Una riduzione del 60% nella produzione di tutte le plastiche entro il 2040. Questo l’obiettivo dichiarato della 54ª Giornata Mondiale della Terra, che ricorre oggi, 22 aprile. Il tema scelto è, appunto: “Planet vs Plastic“.

Un evento di portata globale, che vede personalità eminenti della cultura, della scienza e dell’ecologia, ma soprattutto cittadini di tutto il mondo, rappresentare il loro impegno per la salvaguardia del Pianeta e della vita che ospita.

Le cifre parlano chiaro:

 

Le plastiche non minacciano solo l’ambiente, ma anche la salute umana, rilasciando sostanze chimiche tossiche nell’acqua, nel cibo e nell’aria. Recenti studi confermano che le sostanze contenute nelle plastiche, ftalati e bisfenoli, hanno gravi conseguenze sulla salute umana: incidono sui processi ormonali, compromettendo gravemente il DNA.

ASACERT si unisce all’appello per azioni immediate per innovare e invertire la rotta.

Il passaggio a un’economia circolare comporterebbe risparmi per circa 4.500 miliardi di dollari e un aumento netto di 700.000 posti di lavoro entro il 2040*.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Regolamento UE 241/2021) stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la Ripresa e Resilienza (PNRR) devono rispettare il principio di “Non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” (Do No Significant Harm – DNSH).

Ogni Organizzazione e attività economica, indipendentemente dal settore, dimensione e obiettivi specifici, per usufruire delle misure deve conformarsi a questi criteri.

Adottare la Certificazione DNSH, garantisce la conformità dei progetti alle normative vigenti, promuovendo azioni a impatto ambientale ridotto.

La Giornata Mondiale della Terra del 2024 rappresenta per ASACERT l’opportunità di sottolineare l’importanza cruciale di un’azione tempestiva e collaborativa per ridurre l’uso della plastica e promuovere comportamenti responsabili, specialmente da parte delle imprese, le cui attività influenzano le comunità e il benessere globale. Grazie alla sua esperienza nel campo della sostenibilità, ASACERT offre una piattaforma di servizi di analisi e valutazione ambientale e sui criteri ESG con credibilità ventennale riconosciuta dal mercato.

* dati Unep – Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

 

Si è svolto ieri sera, a Milano, nell’ambito della settimana del salone del mobile: “Il design dell’inclusività: progettare la sostenibilità sociale“.

Nel suggestivo contesto del California Bakery Garden & Lounge in Corso di Porta Ticinese a Milano, ASACERT ha promosso un incontro in cui si sono affrontati temi cruciali come la progettazione di edifici e ambienti inclusivi, il ruolo delle politiche pubbliche e delle iniziative di governance territoriale nella promozione della sostenibilità sociale, nonché normative e incentivi per promuovere pari opportunità e colmare il gender gap. Al centro della serata le attività innovative dell’ente di certificazione, ispezione, valutazione e formazione, proprio in merito ai temi dell’inclusione sociale e della parità di genere. La serata si inserisce nel ciclo di eventi di Milano Sostenibile, il format di ASACERT che, da anni, è punto di riferimento e contenitore aperto, inclusivo ed aggregante, dove trovano spazio associazioni, società civile, istituzioni, chiamate a dare il loro contributo, per mettere in campo strategie per la realizzazione dei tre pilastri della sostenibilità ESG.

Con il patrocinio del Green Building Council Italia e il supporto del Rotary Club Passport Innovation, l’evento ha offerto una visione organica sulle sinergie tra design e sostenibilità, in cui esperti, provenienti da varie discipline, hanno condiviso esperienze e approcci innovativi per rendere le città e le aziende più accessibili e accoglienti per persone di tutte le capacità e per promuovere l’inclusione di genere.

