Lunedì 26 aprile, in vigore il nuovo DPCM: parziali riaperture, ritorno sui banchi di scuola per le superiori, certificazioni verdi e nuove regole per gli spostamenti.

Misure di graduale ripresa che stabiliscono come sarà la vita degli italiani dal 26 aprile al 31 luglio. Poi si vedrà.

Confermate per aziende e lavoratori le indicazioni di condotta e le regole anti-covid:

-obbligo di indossare la mascherina

-privilegiare lo smart working

-incentivare ferie e congedi retribuiti

-rispettare i protocolli anticontagio

-incentivare la sanificazione dei luoghi di lavoro

 

Il nuovo Decreto Riaperture porta novità più che altro per le attività del settore della ristorazione e ospitalità che, finalmente, potranno riaprire il servizio ai tavoli, anche se solo in zona gialla e con molte limitazioni sia logistiche che di orario. Si dovrà attendere il 1 giugno per accogliere i clienti al chiuso, ma comunque, dalle 5 alle 18. Alle zone arancioni e rosse restano solo la consegna a domicilio e il servizio di asporto fino alle 22.

Ad intravedere uno spiraglio sarà il settore dell’entertainment: teatri, cinema e locali (anche all’aperto) potranno aprire ma con i posti a sedere preassegnati, nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro (salvo gli spettatori conviventi sotto lo stesso tetto) e con il raggiungimento di una capienza massima consentita nella misura del 50%, rispetto a quella massima autorizzata.

Gli esercizi commerciali possono riaprire solo in zona gialla e arancione e dovranno attendere il 15 maggio per rialzare le serrande anche nel weekend all’interno di mercati, centri commerciali, gallerie e altre strutture simili.

Al via anche la preparazione di fiere, convegni e congressi. Alle prime sarà possibile partecipare già dal 15 giugno, mentre per le ultime due si dovrà attendere il 1° luglio, data in cui, finalmente, sarà possibile anche farsi un bagno alle terme, ammesso che non sia già troppo caldo.

Di decreto in decreto, a cambiare sono gli orari, i colori, le autorizzazioni agli spostamenti…a restare, come punto di riferimento, sono invece i protocolli – dal greco protokollon, il primo foglio incollato di un rotolo di papiro – è la regola stabilita in principio, la spiegazione in dettaglio di una procedura standard da usare in ogni situazione, la disciplina comune. Spesso abusato nel suo scopo primario, che è quello, appunto, di dettare regole chiare e definite, trasformato, a volte, in una serie di complesse e a volte contradditorie regolamentazioni.

ASACERT ha scelto la strada della semplificazione, senza nulla togliere alla qualità, all’accuratezza e all’efficacia delle procedure. Sono, infatti, già tantissime le aziende che hanno scelto “Covid Protection”.  La linea di servizi ASACERT dedicati alla protezione e alla prevenzione anticovid, grazie ai quali i datori di lavoro possono dimostrare la corretta adozione e implementazione delle misure indicate dalle autorità italiane, come nel caso dell’Attestazione Covid Protection, per avere un chiaro quadro del livello di rischio di contagio all’interno della propria organizzazione, grazie all’attività di Monitoraggio medico, svolta in collaborazione con il dipartimento di Microbiologia Clinica dell’Università degli Studi di Milano.

Completano il pacchetto anti-covid anche: il servizio di Sanificazione a tariffe convenzionate con partner selezionati, la certificazione dei sistemi di Business Continuity a fronte della norma ISO 22301, per la continuità operativa che garantisce la prosecuzione delle attività delle organizzazioni anche in situazioni di emergenza; il servizio di Inspection & Expediting per la verifica di sistemi di logistica e spedizione, altro comparto che in questo periodo ha subito ritardi, rallentamenti e disservizi, sia per i clienti che per i fornitori e che, grazie a questo specifico strumento, beneficerebbe di sistemi strutturati controllati ed efficaci; infine, un’ampia offerta formativa declinata a seconda dei bisogni formativi dei fruitori, cucita sulle necessità delle organizzazioni o dei singoli richiedenti ed erogata completamente online attraverso webinar e digital classes.

