lungo periodo, sia capace di generare un cambiamento sostenibile e durevole. Sono state identificate, a questo scopo, sei aree d’intervento e vari Key Performance Indicators, utili a contraddistinguere il livello di inclusività e di parità raggiunto da un’organizzazione:

 

Dati, volontarietà, efficacia

Se da un lato, fino a maggio 2023, le aziende che hanno già aderito e ottenuto la certificazione sono 305 -dato che dimostra come il sistema economico stia cogliendo le opportunità che derivano dall’implementazione di questo strumento-, dall’altro questa opportunità rischia di essere depotenziata nella sua efficacia e diffusione dal criterio della “volontarietà” delle imprese di certificarsi. È fondamentale che le aziende si impegnino a promuovere e sposare i valori di uguaglianza di genere per mettere in campo azioni, politiche, processi, pratiche e misure per consentire di attuare un’effettiva inclusione all’interno dell’organizzazione.

📌 𝗟𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 – 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗶, 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝘁𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗹𝗮 sarà oggetto del webinar organizzato in collaborazione con G.I.D.P./H.R.D.A. Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale, che si terrà 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭𝟮 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟲:𝟯𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟴:𝟬𝟬 in cui verrà condotta un’illustrazione dei procedimenti operativi per ottenere la certificazione.

REGISTRATI all’evento (associati GIDP)

 

A MAURIZIO LEGGERI, FONDATORE DELLA PROTEZIONE CIVILE, IN OCCASIONE DEL VII FESTIVAL CITTÁ IDENTITARIE, A POTENZA.

Si è svolta ieri, 30 giugno, a Potenza, l’inaugurazione del “VII Festival Città Identitarie”, una serata-spettacolo dal titolo “Potenza nomen omen”, con la direzione artistica di Edoardo Sylos Labini. Ad ASACERT il compito di consegnare il Premio “La Città Sostenibile 2023”, alla famiglia di Maurizio Leggeri, fondatore della Protezione Civile.

Leggeri è stato uno dei maggiori esperti di ingegneria sismica a livello mondiale,  fondatore del Cgiam – Centro di geomorfologia integrata per l’area del Mediterraneo e cofondatore della Protezione Civile Italiana. Nel 1960 fu chiamato dalla NASA per poter continuare le sue ricerche negli USA, ma declinò l’invito per restare nella sua terra e continuare il suo lavoro di ricerca.

Potenza come l’Irpinia e Salerno, furono colpite da un terribile terremoto nel 1980.  L’entità degli effetti devastanti di quel sisma si seppero parecchi giorni dopo, perché non esisteva all’epoca un sistema di monitoraggio sismico che permettesse di localizzare e misurare l’energia del terremoto, né un’organizzazione stabile di Protezione Civile che contribuisse a diffondere le informazioni sull’impatto dell’evento. Dopo quel terribile evento, Maurizio Leggeri si impegnò ancora di più nei suoi studi per la prevenzione del rischio sismico. Tra le grandi opere che ha progettato, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica, la prima rete sismometrica della Regione Basilicata.

ASACERT, è stata chiamata alla consegna del premio, in quanto Ente terzo e accreditato, leader nei servizi di ispezione, controllo e valutazione di opere sensibili come dighe, ponti, viadotti, reti stradali, ferroviarie, dalla loro progettazione, ai controlli tecnici in corso di costruzione, fino alla manutenzione. Queste attività rappresentano un importante fattore di prevenzione di catastrofi ambientali e di salvaguardia della sicurezza dei cittadini. L’opera di controllo e validazione dei progetti, sia dal punto di vista della rispondenza delle opere ai vincoli, non solo ambientali, stabiliti dal decisore pubblico, sia per quanto concerne la corretta esecuzione in cantiere, sono una garanzia per l’incolumità dei cittadini e per la resilienza delle opere a stress di vario genere: ambientale, strutturale, di usura.

La kermesse, che si è inaugurata ieri sera, si concluderà domenica 2 Luglio e ha visto la partecipazione straordinaria di alcuni dei più grandi nomi internazionali della cultura, dello spettacolo e dell’informazione: Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini, Gianmarco Chiocchi direttore del TG1, Paolo Petrecca direttore di RaiNews 24 e molti altri.

