Grazie alla propria divisione di ingegneria assicurativa, ASACERT ha effettuato il servizio di valutazione e stima ai fini assicurativi, Risk Assessment e Fair Market Value per Matrìca, una realtà innovativa che ha reso il settore chimico più sostenibile e competitivo, avviando un percorso virtuoso che guarda con rispetto all’ambiente e fiducia al futuro. Matrica, è una piattaforma integrata di chimica da fonti rinnovabili e nasce dalla joint venture tra Versalis (Eni) – azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti petrolchimici – e Novamont – leader nel mercato delle bioplastiche.

 

Ricerca e Innovazione preservando le risorse del pianeta

Matrìca si è distinta sin dall’inizio per il suo approccio innovativo, che può essere di estremo interesse in numerosi settori applicativi finali: dalla “commodity” glicerina, all’acido pelargonico come diserbante naturale, fino ad arrivare al mondo della cosmesi e dei lubrificanti per motori, con i suoi impianti di esterificazione – Ci racconta Filippo Torti, Responsabile Pianificazione e Controllo di Gestione Green Chemistry e Oilfield Chemicals – Le strategie adottate per superare le difficoltà del settore chimico ed affermarsi come player innovativo sono state quelle di puntare sulla ricerca, per sviluppare prodotti che potessero soddisfare i settori a più alto valore aggiunto talvolta in partenrship con i clienti finali stessi, affiancando questi prodotti innovativi (gli esteri) ai monomeri già utilizzati negli shopper biodegradabili (acido azelaico) o come diserbante naturale (acido pelargonico)”.

 

Evoluzione del settore e opportunità nei prossimi anni.

La strada che porta ad una evoluzione del settore chimico (da fonti fossili a fonti rinnovabili) è già stata intrapresa con diverse iniziative che hanno ad oggi superato la prima fase di studio e messa in pratica con impianti pilota di tecnologie prime al mondo, che daranno i loro frutti nel medio / breve periodo. –Prosegue Torti- La riconversione del sito di Porto Torres è lì a dimostrarlo, la strada è tracciata ed ora si tratta di perseguire gli obiettivi fissati negli anni precedenti e da raggiungere in tempi breviLe opportunità che potranno emergere – conclude il dirigente – saranno, oltre a quelle già note da finalizzare, anche quelle che le sinergie tra le diverse tecnologie innovative potranno generare”.

 

ASACERT per Matrìca

Il servizio di valutazione che ASACERT ha svolto per Matrìca, proprio nello stabilimento di Porto Torres, ha coinvolto l’analisi delle vulnerabilità e delle minacce, la stima della probabilità di accadimento di eventi dannosi e la definizione di strategie per mitigare tali rischi. In generale, tutti questi processi, non aiutano solo a gestire i rischi in modo proattivo e a prendere decisioni di business basate su dati concreti, ma migliorano la comprensione del valore reale dell’azienda.

I prodotti Matrìca nascono da fonti rinnovabili grazie ad una innovativa tecnologia a basso impatto ambientale.

La legislazione, i protocolli, le norme tecniche svolgono una mera funzione regolatoria oppure riteniamo possano anche sostenere il cambiamento, supportare l’innovazione ben oltre le performance e gli standard?

Questo il tema che ASACERT ha approfondito stamane nel contesto dell’incontro al Salone: “La casa ideale? Sostenibile, efficiente, confortevole”, che ha visto la partecipazione di un ampio e qualificato parterre di relatori:

 

Donatella Bollani, Responsabile servizi per la Sostenibilità di Asacert
Marco Bianchet, Group Quality & Sustainability Director Nice
Nadia Boschi, Head of Sustainability Italy and Continental Europe Lendlease
Giuseppe Rinaldi, CEO Isolkappa
Simone Tripepi, Responsabile Business to Consumer Enel X Global Retail

Coordinatore:
Marco Caffi: Direttore Generale Green Building Council Italia

 

La presenza pervasiva della dimensione digitale e adempimenti sempre più stringenti in materia ambientale stanno cambiando significativamente i luoghi della nostra quotidianità – afferma Donatella Bollani, Responsabile servizi per la Sostenibilità di ASACERT – è quindi necessario sperimentare nuovi format spaziali e nuovi servizi che ci consentano di definire una altrettanto nuova dimensione dello “stare bene”, accolta e tutelata anche dai riferimenti di norma”.

In occasione dell’evento è stato presentato il progetto “Green Human Hub“, un progetto Human-Centered Designed, concepito nel cuore del quartier generale dell’organizzazione. Uno spazio comune, risultato da un percorso di ricerca e innovazione, incentrato sull’economia circolare grazie al quale ASACERT è stata premiata da GBC Italia come eccellenza in “Leadership d’impresa in sostenibilità”. Una dimensione semplice, funzionale, flessibile, tecnologica e soprattutto disegnata e pensata per le persone e con le persone in armonia con l’ambiente.

 

Istituito dalle Nazioni Unite nel 1985, il World Habitat Day, ha promosso nel corso degli anni temi legati all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) numero 11: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e resilienti”. La giornata giunta quest’anno alla 37esima edizione, ha come scopo quello di stimolare una riflessione sullo stato delle città nel mondo e sul diritto fondamentale ad un’abitazione sicura per ogni cittadino. Per affrontare queste sfide sostenibilmente, molte città stanno adottando misure sperimentali e politiche innovative che necessitano di una visione a lungo termine e della collaborazione tra Amministrazioni locali, imprese private, Terzo Settore, Organizzazioni e cittadini. La sostenibilità nella sua declinazione di edilizia urbana, in particolare, è un tema di cruciale importanza nell’attuale contesto globale: attualmente, il 54% della popolazione mondiale -4 miliardi di persone- vive in aree urbane. Entro il 2030, 2 miliardi di persone si saranno trasferite in città, con un evidente impatto sulle infrastrutture e le risorse esistenti.