Si ricorda che le malattie infettive e parassitarie sono da inquadrare nella categoria degli infortuni sul lavoro, tra cui evidentemente anche casi di infezione da coronavirus. (Circolare INAIL n. 13 del 3 aprile 2020). Ne avevamo parlato più approfonditamente QUI.

È necessario, per chi non avesse già provveduto, dotarsi di strumenti attuativi e programmatici delle proprie attività lavorative, come sistemi e protocolli professionalmente garantiti da professionisti del settore, che consentano di attestare che l’imprenditore ha messo in campo tutte le strategie di tutela in favore dei propri lavoratori e di terzi.

ASACERT, organismo accreditato di Ispezione, Certificazione, Valutazione e Formazione, attivo a livello internazionale, da oltre vent’anni è al fianco delle aziende per supportarle in tutte quelle attività di controllo, verifica e stima che richiedono un’elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia.

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ASACERT mette a disposizione delle organizzazioni misure straordinarie in termini di tutela della salute e di igiene dei luoghi di lavoro, al fine di garantire il proseguimento e, nella maggior parte dei casi, la ripresa delle attività produttive in piena sicurezza.

Tante le aziende che hanno affrontato il tragico momento della chiusura delle attività produttive. Dopo un interminabile Lockdown, l’unica necessità è la ripartenza in volata. 

Nulla potrà restituire mesi di fatturato andato letteralmente in fumo. Troppo poche le organizzazioni che sono riuscite a rispondere in continuità con il proprio business e troppe le realtà che sono state costrette ad interrompere la propria routine produttiva. Nessuna azienda era preparata, neppure le imprese più attente ai piani di Business Continuity. Al primo vero test di resilienza produttiva su scala nazionale, l’Italia non ha retto. Eppure, la capacità di un’organizzazione di continuare ad operare durante un’interruzione non è mai stata così importante come in queste ultime settimane.

È arrivato il momento di affrontare le riaperture e garantire la continuità delle attività, dopo un primo periodo di rodaggio produttivo e di garantire la salubre convivenza all’interno di stabilimenti e uffici.  

ASACERT decide di esserci, garantendo da un lato la prosecuzione delle proprie consuete attività, nel pieno e rigoroso rispetto delle direttive sanitarie, dall’altro mettendo a punto un vero e proprio piano anti-covid, ovvero una serie di strumenti per essere ancora più utili e vicini alle organizzazioni di tutte le dimensioni e in ogni luogo d’Italia, accompagnandole verso la riapertura, seguiremo tutte le fasi propedeutiche al riavvio delle attività e l’ancor più delicato e strategico piano di prosecuzione delle operatività, negli uffici, così come negli stabilimenti produttivi.

L'attestazione

Si chiama Covid Protection ed è un nuovo servizio integrato, contraddistinto da un approccio multitasking grazie a procedure e strumenti studiati ad hoc dai tecnici esperti ASACERT.

Sulla base del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” ASACERT ha predisposto un proprio “Regolamento di Attestazione del Protocollo Salute e Sicurezza sul Lavoro – Covid Protection”. 14 punti che, una volta verificati con esito positivo, permettono la prosecuzione delle attività aziendali in condizioni che assicurano ai lavoratori adeguati livelli di protezione, senza depotenziarne il valore produttivo.

L’obiettivo è fornire una procedura concreta con indicazioni operative finalizzate al recepimento delle indicazioni del “protocollo condiviso”, attestandone il rispetto in linea con le prescrizioni del legislatore centrale e regionale e le indicazioni delle Autorità sanitarie. 

Al termine dell’attività di verifica ASACERT rilascia un apposito report contenente un riassunto delle attività effettuate e dei risultati emersi. In caso di esito positivo verrà emesso un attestato di rispetto del Regolamento Covid Protection.

Il monitoraggio medico

Oltre alla verifica delle misure preventive, ASACERT mette a disposizione delle aziende che intendono raggiungere un ulteriore livello di sicurezza, anche il servizio di Monitoraggio Medico, per stabilire un quadro clinico del personale aziendale relativamente al contagio del virus, e monitorarne l’andamento nel corso dei mesi a seguire.