         

Il 16 dicembre scorso è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE la Direttiva UE 2022/2464 sul reporting di sostenibilità delle imprese (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD). La pubblicazione della Direttiva CSRD fa seguito alla approvazione definitiva del Consiglio dell’Ue, in data 28 novembre 2022, della proposta di direttiva presentata dalla Commissione europea il 21 aprile 2021, nell’ambito del Green Deal europeo e del piano d’azione sulla finanza sostenibile della Commissione.

 

Il concetto chiave e ispiratore della Direttiva è la trasparenza nei confronti del mercato e dei consumatori.

 

Affiancare alla rendicontazione finanziaria quella non finanziaria rende conoscibili gli effetti della gestione manageriale sugli aspetti Environmental, Social, Governance, ESG, e consente di valutare gli impatti finanziari.

 

La validazione del bilancio di sostenibilità rappresenta una garanzia di correttezza delle informazioni rendicontate. Il coinvolgimento di un ente di terza parte evita il rischio che il documento risulti autoreferenziale conferendo oggettività e terzietà ai suoi contenuti.

ASACERT, attraverso il nuovo servizio di validazione del processo di reporting non finanziario, è in grado di supportare un’organizzazione nella validazione dei propri impatti significativi per l’economia, l’ambiente e la società, secondo standard globalmente riconosciuti.

 

Quali informazioni saranno oggetto della validazione del Bilancio di sostenibilità?

 

PNRR e Dichiarazione Non Finanziaria

Tra i criteri per partecipare alle gare previste dal PNRR vi è anche l’impegno a presentare la rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi. Le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che partecipano alle gare per le opere del PNRR e che risultano affidatarie dei contratti, hanno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei processi aziendali, ad esempio, in caso di violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure. E ancora, nei bandi di gara saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende che utilizzino strumenti che testimoniano l’attenzione ad aspetti di inclusione sociale e che possono essere ricondotti ai criteri richiesti proprio dalla rendicontazione non finanziaria.

 

I vantaggi del Bilancio di Sostenibilità Validato da ASACERT per la tua azienda

Il Bilancio di Sostenibilità, contribuisce, dunque, a misurare e monitorare, l’impatto della tua impresa sull’ambiente e sulla società e a rendicontare gli impegni e i risultati raggiunti. Consiste nella verifica della corrispondenza dei dati e delle informazioni riportati sul documento redatto dalla tua organizzazione, con criteri definiti a livello nazionale o internazionale, con importanti ricadute sul tuo business:

 

 

Per informazioni sul servizio di validazione del Bilancio di Sostenibilità scrivi a  info@asacert.com

Oppure chiama il numero +39 02 4549 8783

 

 

 

 

 

L’intero ordine sociale si schiera contro una donna che aspiri a raggiungere la reputazione di un uomo”, lo scriveva Madame de Staël all’inizio del XIX secolo. Non tutto è rimasto come allora, sebbene, a certe latitudini, permangano zone di buio profondo per la parità di genere.

Un diritto, una condizione necessaria per un mondo davvero sostenibile, in cui la vita non sia regolata da norme arbitrarie a sfavore di un sesso e a favore dell’altro e in cui tutti, in qualità di esseri umani, possano vivere una vita dignitosa.

Ne parlano anche gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals). L’obiettivo 5 recita: “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze…”. È proprio il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a lanciare l’ultimo allarme: “La parità di genere è sempre più lontana. Sulla base del percorso attuale, UN Women stima che mancano 300 anni”.

Dal punto di vista lavorativo, nonostante le donne siano numericamente maggiori rispetto agli uomini, meno del 30% dei laureati italiani è donna, solo il 18% delle posizioni di CEO è occupato da donne e lo stipendio mensile presenta ancora importanti gap a tutti i livelli.

Il 16 Marzo 2022, l’Ente Nazione di Normazione UNI ha pubblicato il documento tecnico UNI/PdR 125:2022 per fornire alle aziende le linee guida per conformarsi ai requisiti posti dal PNRR (missione 5), in materia di pari opportunità e di riduzione del gap di genere. La guida fornisce alle imprese i KPI (Key Performance Indicators) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni. La UNI PdR 125:2022 si rivolge alle aziende di tutte le dimensioni e forme giuridiche, pubbliche o private, purché presentino addetti o dipendenti al loro interno.

