10 Maggio 2019

Ambiente, rischi e certificazioni: i risultati della ricerca ANRA-Bocconi

Il 60% delle società ha implementato un sistema di gestione ambientale (ISO 14001), OHSAS 18001 e ISO 50001 non arrivano al 40%, ma il valore della certificazione è riconosciuto dall’84% degli intervistati

 

“La gestione dei rischi ambientali nelle aziende italiane”, è questo il focus della ricerca promossa da Anra, Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali, Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi, Pool Ambiente e Aiba, presentata a Milano, grazie al coinvolgimento di Risk e Insurance Manager di più di 100 aziende, il 45% delle quali con un fatturato di oltre 50 milioni di euro.Tra i dati più interessanti, spicca il fatto che l’84% degli intervistati ritiene che l’adozione di un Sistema di gestione ambientale certificato costituisca uno strumento utile per la prevenzione dei rischi ambientali.Ciononostante solo il 60% delle società intervistate si è dotato della certificazione ISO 14001 (Sistema di Gestione Ambientale), mentre OHSAS 18001 (Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro) e ISO 50001 (Sistema di Gestione dell’Anergia) non superano il 40%.
Tra i rischi maggiormente sentiti dalle imprese in ambito ambientale si segnalano: incendio o esplosione (16%), fuoriuscita di prodotti da serbatoi o vasche interrate (12,3%), perdite da condotte interrate (12,1%) e sversamenti da serbatoi, vasche o condotte fuori terra (12%).
“Il tema della tutela dell’ambiente è sempre più presente nelle agende politiche e mediatiche e sta cambiando i criteri d’acquisto dei consumatori – ha commentato Sandra Bassi, membro del Consiglio Direttivo ANRA – tuttavia sembra permanere ancora in molte aziende piccole e medie il pregiudizio che la prevenzione e la corretta gestione dei rischi ambientali siano prerogative solo di grandi ‘inquinatori’. Quello che accade nella realtà è che ogni giorno in Italia si verificano numerosi casi di danno all’ambiente, e nella maggior parte dei casi l’azienda è impreparata a far fronte agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino, risarcimento. Capita di frequente che la mancanza di mezzi porti al fallimento dell’azienda stessa. Per questo crediamo che il progetto della certificazione Ambiente Protetto potrà portare grandi vantaggi alle imprese di qualsiasi dimensione”.