Si tratta di un’attività sanitaria effettuata all’interno delle organizzazioni, che ASACERT eroga grazie alle eccellenze scientifiche dei partner selezionati in campo medico, come università, ospedali e laboratori di analisi. Un sistema di screening epidemiologico sui dipendenti delle organizzazioni articolato in due fasi, su una distribuzione temporale di 3 mesi, con controlli sierologici IGM-IgG. Dati cruciali se si vuole ripartire e proseguire le attività con una sorta di green card temporanea del lavoratore: un semaforo verde che consente all’azienda di mettersi al riparo anche da eventuali possibili danni economici ed organizzativi.

Tale iter procedurale, si rende tanto più opportuno alla luce del fatto che l’art. 42, co. 2, del d.l. Cura Italia (d.l. n. 18/2020), ha equiparato l’infezione da coronavirus, contratta in occasione di lavoro, ad infortunio sul lavoro per causa virulenta, prevedendo l’accesso dell’infortunato alla tutela INAIL, ai sensi delle vigenti disposizioni. Una produzione normativa e regolamentare, che lascia anche presagire l’emersione di possibili futuri contenziosi volti a far valere rivendicazioni nei confronti delle aziende.

È necessario riconoscere i rischi, anche quelli di  natura biologica e costruire un nuovo management della crisi. La differenza la faranno le organizzazioni in grado di dotarsi di strumenti che, come Covid Protection, sono capaci di agire in modo tempestivo, per essere reattivi e immediati nell’individuazione strategica dei livelli di rischio e delle attività da intraprendere per prevenirli e fronteggiarli. Bisogna essere capaci di derogare alla consuetudine, per dare spazio a mirati piani operativi, intercettando rapidamente i fattori sentinella.

Non è da sottovalutare anche la capacità di fronteggiare emotivamente una situazione di stress prolungato. “Il management delle emergenze passa anche per un’attitudine dei  quadri aziendali di operare sotto stress, unitamente al fattore tecnico, seppur necessario. Sicurezza garantita, prontezza operativa, efficacia d’azione, controllo emotivo, equilibrio tra esigenze operative e compliance, detection di comportamenti non ammessi. Il bilanciamento di questi elementi decreterà il successo delle organizzazioni.” Così, Fabrizio Capaccioli – MD ASACERT. “La qualità della comunicazione riveste un ruolo sostanziale: far sapere ai  propri collaboratori che l’azienda si è dotata di procedure solide ed efficaci per far fronte alle emergenze di ogni grado e di ogni natura, sarà fondamentale per prendersi cura del clima aziendale, la sola informazione non basta, occorre sentirsi parte attiva del processo di protezione aziendale, per stimolare il senso di appartenenza, lo spirito di squadra. La miglior difesa è l’attacco,  strategicamente studiato, grazie a partner tecnicamente preparati ed affidabili.”

Fabrizio Capaccioli
Amministratore Delegato di ASACERT

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    Sebbene l’emergenza coronavirus abbia spalancato le porte allo smart working e gran parte delle aziende stia lavorando da remoto, ci avviciniamo alla tanto auspicata Fase 2 ed è necessario predisporre le operazioni che consentano la ripartenza delle attività produttive in tutta sicurezza.

    In attuazione della misura contenuta all’articolo 1 comma 9 del decreto del DPCM dell’11 marzo 2020 e su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri dell’Economia, del Lavoro e delle Politiche Sociali, dello Sviluppo economico e della Salute, il 14 Marzo 2020 le organizzazioni sindacali e datoriali hanno sottoscritto un “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro”.

    Un piano di azione condiviso, contenente le linee guida per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e fornire indicazioni operative per incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure preventive adottate.

    ASACERT ha predisposto un proprio “Regolamento di Attestazione del Protocollo Salute e Sicurezza sul Lavoro – Covid” con l’obiettivo di fornire uno strumento concreto con indicazioni operative finalizzate al recepimento delle indicazioni del “protocollo condiviso”, attestandone il rispetto in linea con le prescrizioni del legislatore centrale e regionale e le indicazioni delle Autorità sanitarie.

