7 Agosto 2023

BILANCI DI SOSTENIBILITÁ, STRADA IN SALITA SENZA VALIDAZIONE TERZA

Secondo la ricerca ” 𝑅𝑎𝑡𝑖𝑛𝑔 𝐸𝑆𝐺 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒, 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑒 𝑔𝑟𝑒𝑒𝑛 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑒 “, 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨, il livello di fiducia nelle dichiarazioni di sostenibilità delle aziende è ancora basso (44,5%) o bassissimo (19,5%). Per invertire questa pericolosa tendenza è necessario aumentare la trasparenza delle rendicontazioni, adottare standard rigorosi per la loro misurazione, oltre che la pratica della validazione dei contenuti, rivolgendosi ad enti terzi e accreditati, per dimostrare un impegno concreto e certificato, verso i temi legati ai pilastri ESG ed opposto rispetto alle pratiche di greenwashing. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità e la pressione degli stakeholder, come i consumatori, gli investitori e gli organismi regolatori, stanno spingendo sempre più aziende a comunicare in modo trasparente le proprie performance in questo ambito. Di conseguenza, molte aziende stanno volontariamente sottoponendo i propri bilanci di sostenibilità a processi di verifica indipendenti per aumentare la credibilità delle informazioni fornite. Ad un comune e sempre più diffuso sentiment riguardo questi temi, si è aggiunta la direttiva “Corporate Sustainability Reporting” (CSRD) della Commissione UE, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre 2022. Secondo la direttiva a partire dal 2024, con scadenze differenziate, tutte le imprese di grandi dimensioni e le PMI quotate dovranno rendicontare le informazioni di sostenibilità secondo nuovi criteri e contenuti.

 

I requisiti dell’UE in materia di rendicontazione della sostenibilità si applicheranno a tutte le grandi imprese, quindi con oltre 250 dipendenti e un fatturato di 40 milioni di euro, e a tutte le quotate, a eccezione delle microimprese; seppur soggette a standard meno stringenti, anche le PMI quotate dovranno aderire al nuovo sistema di rendicontazione a partire dal 2026, con la possibilità, sotto particolari condizioni, di posticipare l’adesione fino al 2028. Il Report di sostenibilità copre un’ampia gamma di temi, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale, il rispetto dei diritti umani, la promozione di condizioni di lavoro eque e sicure, e la gestione trasparente e responsabile dell’azienda. Basterebbe pensare ai vantaggi per le aziende, per far pendere la bilancia verso un atteggiamento positivo nei confronti dei bilanci di sostenibilità, anche per le realtà che non sono ancora obbligate alla loro redazione:

  • punteggi premiali per l’accesso ai bandi e finanziamenti;
  • miglior accesso al mercato del credito e alle risorse finanziarie;
  • risk assessment e mitigazione dei rischi (finanziari e non finanziari);
  • miglioramento dell’immagine e della brand reputation
  • migliore capacità di attrarre e fidelizzare risorse e talenti con le giuste competenze;
  • sviluppo di una filiera sostenibile (sia con i propri fornitori che con i clienti);

La possibilità di ritrovarsi fuori dal mercato in caso di mancata e pronta adesione ai princìpi ESG è un rischio possibile. Redigere un Bilancio di sostenibilità è fondamentale per dimostrare il proprio impegno e per rispondere alle crescenti aspettative degli stakeholder in termini di responsabilità e trasparenza.

 

ASACERT, quale ente di certificazione indipendente di terza parte, esegue il servizio di Validazione dei Bilanci di Sostenibilità ed è in grado di supportare le organizzazioni nell’identificazione dei propri impatti significativi per l’economia, l’ambiente e la società, secondo standard globalmente riconosciuti. Secondo i dati raccolti da ASACERT, emerge una crescente richiesta di maggiore diffusione delle informazioni non finanziarie, poiché le aziende sono più apprezzate sul mercato e riscontrano un miglior livello reputazionale, fattore oggi imprescindibile per qualunque organizzazione. Inoltre, come si è visto,  le aziende che decidono di rendicontare il proprio impatto non finanziario, hanno un accesso agevolato al mercato del credito e alle risorse finanziarie, unito a punteggi premiali per l’accesso ai bandi e finanziamenti nazionali e comunitari, che consentono alle organizzazioni di poter fare significativi passi avanti per uno sviluppo sostenibile. La fiducia nei bilanci di sostenibilità è, e sarà sempre più, una questione importante nell’ambito della responsabilità sociale e ambientale delle aziende. Per garantire una maggiore fiducia nei bilanci di sostenibilità, è essenziale adottare standard e linee guida riconosciuti a livello internazionale per la rendicontazione sostenibile, sottoporre i bilanci a una verifica indipendente e migliorare la trasparenza delle pratiche aziendali in materia di sostenibilità. Tuttavia, senza una validazione terza, le informazioni presentate nel bilancio potrebbero essere percepite come soggettive e poco attendibili, al contrario, tali dati – purché validati – consentono una comunicazione trasparente delle proprie performance nei confronti del mercato e della propria filiera di riferimento.