Il 27 settembre 2019 presso il Villaggio Coldiretti, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, le controparti Coldiretti e ASACERT hanno siglato il nuovo Protocollo d’intesa per identificare i ristoranti italiani autentici e sostenere i produttori nazionali attraverso la certificazione ”ITA0039 | 100% Italian Taste”

Giovedì 27 settembre 2019 presso il Villaggio Coldiretti di Bologna ASACERT è stata protagonista di un momento davvero strategico per la Filiera Agricola Italiana. Nutrita e ai massimi livelli la presenza delle personalità del mondo delle istituzioni. Erano presenti e hanno preso la parola il Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, l’arcivescovo di Bologna monsignor Matteo Zuppi e l’ex ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio.

Il Presidente di ASACERT, Fabrizio Capaccioli, ha tratteggiato con incisività le motivazioni che hanno portato alla sigla dell’intesa tra Coldiretti e ASACERT, grazie anche a supporto FAI-Filiera Agricola Italiana che si farà garante della genuinità dei produttori italiani, il tutto non più solo nella GDO, ma anche nella distribuzione capillare del prodotto nei ristoranti all’estero. Questo permetterà di promuovere e difendere i ristoratori italiani attraverso un Protocollo di Certificazione basato sulla rispondenza dei fornitori, dei menù e della carta dei vini, premessa indispensabile per far vincere nel mondo il Made in Italy sull’Italian sounding.

Tra i temi trattati l’emergere della volontà di accelerare verso una vera economia circolare, i nuovi scenari creati della crisi climatica e il suo impatto sull’agricoltura, la necessità di una tutela maggiore per gli agricoltori italiani, il no deciso agli OGM e il diritto ad un cibo che sia, sia per il consumatore che per il produttore, sano e sostenibile.
Incisivo l’intervento del Ministro Bellanova che ancora una volta ha ribadito la sua posizione su alcuni temi di scottante attualità: l’impegno del Ministero nel portare l’Italia ad avere, sul tema delle politiche agricole, un ruolo sempre più strategico all’interno dell’UE; un deciso no al caporalato per la difesa del patrimonio agroalimentare. “Se nel mondo ci sono 100 miliardi di falso dobbiamo andare in quei mercati a portare il made in Italy” ha affermato il Ministro, che si è complimentata per questa nuova certificazione nel campo della ristorazione.

ASACERT e il suo Presidente Fabrizio Capaccioli ringraziano tutti coloro che hanno creduto in questo progetto fin dal suo inizio e le istituzioni che stanno supportato questa importante iniziativa a tutela dei produttori italiani e del patrimonio agroalimentare del nostro Paese.

© ph. Stefano Sgarella e Veronica Gariboldi

L’Organizzazione Internazionale per la Normazione dimostra come le certificazioni ISO siano uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile prefissati dagli Stati europei, a cui tutti devono necessariamente mirare per un futuro migliore.

Il 25 settembre 2015 capi di Stato e di governo dell’Unione Europea, in occasione di un vertice speciale delle Nazioni Unite, hanno adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un impegno per sradicare la povertà e raggiungere lo sviluppo sostenibile entro il 2030 in tutto il mondo, la conferma di una visione globale condivisa verso la crescita compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni future.

L’Agenda 2030 include 17 OSS – Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (in inglese SDG – Sustainable Development Goals) che rappresentano un urgente call-to-action da parte di tutti i paesi – sviluppati e in via di sviluppo – alla collaborazione globale.
Un monito per le nazioni e l’intera comunità mondiale: riconoscere che porre fine alla povertà e ad altre privazioni deve necessariamente andare di pari passo con strategie che migliorano al contempo la salute e l’istruzione, riducono la disuguaglianza e stimolano la crescita economica, il tutto affrontando i cambiamenti climatici e lavorando per preservare i nostri oceani e foreste.