    La ratio è garantire la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro, minimizzando l’impatto delle misure di contenimento del virus durante le attività quotidiane e facendo in modo che le imprese si concentrino sul business.

    Il Regolamento rappresenta uno strumento necessario per far sì che le misure precauzionali di contenimento adottate siano davvero efficaci per contrastare il rischio biologico da COVID-19. Prevede la prosecuzione delle attività aziendali in condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione, senza depotenziarne il valore produttivo.

    ASACERT provvede a verificare che l’organizzazione metta in pratica i 14 punti sulla sicurezza, previsti dal proprio Regolamento di Attestazione Protocollo SSL Covid.

    Possono fare richiesta le aziende di tutti i settori e le dimensioni, senza limiti geografici.

    Al termine dell’attività di verifica ASACERT rilascia un apposito report contenente un riassunto delle attività effettuate e dei risultati emersi. In caso di esito positivo verrà emesso un attestato di conformità al Regolamento ASACERT di Attestazione Protocollo SSL Covid.

    Tutte le attività di certificazione, ispezione, valutazione e attestazione di ASACERT sono garantite, costantemente e quotidianamente, osservando scrupolosamente le direttive in materia sanitaria. Gli ispettori sono dotati dei necessari dispositivi di protezione, atti a garantire il contenimento della diffusione del virus e la salvaguardia della salute e della sicurezza dei clienti e del personale coinvolto.

    ASACERT combatte al fianco delle aziende, fornendo loro tutti gli strumenti per aiutarle ad essere produttive, con sistemi e strategie di continuità operativa, legalità e salubrità.

     “Vogliamo essere vicini alle aziende anche in queste delicate, quanto strategiche operazioni. Il nostro intento è rendere la quotidianità degli imprenditori italiani, più serena possibile, minimizzando gli oneri organizzativi, in modo da concentrarsi sul business, con atteggiamento resiliente e vincente”.

    Fabrizio Capaccioli
    Amministratore Delegato di ASACERT

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      Un timbro blocca l’immissione sul mercato delle mascherine.
      Il coronavirus ha ha fatto luce (qualora ce ne fosse stato ancora bisogno) su tutti i limiti della nostra burocrazia.
      Le soluzioni possibili, da mettere in campo: il coinvolgimento degli organismi di certificazione e ispezioni accreditati. L’ISS non può farcela, se non con tempi biblici.
      La soluzione nell’intervento di Fabrizio Capaccioli a Fuori dal Coro, nella trasmissione andata in onda il 7 Aprile 2020.

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      (Capaccioli dal min 1.59)

      Un viaggio nel difficile mondo autolesionista della burocrazia italiana, proposto da Ilario Lombardo, in un reportage su La Stampa. Un groviglio di norme, che in questa fase della nostra storia, dovrebbe lasciare spazio ad una semplificazione totale, per creare un corridoio preferenziale per le imprese che, ad esempio, vogliono riconvertire il loro business nella produzione delle sempre più necessarie mascherine.

      L’intervista a Fabrizio Capaccioli, consigliere delegato di Conforma e Managing Director di ASACERT – organismo di certificazione con esperienza ventennale, attivo in tutto il mondo – che si esprime così: “Tante aziende ci chiedono una mano per districarsi nella burocrazia…se producono in modo conforme alle norme. È il nostro mestiere e potremmo dare una mano allo Stato per rendere le procedure più veloci” e propone “invece di far passare settimane e mesi, si potrebbe prevedere un protocollo semplificato, emesso dal SSN, stendere il decalogo, con i necessari obblighi e requisiti, per poi delegare la vigilanza e l’ispezione a un organismo di certificazione”.

