Per il presidente dell’Anac implementarli è troppo costoso, si rischierebbe il blocco del sistema
I Criteri ambientali minimi negli appalti pubblici (Cam), obbligatori per legge, «sono un
passaggio epocale, ma richiedono oneri rilevantissimi per la loro implementazione. Se qualcuno oggi provasse a imporre i Cam, il sistema degli appalti sarebbe bloccato. Dobbiamo mettere in condizioni gli enti locali di renderli attuabili». Lo ha detto il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, ieri, in audizione alla Commissione bicamerale Ecomafie.
La “denuncia” di Cantone ha raccolto l’attenzione dei parlamentari. «Crediamo nel grande potenziale dei Criteri ambientali minimi, che indirizzando la domanda pubblica possono orientare le imprese verso pratiche di maggiore sostenibilità, a partire dall’utilizzo di materie riciclate -, ha dichiarato il presidente della Commissione Ecomafie, il deputato pentastellato Stefano Vignaroli -. In questo senso, ci faremo promotori di attività che facilitino l’applicazione dei Cam».
Fonte: Edilizia e Territorio
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