ISO, l’International Standard Organization, ovvero la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione di norme tecniche, ha identificato gli standard ISO che contribuiscono maggiormente al raggiungimento di ciascun obiettivo, dimostrando come ogni schema di certificazione costituisca un valido strumento per il raggiungimento degli OSS.

La ISO 9001 – Sistemi di gestione per la Qualità, la ISO 14001 – Sistemi di gestione Ambientale e la ISO 45001 – Sistemi di gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, recentemente entrata in vigore in sostituzione del precedente standard OHSAS 18001, sono tra le certificazioni che maggiormente concorrono al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Un’Organizzazione che adotta un Sistema di Gestione certificato accreditato, oltre a garantire la rispondenza agli standard normativi del proprio settore, poter partecipare a gare d’appalto e dimostrare affidabilità a clienti e fornitori, si dota anche di un valido strumento per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, per un futuro all’insegna del benessere del pianeta e di chi lo abita.

ASACERT è un ente di certificazione accreditato e riconosciuto a livello internazionale, e da anni offre ai propri clienti un servizio di certificazione obiettivo e completo, effettuato da un team di auditor esperti e competenti, con esperienza in molteplici settori.

Fonte: iso.org
© Produzione Riservata

Torna il 26 settembre il torneo di golf per Fondazione Onlus Theodora organizzato dal Rotary Club Milano Porta Venezia, presso la Pinetina Golf Club di Appiano Gentile.
Giunta alla sua XV edizione, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di sostenere concretamente la Fondazione Onlus Theodora che, attraverso i “Dottor Sogni”, è al fianco dei bambini costretti a lunghe degenze nei reparti pediatrici di tutta Italia, e delle loro famiglie.

ASACERT è lieta di contribuire alla realizzazione dell’evento per il terzo anno e il Managing Director Fabrizio Capacciolì sarà presente, quest’anno anche in veste di Presidente del Rotary Club Milano Porta Venezia, per sostenere la causa della Fondazione.

“La connessione è stare nel mezzo tenendo le mani tese tra chi ha il compito ed il dovere di guardare al futuro e chi non sempre ha un presente”, apriva così il discorso di ringraziamento durante il Charity Party organizzato dal Club per la raccolta fondi in favore dei service, tra cui la Fondazione Onlus Theodora, lo scorso 9 luglio.

Theodora nasce nel 1993 in Svizzera e opera dal 1995 anche in Italia, per donare conforto, ascolto, evasione, gioia e attimi di magia ai bambini ricoverati in ospedale e alle loro famiglie, per sostenerli nell’ affrontare la difficile prova dei ricoveri nei reparti pediatrici di alta complessità. Gli “eroi” di Theodora – presenti in 41 reparti pediatrici in 18 ospedali di 11 città italiane – coloro che rendono tutto possibile, sono i 30 Dottor Sogni, artisti professionisti – specificamente formati per operare in ambito ospedaliero pediatrico – che ogni anno, con i loro mondi immaginari, si prendono cura individualmente di oltre trentacinque mila bambini ricoverati negli ospedali italiani.

 

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XV Trofeo Rotary Club Milano Porta Venezia

Il commento di Fabrizio Capaccioli, Managing Director ASACERT, a margine del convegno sul tema dell’economia circolare organizzato dal circolo Rotary Club Milano Porta Venezia, di cui è Presidente.

“Il concetto di economia circolare risponde alla necessità non più rimandabile di crescita sostenibile e per questo occorre accelerare il percorso verso la fine del vecchio modello produzione – consumo – smaltimento.
La produzione e i consumi mettono sotto stress le risorse mondiali e l’ambiente, causando negli anni effetti drammatici sulla biodiversità e provocando un processo che è divenuto ormai insostenibile. Pensare circolare significa imitare il comportamento della natura, in cui non esiste il concetto di scarto ed ogni elemento diviene un input per un altro processo.

È proprio in quest’ottica che diverse realtà aziendali ed imprenditoriali si pongono come obiettivo una visione sistemica, volta a ripensare il modo in cui disegniamo i nostri prodotti e processi per eliminare tutte le possibili esternalità negative, favorire l’utilizzo circolare dei materiali e rigenerare il sistema naturale.

