15 Febbraio 2019

Anac adegua linee guida alla Ue

Opere di urbanizzazione: il valore dei lotti si cumula

L’affidamento diretto di lavori fino a 150 mila euro comporta sempre la richiesta di almeno tre preventivi; è vietato selezionare le imprese in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande o in base alla prossimità della sede legale rispetto al luogo di esecuzione dei lavori; obbligo di applicare il principio della rotazione negli affidamenti diretti vale oltre i 5mila euro; l’applicazione del codice appalti per l’affidamento delle opere di urbanizzazione scatta anche quando i lotti dei lavori sono sotto soglia, ma il loro importo totale supera la soglia Ue dei 5,2 milioni. Sono queste alcune delle soluzioni ipotizzate dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che, avviando una rapida consultazione pubblica per aggiornare le linee guida n. 4 sugli affidamenti sotto soglia (termine per le risposte il 21 febbraio), indirettamente risponde, per quanto di competenza, ai rilievi espressi dall’Unione europea contenuti nella lettera di messa in mora contro l’Italia che ha toccato diversi punti del codice dei contratti pubblici. In attesa delle correzioni del decreto 50, che dovrebbero arrivare con un disegno di legge ordinario, l’Anac ha affrontato in primo luogo il tema dell’affidamento delle le opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso di costruire.

Anche per evitare il frazionamento artificioso in lotti, l’Anac ha ipotizzato che nel calcolo del valore stimato siano cumulativamente considerati tutti i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria, anche se appartenenti a diversi lotti, connessi ai lavori oggetto di permesso di costruire. Non solo: l’Autorità ha proposto anche che, se il valore complessivo delle opere di urbanizzazione a scomputo, qualunque esse siano, non raggiunge la soglia comunitaria, il privato può affidare senza gara esclusivamente le opere funzionali; al contrario, qualora il valore complessivo di tali opere superi la soglia comunitaria, il privato dovrà applicare il codice sia per le opere funzionali sia per quelle non funzionali. Sugli affidamenti diretti, la cui soglia massima è stata portata dalla legge di bilancio 2019 (per i soli lavori) da 40 mila a150 mila euro, l’Anac ha ricordato che è la stessa legge a prevedere che questa possibilità vale soltanto per il 2019. Ma soprattutto ha precisato che «la procedura introdotta in via transitoria dalla disposizione in esame possa essere interpretata nel senso che, per gli affidamenti tra 40 mila e 150 mila euro per l’anno 2019, è possibile ricorrere all’affidamento diretto previa richiesta di tre preventivi». Per i piccoli affidamenti l’Anac, con le linee guida n. 4, aveva stabilito che negli affidamenti di importo inferiore a mille euro, fosse consentito derogare all’applicazione del principio di rotazione, con scelta, sinteticamente motivata, ma dopo che la legge di bilancio ha previsto l’obbligo di ricorso al Mepa da 5 mila euro, l’Anac ha suggerito di portare a 5mila euro anche la soglia oltre la quale applicare l’obbligo di rotazione (con un effetto semplificatorio per circa 4 milioni l’anno di affidamenti di importo inferiore a 5 mila euro). Infine, l’Anac ha segnalato anche alcuni punti critici oggetto di esposti: la selezione delle imprese da invitare alle procedure non può essere effettuata chiedendo agli operatori «requisiti aggiuntivi ulteriori rispetto all’attestazione Soa», né è legittimo fare ricorso al «criterio cronologico basato sull’ordine di arrivo delle domande di partecipazione» o a quello della «prossimità della sede legale rispetto al luogo di esecuzione della prestazione, per la selezione degli operatori da invitare».

Fonte: Italia Oggi