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      Un estratto dell’intervista:

      «Ma quando mi sono trovato di fronte all’autocertificazione dell’Istituto superiore di sanità e ho visto norme che rimandavano ad altre norme mi sono scoraggiato – spiega –. Anche perché senza garanzie questa procedura non mi offre la certezza di partire presto con la produzione. E io non posso permettermi di perdere l’investimento. Servirebbe un organismo terzo che verifica con l’azienda il rispetto delle normative e che acceleri l’iter burocratico». Questi organismi terzi ci sarebbero, fanno certificazione, ispezione e autenticazione. Lo fanno per lavoro, secondo il principio di sussidiarietà che trasferisce il compito dallo Stato ai privati. «Eppure siamo stati esclusi» spiega Fabrizio Capaccioli, managing director di Asacert, e consigliere delegato di Conforma, l’associazione che riunisce queste società: «Ci troviamo tante aziende che ci chiedono una mano per districarsi nella burocrazia. Per sapere se stanno facendo bene, se producono in modo conforme alle norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN 10993. È il nostro mestiere e potremmo dare una mano allo Stato per rendere le cose più veloci» Continua

      In linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo, tutte le aziende hanno l’obbligo di assicurare “la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago”. ASACERT stringe nuovi accordi per garantire il servizio di sanificazione ambientale a tariffe convenzionate.

      C’era una volta un posto chiamato “azienda”: ampi uffici, siti di produzione, fabbriche e stabilimenti, magazzini e tanti altri locali che improvvisamente, a causa di un virus molto contagioso, si svuotarono. Dopo un lungo periodo di quarantena il virus scomparì e tutto tornò alla normalità”.

      Questa è la storia che tra qualche anno potremo raccontare.

      Nel frattempo, sebbene l’emergenza coronavirus abbia spalancato le porte allo smart working e gran parte delle aziende stia lavorando da remoto, c’è un elemento che accomuna tutte le realtà operative o momentaneamente in pausa: l’obbligo di sanificare gli ambienti di lavoro.

      È quanto si legge anche nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, firmato il 14 marzo 2020 da sindacati, imprese e governo. Un piano di azione condiviso, articolato in 13 punti, contenente le linee guida per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio e fornire indicazioni operative per incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure preventive adottate.

      Al punto 4 “Pulizia e sanificazione in azienda” si specifica inoltre che, come disposto dal Ministero della Salute con la circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020, nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno dei locali aziendali, si deve procedere alla sanificazione e alla pulizia dell’area, nonché alla ventilazione della stessa, garantendo la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch e mouse, con adeguati detergenti.

      Siamo dunque in guerra, una guerra al contagio, e per contrastare l’avanzata del nemico bisogna immedesimarsi nel ruolo di soldati, pronti a combattere l’invasore che ci ha privato delle nostre libertà, delle nostre abitudini, del nostro lavoro e in alcuni, troppi casi, anche della vita.

      ASACERT combatte al fianco delle aziende, fornendo loro tutti gli strumenti a sua disposizione per aiutarle ad essere produttive, con sistemi e strategie di continuità operativa, attività da remoto ove possibile e strumenti preventivi, come il servizio di Inspection & Expediting, da attivare all’occorrenza. 

      È in questo clima di solidarietà, supporto e vicinanza, che ASACERT ha deciso di stipulare accordi con ditte specializzate nell’attività di sanificazione ambientale, per offrire alle organizzazioni, di tutti i settori e le dimensioni, la possibilità di sanificare i propri ambienti a tariffe convenzionate.

      “Vogliamo essere vicini alle aziende anche in queste delicate operazioni, consentendo loro di assolvere, a costi più che competitivi, l’obbligo imposto dal Governo di rendere salubri gli ambienti di lavoro” dichiara l’Amministratore Delegato di ASACERT – Fabrizio Capaccioli. “Il nostro intento è rendere la quotidianità degli imprenditori italiani, più serena possibile, minimizzando gli oneri organizzativi e puntando contestualmente alla riduzione dei costi, in modo da concentrarsi sul business, con atteggiamento resiliente e vincente”.

      Per richiedere il servizio o ricevere maggiori informazioni sul servizio di sanificazione e disinfezione è attivo il numero verde 800 032870 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 oppure è possibile compilare il modulo sottostante e sarete ricontattati.

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        C’era da aspettarselo: tutti gli operatori della logistica, anche i più accreditati e con esperienza pluriennale, stanno annunciando limitazioni dei servizi, inclusi il blocco delle consegne e dei ritiri in determinati comuni e province, ma anche il blocco dei trasporti dei colli che superano un certo peso. Le attività di Inspection & Expediting mettono al riparo dai rischi.