Noi, come molte aziende, ci siamo.
Ma occorre rafforzare con urgenza le sinergie tra il sistema produttivo e quello istituzionale a livello italiano e comunitario per una vera e definitiva svolta.

Il sistema è pronto perché le direttive europee già impongono regole chiare per la tracciabilità dei materiali per il corretto  riutilizzo e riciclaggio e le imprese con un sistema di gestione della qualità certificato sono sempre più numerose. Tutto ciò mette in luce uno scenario imprenditoriale attento alla sostenibilità, all’ambiente e al rispetto delle norme di salute e sicurezza dei lavoratori.

Diventa fondamentale il monitoraggio dei processi, la formazione e la qualifica del personale preposto al controllo degli stessi. L’economia circolare è in grado di coinvolgere trasversalmente macro ambiti diversi: risorse, materiali, tecnologie e città; il flusso di nuove idee e progettualità è il motore per opportunità economiche ed occupazionali, superando le sfide politiche, economiche e sociali si possono generare modelli imprenditoriali innovativi e l’utilizzo delle certificazioni è un supporto per raggiungere risultati importanti.”

Fabrizio Capaccioli
Managing Director ASACERT
Presidente Rotary Club Porta Venezia 2019/2020

L’INAIL ha recentemente pubblicato i dati provvisori sugli infortuni e malattie professionali relativi ai primi sei mesi del 2019, confrontandoli con i dati dell’anno 2018: meno denunce di infortunio sul luogo di lavoro, aumento dei casi mortali e delle denunce di malattie professionali.

323.831 è il numero di denunce di infortunio presentate tra gennaio e giugno 2019, quasi 600 meno rispetto al primo semestre dello scorso anno (-0,2%).
Di queste, 276.043 fanno riferimento a infortuni avvenuti sul luogo di lavoro, mentre le restanti 47.788 riguardano infortuni avvenuti in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro.
P
er quanto riguarda i settori, a giugno 2019, si registra un calo per il settore Industria e Servizi e un aumento per i settori Agricoltura e Conto Stato, rispettivamente +1,3% e 1,7%.

A livello territoriale, ad eccezione delle regioni centrali in aumento – Sardegna (+3,3%) e Umbria (+3,1%) –  l’analisi evidenzia un calo dell’indice di infortuni per tutte le regioni, in particolare spiccano il Molise (-5,7%) e la Valle d’Aosta (-3,2%).
Sul totale dei dati ricevuti, aumentano le denunce di infortunio registrate a nome di lavoratori extracomunitari (+3,7%), mentre diminuiscono leggermente quelle fatte da lavoratori italiani (-0,26%).

Un aspetto particolarmente tragico, trend in aumento già evidenziato dai dati pubblicati da INAIL sullo scorso anno, riguarda il numero di infortuni con esito mortale: nei primi 6 mesi del 2019 le denunce rilevate sono 482, il +2,8% in più rispetto al primo semestre del 2018.
Inoltre, l’analisi di genere mostra un andamento opposto tra i due sessi: 23 casi mortali in più per gli uomini e 10 in meno per le donne.

Si conferma in aumento il trend delle denunce di malattia professionale, con un totale di 32.575 casi registrati, 354 in più rispetto allo stesso periodo del 2018.
Le patologie più accusate sono quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (19.019 casi), seguite da quelle del sistema nervoso (3.314, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale), malattie dell’orecchio (2.187), affezioni del sistema respiratorio (1.327) e tumori (1.226). Ricordiamo che sono considerate malattie professionali solo quelle patologie contratte nell’esercizio e/o a causa delle attività lavorative svolte dall’individuo; esse perciò, al contrario dell’infortunio, per il quale il rapporto con il lavoro può essere mediato o indiretto – si veda il caso degli incidenti in itinere -, devono presentare un rapporto causale o concausale diretto fra il rischio professionale e la malattia stessa.