Abbiamo voluto un momento di riflessione e confronto sul tema dell’inclusività, – ha affermato Fabrizio Capaccioli AD di ASACERT e Presidente del Green Building Council Italia – oggi siamo tra le aziende che in Italia hanno deciso di investire molto su questo tema. Sulla parità di genere, ad esempio, posso affermare con orgoglio, che abbiamo una percentuale di donne in azienda maggiore di quella maschile, nonostante le nostre attività siano di ispezioni, di collaudo, di verifica, in cantieri complessi di grandi opere pubbliche, ad esempio, in cui fino a poco tempo fa le donne erano difficilmente contemplate. Se noi oggi siamo tra i leader in queste attività è grazie anche alla nostra capacità di crederci, da ben prima che questi temi fossero sentiti come urgenza, come parte di un percorso verso una sostenibilità sociale non di facciata”.

La serata è stata condotta e moderata da Fulvio Giuliani, direttore de “La Ragione”.

In chiusura dell’evento, è stato offerto uno show cooking esclusivo con protagonista Enrico Derflingher – Presidente di Euro-Toques Italia e International – con il suo celeberrimo risotto della Regina Vittoria.

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per promuovere strumenti e approcci per una società realmente inclusiva a tutti i livelli, dimostrando il ruolo cruciale che il design e la sostenibilità sociale possono svolgere nel plasmare il futuro della società.

Sono Intervenuti: Alessia Cappello – Giuseppe Talamazzini – Donatella Bollani – Francesco Rodighiero – Natasha Calandrino Van Kleef – Massimiliano Mandarini

Il Reporting di Sostenibilità è la pratica che consente di misurare, divulgare e rendere conto agli stakeholder interni ed esterni delle performance organizzative verso l’obiettivo dello sviluppo sostenibile. La validazione dei Reporting di Sostenibilità (o bilanci di Sostenibilità) consiste nella verifica della corrispondenza dei dati e delle informazioni riportati sul documento redatto dall’Organizzazione, con criteri definiti a livello nazionale o internazionale.

Un Report di sostenibilità presenta anche i valori e il modello di governance dell’Organizzazione e dimostra il legame tra la sua strategia e il suo impegno per un’economia globale sostenibile.

IL REPORT

Il Report di Sostenibilità non è solo un documento consuntivo che mostra i risultati raggiunti dall’azienda durante un dato anno di esercizio. È anche uno strumento che mette in relazione le performance economico-finanziarie con gli obiettivi dichiarati in ambito sociale e ambientale. Il suo obiettivo è quello di contribuire a misurare l’impatto sull’ambiente dell’attività dell’azienda, oltre che a rendicontare i risultati ottenuti. La direttiva numero 95 del 2014 (2014/95/UE), recepita alla fine del 2016 da parte del Parlamento e del Consiglio europeo, ha reso questo il bilancio obbligatorio.

Dal 1° gennaio 2024, la Corporate Sustainability Reporting Directive (“CSRD”) obbliga, a partire dalle società di maggiori dimensioni, non solo a pubblicare il Report (o bilancio) di sostenibilità, sulla base degli European Sustainability Reporting Standards (“ESRS”) – entrati in vigore il 25 dicembre 2023 – ma anche a rivedere la propria corporate governance, affinché sia allineata ai princìpi di sostenibilità espressi dalla normativa.  La CSRD rafforza, dunque, le norme di rendicontazione di sostenibilità societaria per gli aspetti ambientali, sociale e governance a favore della trasparenza informativa.

CHI DEVE PRESENTARE IL REPORTING DI SOSTENIBILITÀ

Nello specifico, le imprese elencate nel D.Lgs 39/2010 che, per visibilità e importanza economica, sono soggette a specifiche forme di revisione legale, ad es. le società quotate in borsa, le banche, le imprese di assicurazione, con un numero di dipendenti superiore a 500 e riportanti uno stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro o ricavi di almeno 40 milioni di euro, sono tenute a redigere la dichiarazione non finanziaria, soggetta a verifica da parte di un soggetto autorizzato ad effettuare la revisione legale del bilancio. Inoltre, il Decreto, prevede che anche le imprese non sottoposte all’obbligo come le PMI possano presentare una tale dichiarazione in forma volontaria e semplificata: le dichiarazioni delle imprese con meno di 250 dipendenti, a differenze delle altre, possono essere considerate in conformità con la normativa senza soggiacere alle disposizioni sui controlli. Impattando sull’Organizzazione aziendale, i significativi cambiamenti in materia di sostenibilità richiedono, inoltre, alle società di condurre sempre più frequenti e analitiche attività di risk assessment e gap analysis volte a garantire, tanto in ottica di compliance normativa quanto di efficientamento dei processi aziendali, un Modello 231 idoneo a prevenire il rischio di commissione di reati rilevanti ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001 da parte dei propri direttori, managers, rappresentanti e dipendenti.