        Partiamo dai dati: secondo le stime di Nielsen, dall’ultima settimana di febbraio alla prima di marzo 2020, gli acquisti online di beni di largo consumo hanno registrato un aumento di 83,5 punti percentuali anno su anno e del 30% da una settimana all’altra. Molti paragonano la situazione attuale a momenti di forte domanda, visti solo durante il periodo natalizio o nelle iniziative speciali (come il Black Friday). Come in altri settori, però, anche la logistica deve far fronte a contagi e filiali chiuse. Nelle aree più colpite il 50% delle spedizioni espresse non è stato ancora consegnato e anche i giganti della grande distribuzione sono stati colti impreparati. È inevitabile: un solo caso di contagio porta, per effetto delle disposizioni di emergenza nazionale, alla chiusura per 14 giorni delle sedi logistiche interessate.

        Abbiamo imparato che il nuovo agente patogeno colpisce erga omnes, ma i danni peggiori li provoca negli organismi più indifesi, con sistema immunitario debilitato e meno pronto a contrastare il suo ingresso. Così dobbiamo considerare che le aziende più esposte sono quelle non preparate a gestire l’emergenza, che di per sé non può essere prevista nelle modalità temporali, ma può essere validamente fronteggiata, minimizzandone le ricadute negative sul business e creando, perché no, le premesse per delle nuove occasioni di mercato.

        Le strategie di Business Continuity si dimostrano essenziali e un approccio specifico è senz’altro quello di passare a modelli di gestione di forniture, approvvigionamento, logistica e trasporto più agili, moderni ed efficaci.

        La fragilità delle catene di fornitura è direttamente proporzionale alla complessità e alla interconnessione portata dal mercato globale, sempre più spesso impattato da eventi e fattori di rischio in costante crescita: la Brexit, la guerra commerciale di dazi Usa-Cina, disastri naturali, i cyber-attack, il cambiamento delle esigenze dei consumatori, gli obiettivi di sostenibilità ambientale, solo per citarne alcuni.

        Dotarsi di processi di Inspection & Expediting, affidabili, che riguardano il controllo delle forniture, di qualunque dimensione, in termini di qualità e tempi di evasione e consegna, rappresenta uno degli elementi necessari alla prosecuzione spedita delle attività di un’organizzazione. ASACERT assicura un servizio altamente specializzato, grazie alla sua esperienza ventennale al fianco delle aziende in tutti i settori di business.

        Nei casi di commesse complesse, il processo di Inspection & Expediting, rappresenta un’attività cruciale, minimizzando l’esposizione del cliente in termini di rischio di inefficienze e, nei casi peggiori, di penali per il mancato adempimento, anche parziale, degli obblighi contrattuali. La prevenzione e l’identificazione di criticità nel processo di fornitura, riduce in modo rilevante l’esposizione dell’azienda nei confronti di rischi di ritardi nei tempi di consegna, rilavorazione dell’ordine e o sostituzione parziale o completa della fornitura. Il servizio prevede che siano effettuate una serie di verifiche approfondite sui fornitori, sulla gestione della commessa, sui processi di comunicazione inter-aziendali e sul processo produttivo rispetto agli standards definiti (es. funzionamento dei componenti oggetto della fornitura, idoneità della tipologia di imballaggio e modalità di spedizione/consegna degli stessi).

        Al termine dell’attività, ASACERT, consegna al cliente una serie di dati documentali, approfonditi ed analitici, nei quali si esaminano e riportano le procedure di fornitura, si attestano le verifiche e i controlli effettuati, avvalendosi anche di evidenze digitalizzate, al fine di certificare il corretto iter di fornitura o, al contrario, porre in evidenza eventuali criticità su qualità e tempi di consegna. Il cliente è costantemente informato sulla reale situazione di avanzamento dell’ordine, in modo da regolare le proprie attività connesse alla fornitura, ottimizzando tempi e costi.

