20 Dicembre 2018

Anas, alla guida Simonini: dopo lunghe meditazioni una figura di quarta fila

Designato da Fs e Toninelli. In contrasto con la legge Madia. Alla presidenza Gemme

Si sono scervellati per settimane intorno al quesito se per sostituire Gianni Armani come amministratore Anas fosse più opportuno privilegiare la discontinuità pescando un manager fuori dall’azienda. Oppure se fosse opportuno privilegiare la continuità promuovendo qualche rodato dirigente interno. Alla fine il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e Gianfranco Battisti, amministratore delle Fs e azionista unico Anas, hanno imboccato una terza via pescando tra le quarte file Anas un funzionario con un curriculum di profilo modesto: Massimo Simonini, 55 anni. Ieri il nome di Simonini è stato formalmente indicato come amministratore dall’assemblea degli azionisti, cioè le Fs, mentre per la carica di presidente è stato scelto Claudio Andrea Gemme, il professionista genovese che il ministro Toninelli avrebbe voluto commissario dopo il crollo del Ponte Morandi, ma che fu messo da parte perché in potenziale conflitto di interessi.

La doppia designatura per la guida dell’Anas sarà comunicata al ministero dell’Economia prima della formalizzazione definitiva con un passaggio che alle Fs giudicano di routine. Ma che in questo caso tanto di routine potrebbe non essere. Perché la scelta di Simonini potrebbe confliggere con quanto stabilito dalla legge Madia (numero 296 del 2006) a proposito della individuazione degli amministratori per le aziende pubbliche. In base a quella norma può essere designato chi è stato alla guida di una società pubblica o privata con un bilancio non in perdita nei 5 anni precedenti la nomina. E dal curriculum pubblicato sul sito Anas non risulta che Simonini abbia questi requisiti.

L’incarico che riveste è quello di Dirigente responsabile di ponti, viadotti e gallerie e in termini aziendali è un “quarto riporto” rispetto al capo azienda. Sopra di lui c’è il Responsabile della rete, al di sopra del quale c’è un direttore Operazioni e coordinamento del territorio che è il riporto diretto rispetto all’amministratore delegato. Simonini entrò in Anas nel 1996 quando il padre Luigi era capo di Compartimento Anas; la sorella Stefania è avvocato del prestigioso studio legale Cancrini e Piselli, specializzato in appalti pubblici.
L’Anas è la più grande stazione appaltante d’Italia gravata da un contenzioso legale di ben 9 miliardi con le aziende fornitrici.

 Fonte: Il Fatto Quotidiano