Di certo la CSRD ha reso obbligatoria la verifica delle informazioni riportate nel report da parte di soggetti indipendenti. La Direttiva prevede, infatti, che la revisione del report di sostenibilità venga effettuata da un accreditato «statutory auditor», prevedendo altresì un obbligo di rendicontazione secondo standard definiti dall’Unione Europea, gli ESRS. Ciò al fine di armonizzare la rendicontazione di sostenibilità in Europa e, di riflesso, assicurare la comparabilità delle informazioni comunicate dalle varie imprese.

Le PMI Italiane spesso ritengono che la sostenibilità sia parte integrante del proprio business. Ciò nonostante, le questioni di sostenibilità non sono ancora integrate completamente nella governance e nella strategia aziendale, evidenziando così la necessità di intervenire per colmare le lacune.

PERCHÈ ASACERT

ASACERT, in qualità di Ente accreditato, attraverso il nuovo servizio di validazione del processo di reporting di sostenibilità, è in grado di supportare un’Organizzazione nell’identificazione dei propri impatti significativi per l’economia, l’ambiente e la società, secondo standard globalmente riconosciuti.

Celebrata ogni anno il 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il World Water Day è la ricorrenza istituita nel 1992, a seguito della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo.

Il tema di quest’anno, è “Water for Peace” e l’intento è quello di collegare l’importanza dell’acqua alla prosperità e alla stabilità internazionale, sottolineando il ruolo cruciale dell’acqua nella promozione della pace tra le nazioni.

NEL MONDO

Attualmente, 785 milioni di individui non hanno accesso all’acqua potabile, mentre 2 miliardi di persone vivono senza servizi igienici di base. Lo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche da parte dell’umanità potrebbe generare una crisi di proporzioni catastrofiche: è previsto che, entro il 2050, il 51% della popolazione mondiale e il 46% del PIL globale saranno esposti a gravi rischi legati alla disponibilità d’acqua.

IN ITALIA

L’83% del territorio italiano è attraversato da corsi d’acqua. Ciononostante, in Italia, la perdita di acqua rivela livelli significativamente elevati, con una media del 42% del volume totale di acqua immessa nella rete idrica, corrispondente a 3,4 miliardi di metri cubi di acqua ogni anno. La principale problematica riguarda un sistema infrastrutturale obsoleto, progettato secondo le esigenze degli anni Cinquanta. In altre parole, in Italia vengono sprecati quotidianamente 157 litri per abitante, pari al fabbisogno idrico di circa 43 milioni di persone, con importanti differenze nella qualità dei servizi erogati (il cosiddetto water service divide) tra il Sud e Nord del Paese. Per far fronte a tali criticità, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato 3,95 miliardi di euro con misure che mirano a migliorare l’efficienza dell’infrastruttura idrica.

ACQUA E CLIMA

Acqua e clima hanno un legame inscindibile: l’innalzamento delle temperature è causa di alterazioni nelle riserve idriche. L’incremento delle temperature, porta ad una conseguente scarsità d’acqua, favorendo tra le altre cose anche la proliferazione di alghe e batteri nocivi.

Nella pianificazione futura il riciclo o il riutilizzo dell’acqua emerge come valida alternativa alle risorse idriche convenzionali, a condizione che il trattamento e l’utilizzo siano sicuri. L’Italia, insieme ad altri Paesi mediterranei è tra le aree più colpite dalla carenza idrica a causa dei cambiamenti climatici, per cui si potranno osservare riduzioni di disponibilità idrica fino al 25% in alcune regioni. Questi deficit non potranno non avere un impatto anche sulla produzione industriale e sull’agricoltura.