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          In questo periodo di innegabile difficoltà, siamo tutti invitati ad attenerci scrupolosamente alle direttive governative e delle singole regioni di appartenenza, a tutelare della salute individuale e collettiva.
          Facendo proprie le misure precauzionali di contenimento, adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19, ASACERT ha tempestivamente adottato pratiche efficaci di sostegno in favore dei propri lavoratori e delle aziende impattate direttamente o indirettamente dalle misure indicateci dalle autorità preposte.
          È obiettivo prioritario coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative.
          Siamo consapevoli che essere al vostro fianco, rappresenta un elemento di continuità operativa e che esserci non è mai stato così importante come in queste ultime settimane. Assicurare le nostre attività, è il nostro contributo per minimizzare l’impatto che le misure di contenimento biologico hanno sul business dei nostri clienti e che restano fondamentali per la salvaguardia della salute globale.
          In questo momento così difficile per il sistema imprenditoriale italiano, noi continuiamo il nostro lavoro, con tutta la determinazione possibile, ripensando a questa fase come un’opportunità di crescita ed innovazione.
          È necessario affrontare e superare con la resilienza propria del nostro Paese, questa ennesima difficile prova.

          Le tempeste fanno sì che gli alberi mettano radici più forti (Sir Claude Maxwell MacDonald).

          Insieme ce la faremo!

          Fabrizio Capaccioli
          Managing Director ASACERT

          MISURE ADOTTATE

          Per garantire la continuità e la consueta affidabilità del servizio, assicurando che sia erogato con tempistiche e qualità invariate, avendo cura di tutelare la salute di colleghi e clienti, desideriamo comunicare che abbiamo promosso attivamente una serie di misure atte al contenimento del virus nei modi e nelle forme disposte dal Ministero della Salute.

          ASACERT PER I PROPRI CLIENTI

          A testimonianza dell’attenzione e della cura che da sempre ci contraddistinguono, ASACERT ha deciso d’intraprendere una serie di azioni in favore dei Clienti, per garantire scadenze operative e contrattuali ed assicurare la prosecuzione delle attività, garantendo la produttività di sempre.

          • Tutte le nostre attività sono garantite, costantemente e quotidianamente
          • È possibile concordare sopralluoghi specifici, per necessità tecniche imprescindibili, ma osservando scrupolosamente le direttive in materia sanitaria previste dal Ministero della Salute
          • Gli ispettori sono dotati di tutti i dispositivi di protezione (guanti, mascherina, presidi utili alla disinfezione in mancanza di acqua e sapone), atti a garantire il contenimento della diffusione del virus e la salvaguardia della salute e della sicurezza dei clienti e del personale coinvolto
          • Le attività di certificazione, ispezione, valutazione e formazione sono espletate in buona parte in modalità di “remote working”, avvalendosi delle principali e più affidabili piattaforme di meeting on line
          • I rapporti finali in originale vengono inviati in pdf e firmati digitalmente

          ASACERT PER IL PROPRIO STAFF

          Per tutelare il benessere e la salute di tutte le risorse, ASACERT ha attivato un piano di emergenza speciale rivolto al personale.

          • Individuazione di una figura aziendale responsabile della gestione dell’emergenza, di tutti gli aggiornamenti sull’evoluzione della situazione sanitaria e delle misure di contenimento, nonché delle eventuali comunicazioni a clienti, fornitori e colleghi, i quali sono quotidianamente monitorati nel loro stato di salute
          • Distribuzione e divulgazione informativa con le regole di comportamento del Ministero della Salute
          • Sanificazione quotidiana degli uffici
          • Possibilità di ricorrere allo smart working in tutti i casi in cui è possibile
          • Limitazione delle riunioni con persone esterno all’azienda, ricorrendo all’utilizzo di piattaforme di meeting e conference on line

          Quante sono le organizzazioni che sono riuscite a rispondere in continuità con il proprio business all’emergenza epocale che stiamo affrontando? La risposta lascia decisamente insoddisfatti. Sono ancora troppe le aziende che sono state costrette ad interrompere la propria routine produttiva. Eppure, è più facile includere preventivamente in un progetto la possibilità di far fronte ad un evento dirompente per l’attività aziendale, che non pensare ad un rimedio in una fase successiva, poiché risulterebbe inevitabilmente tardivo, minandolo nella sua stessa efficacia.