Per incentivare le aziende a realizzare interventi volti ad aumentare il grado di salute e sicurezza sul lavoro, dal 2010 l’INAIL pubblica il Bando ISI per lo stanziamento di finanziamenti a fondo perduto (per saperne di più leggi il nostro articolo sul Bando ISI 2018). Ogni organizzazione però può mettere in atto soluzioni preventive che diminuiscano i rischi di incidenza di infortuni e malattie professionali, rendendo il luogo di lavoro più sicuro e salubre per tutti i lavoratori. L’adozione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro come OHSAS 18001 e ISO 45001, per esempio, permette di abbattere drasticamente i rischi infortunistici e patologici, riconoscendo peraltro all’azienda numerosi vantaggi anche in termini di aumento di produttività e diminuzione delle spese assicurative.

ASACERT – ente di certificazione, ispezione, valutazione e formazione – offre ai propri clienti un servizio di certificazione riconosciuto, obiettivo e completo relativo ai Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro, effettuato da un team di auditor esperti e competenti, con pluriennale esperienza nel settore.

 

Fonte dati: INAIL
© Produzione Riservata

“A luglio dello scorso anno ho assunto il ruolo di Consigliere Delegato alle Costruzioni di CONFORMA, la più importante associazione italiana tra le aziende che operano nel settore delle certificazioni, ispezioni, prove e taratura. In questo anno il mio impegno è stato particolarmente intenso, sollecitato da due eventi-cesura.
In primis il crollo del “Ponte Morandi”, tragedia che ha portato il Paese a fare i conti con i propri errori e di cui nei giorni scorsi abbiamo assistito all’ultimo atto, la demolizione di quei piloni che chiamano a gran voce un nuovo inizio: una ricostruzione finalmente fondata sul rigore dei controlli.

Il secondo fronte che mi ha visto in prima linea è stato il bailamme legislativo che ha investito il mondo degli Appalti Pubblici. Negli ultimi dodici mesi abbiamo cercato, come CONFORMA, di mettere a fattor comune le esperienze maturate dagli Associati nel controllo dei maggiori progetti edili ed infrastrutturali nazionali, sia per numerosità – dell’ordine delle migliaia – sia per complessità e valore economico delle opere – superiore ai 150 miliardi di euro.

L’obiettivo è stato quello di portare all’attenzione delle Istituzioni la necessità che la prospettata riforma del Codice Appalti includesse attività di prevenzione, controllo e monitoraggio atte a garantire la corretta e completa progettazione, la qualità, i costi ed i tempi di realizzazione delle opere.

Abbiamo avanzato proposte concrete: emendamenti ai Decreti che nel frattempo hanno normato la materia, in assenza di una riforma organica del Codice Appalti, in particolare il cosiddetto Decreto “Sblocca Cantieri”. Siamo stati auditi presso le Commissioni competenti di Camera e Senato, ribadendo come il tema dei controlli rivesta un ruolo centrale all’interno del processo di progettazione, come strumento di prevenzione di errori e/o omissioni da cui conseguono rischi per la sicurezza e aumento di costi e tempi.
Non da ultimo, abbiamo sottolineato l’importanza che i controlli siano effettuati da Organismi di Tipo A, gli unici in grado di garantire il massimo livello di indipendenza, perché dotati non solo di strutture tecniche e organizzative altamente qualificate, ma scevri da qualunque commistione con le società incaricate del progetto e dell’esecuzione dell’opera (a differenza, ad esempio, degli Organismi di Tipo B, interni alla Stazione Appaltante).

In attesa di capire cosa ci riserverà il prossimo futuro, mi è sembrato doveroso condividere con tutti voi il mio impegno che, se da un lato è stato certamente volto a valorizzare le attività di controllo che ci vedono protagonisti ogni giorno, dall’altro costituisce la miglior garanzia – per l’amministrazione pubblica e per l’intera collettività – rispetto al rischio di errori che mettono a repentaglio la sicurezza di ognuno di noi. ”

Fabrizio Capaccioli
Consigliere delegato per il settore Costruzioni CONFORMA e Managing Director ASACERT

 

Si è tenuto il 9 luglio presso l’11Clubroom di Milano, il primo evento ufficiale organizzato dal nuovo presidente del Rotary Club Milano Porta Venezia, Fabrizio Capaccioli, Managing Director di ASACERT.