SOSTENIBILITÀ E IMPATTO AMBIENTALE

Nell’immediato si dovranno elaborare strategie per adattarsi a un futuro in cui la richiesta idrica continuerà ad aumentare, mentre la sua disponibilità diminuirà progressivamente. Questo avrà conseguenze estese sull’economia e impatterà su aspetti cruciali come igiene, sicurezza alimentare, energia e lo sviluppo delle sempre più estese aree urbane. La gestione sostenibile delle risorse idriche è pertanto diventata una priorità, attorno alla quale si sono concentrati gli sforzi delle politiche e delle comunità scientifiche internazionali. In questo contesto, diventa fondamentale seguire il ciclo naturale dell’acqua, considerando la posizione geografica di ogni paese, il rilievo, il regime e la distribuzione delle precipitazioni e gli impatti del cambiamento climatico.

ASACERT PER IL WWD 2024

ASACERT svolge attività a favore dell’utilizzo consapevole delle risorse ambientali e, ad oggi, conta una serie di interventi per l’ottimizzazione delle risorse idriche, come: la Validazione del Progetto definitivo per i lavori di ammodernamento e implementazione funzionale per l’impianto di potabilizzazione del Po a Torino, portandolo ad una resa di acqua potabile fino a 2.500 litri al secondo. ASACERT ha svolto anche i servizi di stima e valutazione per Acque del Chiampo e per il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, gestori di servizi e impianti idrici situati nel Nord Italia. E ancora le Verifiche di Controllo Tecnico per il recupero funzionale del Torrente Bisagno, riqualificate e integrate con centrali idroelettriche. Un ambizioso progetto di ingegneria e architettura fluviale per la salvaguardia di un patrimonio storico-culturale che sposa le più moderne tecniche di produzione energetica sostenibile.

La Giornata Mondiale dell’Acqua rappresenta per ASACERT l’occasione per ricordare l’importanza dell’azione tempestiva e collettiva a sostegno della riduzione degli sprechi e dell’assunzione di comportamenti responsabili, in primis da parte delle imprese il cui operato ha un impatto sulle comunità e sul benessere delle persone.

Milano, 11 settembre 2023 – “Sostenibilità ed eccellenza nell’intrattenimento televisivo”, il premio che ASACERT, ha conferito al conduttore TV Carlo Conti.

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Oggi, 16 settembre si celebra la ventitreesima Giornata Mondiale per la protezione della fascia di ozono. Dal 2000 le Nazioni Unite hanno proclamato l’ “International Day for the Preservation of the Ozone Layer”, per promuovere in tutto il mondo iniziative e conferenze per continuare a salvaguardare questo importantissimo “scudo” atmosferico. L’ozono è un gas serra “buono”, colore bluastro e odore pungente, che si forma nell’ozonosfera a una distanza dalla superficie terrestre compresa tra i 10 e i 40 km. Il suo compito è quello di proteggerci dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, troppo forti per la vita sulla Terra: lo strato di ozono funge così da filtro protettivo ed ha un ruolo chiave nella salvaguardia del nostro.

Asacert, insignita nel 2022 del riconoscimento di “Leadership di impresa in sostenibilità”, celebra questa giornata mondiale, sostenendo e implementando, da oltre vent’anni, comportamenti, servizi e strumenti per la diffusione di consapevolezza, responsabilità e azioni concrete ad ogni livello in favore della preservazione dell’ecosistema e del benessere delle persone.