          Molti processi, anche validi, esistono soltanto nella routine dei dipendenti, così come i flussi di lavoro che ne conseguono e che vengono messi in atto senza essere codificati. Tutti i processi più importanti dovrebbero essere invece identificati, documentati e, se possibile, dotati di processi di automatizzazione. La priorità, quindi, è identificare e dare priorità alle funzioni chiave dell’organizzazione, per essere operativi senza soluzione di continuità. In genere, si incorre nell’errore di garantire l’operatività dei soli dei sistemi IT. Molte organizzazioni si sono dotate negli ultimi anni di piani di disaster recovery che, però, si focalizzano soprattutto sugli elementi base della tecnologia aziendale come le infrastrutture, i sistemi o i data center. Si concentrano su una visione non organica dell’azienda, trovando soluzioni parziali per problemi di ordine più generale.

          In questi giorni, invece, le aziende stanno affrontando lo stop delle attività e il, seppur necessario, disagio di lasciare a casa i propri collaboratori per gli ormai noti motivi legati al contenimento della diffusione del Covid-19. La soluzione più efficace, una volta che ci si trovi in un contesto di evento infausto, come quello che stiamo affrontando in questi giorni, è dotarsi di un efficace Sistema di Gestione della Continuità Operativa, definito nella norma internazionale ISO 22301. Strumento tanto più efficace, rispetto ai piani parziali di ripristino delle funzionalità aziendali, poiché considera una visione organizzativa più ampia, per minimizzare ed affrontare in modo organico l’impatto di un evento catastrofico sulle operazioni di business.

          L’approccio, per così dire, olistico nella costruzione preventiva del piano, prevede di guardare all’organizzazione come ad un organismo complesso, in cui ogni singolo settore (sebbene si abbia la sensazione che sia slegato dagli altri, in termini di operatività ed autonomia), è invece da considerare parte del tutto aziendale.

          È necessario far fronte alle avversità rafforzando il sistema immunitario di ciascuna organizzazione, al pari di ciascun individuo in buona salute che, nonostante una massiccia ondata virale, riesce a far fronte all’epidemia riportando danni nulli o minimi. Bisogna incorporare meccanismi di resilienza tali da riuscire a fronteggiare qualsiasi difficoltà, con strategie strutturate e ridurre al minimo il tempo di ripristino delle attività a pieno regime, anche in caso di interruzione forzosa.

          Lo stato di salute globale dell’organizzazione, deve essere garantito anche in tempi di estreme difficoltà ambientali ed esogene e, per essere funzionale nel tempo, deve essere costantemente testato ed aggiornato per ottenere la massima aderenza alle esigenze del business. La garanzia di successo del Sistema di Gestione della Continuità Operativa dipende, dunque, da alcuni fattori connessi tra loro, tra i quali a titolo di esempio: il tempo, l’aggiornamento continuo delle soluzioni, la valutazione continua del rapporto tra costo-complessità della soluzione e valore-priorità del business.

          Essere un’azienda certificata consente di avvalersi di un valore aggiunto indiscusso, che verrà sempre preso in considerazione, moltiplicano l’appeal nei confronti di collaboratori, clienti e fornitori in fase di scelta, ponendosi in condizione di vantaggio certo sulla concorrenza. Il ritorno d’immagine e, soprattutto economico, è garantito in misura tanto maggiore, quanto più è serio ed accreditato l’Ente che svolge la procedura di certificazione. Il Gruppo ASACERT offre servizi di Ispezione, Certificazione e Valutazione, per le aziende di tutti i settori e le dimensioni, grazie ad un team di tecnici esperti e al riconoscimento di molteplici enti di accreditamento. ASACERT ha, inoltre, ottenuto il rating di legalità (due stelle) dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, segno tangibile del suo impegno in termini di legalità e trasparenza.

          La certificazione rilasciata da ASACERT, garantisce l’applicazione e il mantenimento di un sistema gestionale e organizzativo d’eccellenza che assicura, a coloro che scelgono di certificarsi, il massimo delle performance, minimizzando il rischio anche in tempi di difficoltà straordinarie, come quelle che stiamo affrontando.

          Le tempeste fanno sì che gli alberi mettano radici più forti

          (Sir Claude Maxwell MacDonald)

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