Il Charity Party ha devoluto l’intero ricavato al finanziamento dei Service che, secondo quanto prevede lo Statuto e la filosofia del Rotary, sono attività che i Soci prestano in favore di opere e cause di particolare importanza sociale, in ambito socio-sanitario, assistenziale e culturale.

In particolare, il Rotary Club Milano Porta Venezia, da 25 anni, sostiene progetti in favore dei più bisognosi, dei senzatetto, dei bambini ospedalizzati, promuovendo progetti di inclusione sociale, lotta alla povertà, orientamento scolastico, cura e assistenza.

All’evento hanno partecipato, oltre ai membri del Club e tanti colleghi ASACERT, varie istituzioni della città tra cui il vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore comunale Roberto Tasca; hanno inoltre inviato un messaggio di saluto e partecipato “a distanza” il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Bari e presidente ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – Antonio Decaro.

Più accreditamenti e certificati rilasciati, l’impegno in tema privacy, la nuova ISO 45001 e la sinergia con la Pubblica Amministrazione, questo il 2018 dell’Ente Unico di Accreditamento Italiano

gli highlights

A fine 2018 sono oltre 106.500 i certificati per i Sistemi di Gestione (Qualità, Ambiente, Sicurezza sul lavoro, delle informazioni, alimentare, ecc.) rilasciati dagli organismi accreditati a circa 140mila tra enti pubblici e privati.

Il settore della privacy ha visto il Dipartimento Certificazione e Ispezione di ACCREDIA particolarmente impegnato con la partecipazione al tavolo di lavoro UNI per l’elaborazione della Prassi di Riferimento UNI 43:2018, che riguarda la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016 (GDPR), e l’avvio dello schema di certificazione del Data Protection Officer (DPO) in base alla norma UNI 11697:2017.

Si rinnova la sinergia con la Pubblica Amministrazione e cresce il numero di compiti affidati ad ACCREDIA da parte delle diverse Amministrazioni, ad esempio nel 2018 sono stati rilasciati i primi accreditamenti a Organismi di Ispezione per la conduzione delle verifiche ai sensi del DPR 462/2001 (verifiche degli impianti di messa a terra), abilitazione precedentemente rilasciata esclusivamente a livello ministeriale.

L’avvio del triennio di transizione alla nuova ISO 45001 per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro è stato un altro focus dell’anno 2018.

La certificazione accreditata si conferma come garanzia per l’ottenimento dei vantaggi fiscali previsti dall’iperammortamento a sostegno del piano “Industry 4.0”, confermato dalla Legge di Bilancio 2018.

Il numero di certificati rilasciati a fronte della ISO 9001 cala leggermente rispetto al 2017, mentre tutti gli altri schemi registrano un aumento.
In particolare, per i Sistemi di Gestione dell’Energia certificati ai sensi della UNI CEI EN ISO 50001, la crescita è stata del 45%.
 

Fonte: Accredia

RELAZIONE ANNUALE 2018 – ACCREDIA

Consulta la relazione

I rappresentanti delle Pubbliche Amministrazioni, dell’ANAC, delle Forze dell’Ordine e della Magistratura si sono riuniti alla Farnesina per affrontare le principali questioni dell’agenda internazionale in materia di trasparenza, integrità e lotta alla corruzione.

Il Tavolo di inter-istituzionale di coordinamento anticorruzione ha avuto luogo il 3 luglio e ha trattato principalmente 3 temi:

– l’esame dei risultati del G20 in materia di integrità delle infrastrutture e di protezione dei segnalatori di illeciti

– l’avvio della preparazione dell’esame sull’Italia da parte del GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d’Europa) e dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)

– i limiti del metodo percettivo nel misurare i fenomeni corruttivi

Al Tavolo anticorruzione, presieduto in questa occasione dal Vice Segretario Generale della Farnesina Michele Baiano, hanno partecipato circa venti soggetti istituzionali.