LA STORIA

La scelta del giorno, il 16 settembre, non è casuale. In questa data,  nel 1987, rappresentanti di oltre 40 Paesi si sono riuniti in Canada, per firmare il Protocollo di Montreal sulle sostanze che danneggiano la fascia di ozono. Questo accordo storico ha stabilito impegni concreti per ridurre l’uso delle sostanze dannose per la fascia di ozono e promuovere alternative sostenibili. La fascia di ozono è uno strato di gas composto principalmente da molecole di ossigeno che circonda la Terra. Questo strato è fondamentale per la vita sul nostro pianeta, poiché assorbe gran parte dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Già negli anni ’80 gli scienziati avevano scoperto che l’uso diffuso di sostanze chimiche come i clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC) stava danneggiando la fascia di ozono, compromettendo la sua capacità di proteggerci dai dannosi raggi UV del Sole. Queste sostanze, infatti, una volta entrate nell’atmosfera migrano verso la fascia di ozono reagiscono chimicamente con le molecole di ossigeno, causandone la distruzione.

OBIETTIVI

La Giornata Mondiale per la Protezione della Fascia di Ozono ha diversi obiettivi chiave: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della fascia di ozono per la nostra salute e l’ambiente; promuovere l’adozione di politiche e misure per ridurre l’uso di sostanze dannose per la fascia di ozono; incoraggiare la cooperazione internazionale e la condivisione di conoscenze e tecnologie per affrontare la sfida dell’assottigliamento della fascia di ozono.

REGOLAMENTO Ue

Il 26 ottobre 2022 è stata pubblicata la proposta elaborata dalla Commissione europea per una nuova direttiva sulla qualità dell’aria. La nuova direttiva contribuirà a ridurre significativamente i livelli di inquinanti atmosferici per il raggiungimento dell’obiettivo “inquinamento zero”, che l’Unione europea ha fissato per il 2050. Per allinearsi ai livelli raccomandati dall’OMS si impone, inoltre, una riduzione progressiva dell’esposizione media della popolazione al PM2,5 e al biossido di azoto: questa riduzione, entro il 2030, deve essere pari al 25% rispetto al valore dell’indicatore di esposizione medio calcolato nel 2020.

Grazie agli sforzi congiunti delle nazioni nel rispettare il Protocollo di Montreal, ci sono stati progressi significativi nel ripristinare lo strato di ozono. Si prevede che, nel corso dei prossimi decenni, lo strato di ozono si riprenderà gradualmente.

La Giornata Mondiale dell’Ozono, resta un momento importante per promuovere azioni costanti, per garantire che tale elemento possa continuare a svolgere il suo ruolo vitale nella protezione della vita sulla Terra.

 

Milano, 11 settembre 2023 – “Sostenibilità ed eccellenza nell’intrattenimento televisivo”, il premio che ASACERT, ha conferito al conduttore TV Carlo Conti.

Una calda serata fiorentina al Forte Belvedere è stata la suggestiva location della sesta edizione dello Stenterello Film Festival dedicato alla commedia d’autore italiana.

Conduttore e produttore televisivo di moltissimi programmi di intrattenimento di grande successo, tra cui tre edizioni del Festival di Sanremo, Carlo Conti, si è anche distinto per la sua sensibilità ed impegno nei confronti di temi come la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. “Un professionista che ha fatto della sua carriera una continua ricerca dell’eccellenza, cimentandosi in differenti modalità di show e di intrattenimento, dando sempre prova di professionalità e passione per il suo lavoro. Un modus operandi che rispecchia la filosofia di ASACERT, che da vent’anni ha fatto dell’eccellenza una strategia di approccio al lavoro e di soddisfazione delle esigenze del mercato, con la massima attenzione alle tematiche della sostenibilità e del benessere delle persone.” Le motivazioni del riconoscimento conferito al conduttore dall’ente di certificazione, ispezione e valutazione.

“Ringrazio Asacert per avermi tributato questo riconoscimento -le parole del conduttore a margine della premiazione- Credo fermamente che la sostenibilità sia un impegno collettivo che inizia dalle piccole azioni quotidiane. Se ognuno di noi si impegna a compiere una piccola azione in favore della sostenibilità, come risparmiare energia, ridurre gli sprechi o scegliere prodotti eco-friendly, possiamo creare un effetto a cascata. Goccia a goccia, queste azioni si sommano e formano un oceano di cambiamenti positivi per il nostro pianeta e le future generazioni”.

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