L’obiettivo è quello di garantire un ambiente interno alle organizzazioni inclusivo e mai discriminatorio, grazie alla creazione di un sistema di gestione da sottoporre a iter di certificazione da parte di enti accreditati.

La Certificazione sulla Parità di genere è compresa tra i servizi garantiti da ASACERT, che si occupa di accertare le condizioni all’interno delle organizzazioni per il rilascio della nuova Certificazione, ponendosi da sempre dal lato delle imprese che operano nel rispetto dei diritti, tutelando l’inclusione di genere e che si schierano contro le discriminazioni di ogni tipologia.

La UNI PdR 125:2022, infatti, prevede la misurazione, valutazione e rendicontazione dei dati relativi alla parità di genere nelle organizzazioni, inserendosi coerentemente all’interno di un contesto di sensibilità normativa, oltre che di attenzione sociale ed economica.

Ottenere la Certificazione di Parità di genere, per un’organizzazione pubblica o privata, vuol dire aver raggiunto un buon grado di maturità in materia di inclusione, rispetto a temi come: cultura e strategia, governance, processo di HR, opportunità di crescita, equità remunerativa, tutela della genitorialità.

Un passo importante per infrangere quel soffitto di cristallo fatto di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone, come un ostacolo insormontabile e all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera nel campo del lavoro per donne e categorie storicamente soggette a discriminazioni.

 

L’1% di alleggerimento INPS per le imprese che adottano la UNI PdR 125:2022 per l’abbattimento del gender gap e il raggiungimento degli obiettivi del PNRR

Un esonero contributivo dell’1% con un limite massimo di 50mila euro per le aziende private che certificano la Parità di genere. È la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2022. Aumentano i vantaggi alle imprese che adottano la certificazione UNI PdR 125:2022. Oltre allo sgravio contributivo, da richiedere all’Inps per i tre anni di validità della Certificazione, c’è anche il punteggio preferenziale nelle richieste di finanziamento delle gare pubbliche.

La Certificazione Parità di Genere

La Certificazione sulla Parità di genere è compresa tra i servizi garantiti da ASACERT. L’ente accreditato, che svolge attività di Ispezione, Certificazione e Valutazione, grazie alla pluriennale e sempre aggiornata esperienza dei suoi tecnici, si occupa di accertare le condizioni all’interno delle organizzazioni per il rilascio della nuova Certificazione. ASACERT, tra l’altro, si pone da sempre dal lato delle imprese che operano nel rispetto dei diritti, tutelando l’inclusione di genere e che si schierano contro le discriminazioni di ogni tipologia.

Il 16 Marzo 2022, l’Ente Nazione di Normazione UNI ha pubblicato il documento tecnico UNI/PdR 125:2022 per fornire alle aziende le linee guida per conformarsi ai requisiti posti dal PNRR (missione 5), in materia di pari opportunità e di riduzione del gap di genere. La guida fornisce alle imprese i KPI (Key Performance Indicators) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

La UNI PdR 125:2022 si rivolge alle aziende di tutte le dimensioni e forme giuridiche, pubbliche o private, purché presentino addetti o dipendenti al loro interno. L’obiettivo è quello di garantire un ambiente interno alle organizzazioni inclusivo e mai discriminatorio, grazie alla creazione di un sistema di gestione da sottoporre a iter di certificazione da parte degli enti accreditati.

La UNI PdR 125:2022, infatti, prevede la misurazione, valutazione e rendicontazione dei dati relativi alla parità di genere nelle organizzazioni, inserendosi coerentemente all’interno di un contesto di sensibilità normativa, oltre che di attenzione sociale ed economica. Ottenere la Certificazione di Parità di genere, per un’organizzazione pubblica o privata, vuol dire aver raggiunto un buon grado di maturità in materia di inclusione, rispetto a temi come: cultura e strategia, governance, processo di HR, opportunità di crescita, equità remunerativa, tutela della genitorialità.

Parità di Genere e Sostenibilità Sociale

La parità di genere è un diritto, una condizione necessaria per un mondo davvero sostenibile, in cui la vita non sia regolata da norme arbitrarie a sfavore di un sesso e a favore dell’altro e in cui tutti, in qualità di esseri umani, possano vivere una vita dignitosa. Ne parlano anche gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals). L’obiettivo 5 recita: “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze”.