Nella prima parte, il relatore ospite Claudio Clemente, Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, ha svolto un intervento sul tema “Corruzione come presupposto del riciclaggio di denaro: le competenze UIF come presidio di prevenzione”.

Dopo il parere positivo espresso dall’ONU a maggio, nel secondo Rapporto di Valutazione previsto dalla Convenzione di Merida contro la corruzione del 2003, l’Italia prosegue la lotta alla corruzione e conferma l’impegno alla prevenzione e al recupero dei beni.

L’offerta ASACERT

Tra le buoni prassi di prevenzione troviamo la norma ISO 37001 “Anti-bribery management system”, che fissa i requisiti per stabilire, aggiornare e migliorare un sistema di gestione per la prevenzione della corruzione che contenga misure idonee all’identificazione e valutazione del rischio di corruzione e per prevenirlo, rintracciarlo e affrontarlo.

ASACERT, in quanto ente accreditato per il rilascio della ISO 37001, si impegna ad evidenziare l’importanza fondamentale dell’Anti-bribery management system e mette al servizio dei propri clienti un team di professionisti esperti con conoscenze trasversali, giuridiche, gestionali e di risk management, in grado di effettuare tutti gli accertamenti necessari riguardo le relazioni societarie, il rispetto dei riferimenti legislativi, la formazione e i fattori di rischio dell’azienda.

In qualità di Consigliere delegato per le Costruzioni di CONFORMA, ha parlato davanti all’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati insieme al Presidente Paolo Salza, sulla modifica dell’art. 26 che mina il principio di indipendenza nello svolgimento delle attività di verifica del progetto

Lunedì 11 giugno si è svolta la seconda audizione di CONFORMA (associazione di categoria dei principali organismi di controllo accreditati) presso le istituzioni parlamentari: dopo essere stato ascoltato in Senato lo scorso 10 aprile, sulla più ampia materia relativa al Codice Appalti, il managing director di ASACERT, Fabrizio Capaccioli ha parlato, in qualità di Consigliere delegato per il settore delle Costruzioni di CONFORMA, sul DL “Sblocca Cantieri”, davanti all’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.Particolare preoccupazione è stata espressa sulla modifica dell’articolo 26 del Decreto, già licenziata in Senato, che prevede la possibilità per la Stazione Appaltante di effettuare internamente le attività di verifica dei progetti per opere con importi fino a 20 milioni di euro (ovvero il 70% delle opere pubbliche realizzate nel nostro Paese). Su questo punto, il presidente CONFORMA Paolo Salza ha ribadito “il pericolo della sovrapposizione tra i soggetti che commissionano, progettano e realizzano le opere, e quelli incaricati del relativo controllo, andando di fatto a creare una situazione in cui il controllore finisce col controllare sé stesso”. E sulla scia, Capaccioli ha ricordato come la tragedia del Ponte Morandi avesse acceso un faro proprio sulle attività di controllo svolte, in quel caso, da un soggetto interno.

CONFORMA ha quindi ribadito come solo le verifiche effettuate da Organismi di Tipo A siano in grado di garantire il massimo livello di indipendenza, perché dotati di strutture tecniche e organizzative altamente qualificate, ma soprattutto scevri da qualunque commistione con le società incaricate del progetto e dell’esecuzione dell’opera.

Rispondendo ad una specifica domanda dell’On. Butti, Capaccioli ha infine evidenziato come l’attività di controllo da parte di un Organismo di Tipo A non si traduca affatto in un allungamento dei tempi, ma come al contrario gli enti di controllo accreditati siano quotidianamente impegnati nel dare alla Pubblica Amministrazione risposte tempestive, anche con brevissimo preavviso.