Il maggior coinvolgimento delle comunità, oltre che la condivisione con istituzioni e associazioni nei processi di generazione, rigenerazione e manutenzione delle città è il fattore chiave per un’innovazione sociale, nei servizi e nella fruizione di risorse primarie e di diritti universali come quello dell’abitare dignitosamente e in modo da preservare le risorse a nostra disposizione.

Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ha riferito che per raggiungere l’obiettivo globale di zero emissioni di CO2 entro il 2050, le emissioni del settore edilizio dovranno essere dimezzate entro il 2030, con un tasso di riduzione annuo dell’8%.

È fondamentale che l’approccio posto al centro delle azioni di associazioni, decisori, governi sia Human Centered, in cui il benessere del cittadino sia fulcro e fine ultimo anche nelle pratiche di urbanizzazione. Una giornata, questa, per riflettere sullo stato delle città e sul diritto fondamentale di tutte le persone di avere una dimora adeguata. ASACERT, se ne occupa tutti i giorni, essendo Organismo di Verifica Accreditato (OVA) da 14 anni per il Green Bulding Council Italia, verificando quei progetti che sono chiamati a rispettare i protocolli di sostenibilità energetico-ambientale della famiglia LEED e GBC Italia. ASACERT è anche ente accreditato per l’Italia presso il Concrete Sustainability Council (CSC), per valutare e migliorare la sostenibilità nella filiera del cemento e del calcestruzzo rispetto, ad esempio, alla gestione responsabile delle risorse, alla riduzione delle emissioni, alla responsabilità e alla inclusione sociale.

Per rendere le città e le economie urbane resilienti, come motori di crescita sostenibile è necessario che le città si collochino al centro della piramide della sostenibilità, garantendo le proprie performance in modo trasparente, misurabile, certificato e progettate per garantire il più alto valore economico, con il minor consumo di risorse naturali, nel rispetto del benessere dei cittadini delle città di oggi e delle megalopoli di domani.

Milano 25 Settembre – Si è tenuta Sabato 23 scorso, in un gremito teatro, presso Filodrammatici a Milano, la serata dal titolo ‘Impronte’. Una manifestazione d’arte, musica e teatro, con la direzione artistica di Enrico Ruggeri e organizzata da Accapierre. Asacert ha supportato l’iniziativa culturale, come impegno per la diffusione, attraverso l’arte, di temi di responsabilità sociale. Lo spettacolo si è aperto con un dialogo tra Fabrizio Capaccioli – AD di ASACERT e Presidente del Green Building Council Italia –, Davide Van de Sfroos, Andrea Mirò, e l’autore radio-televisivo Ezio Guaitamacchi su alcuni dei temi fondamentali della nostra epoca, come la sostenibilità e la qualità della vita delle persone. Al termine, lo spettacolo di narrazione e musica: “Un Uomo chiamato Bob Dylan”.

Una serata dove arte e cultura sono diventate veicolo per sensibilizzare il  pubblico nei confronti di temi come la salvaguardia del pianeta, che “non deve essere fondamentalismo climatico -sostiene Capaccioli- ma un mezzo per promuovere il benessere delle persone, l’equità sociale, per un nuovo umanesimo della sostenibilità, in cui l’uomo è al centro delle strategie sostenibili.” Dalla musica classica all’hip-hop, da quella tradizionale ai generi più sperimentali, la musica è un mezzo potente per esprimere emozioni, narrazioni culturali e stimolare il pensiero critico. “L’arte è un catalizzatore di trasformazioni sociali, in un momento in cui, attraverso le piattaforme online, i contenuti sono immediatamente fruibili globalmente. Se da un lato questo ha reso più complesso farsi notare, dall’altro ha senz’altro dato la possibilità a ciascun artista di portare il proprio messaggio da un livello locale ad uno globale. – Prosegue Capaccioli- l’imprenditore, dal canto suo, ha oggi un compito morale ed etico che va oltre il perseguimento del profitto, deve poter agire per migliorare la vita delle persone, dei collaboratori e, più in generale, delle comunità in cui opera, anche supportando l’arte in tutte le sue forme.”

Usufruendo del suo grande potere, l’arte è capace di emozionare e non c’è apprendimento e cambiamento se non filtrato dalle emozioni. L’arte diventa, così, strumento e veicolo di messaggi di speranza e azione. Un richiamo a considerare il potere dell’arte come agente di cambiamento positivo nel mondo contemporaneo.

 

Oggi, 16 settembre si celebra la ventitreesima Giornata Mondiale per la protezione della fascia di ozono. Dal 2000 le Nazioni Unite hanno proclamato l’ “International Day for the Preservation of the Ozone Layer”, per promuovere in tutto il mondo iniziative e conferenze per continuare a salvaguardare questo importantissimo “scudo” atmosferico. L’ozono è un gas serra “buono”, colore bluastro e odore pungente, che si forma nell’ozonosfera a una distanza dalla superficie terrestre compresa tra i 10 e i 40 km. Il suo compito è quello di proteggerci dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, troppo forti per la vita sulla Terra: lo strato di ozono funge così da filtro protettivo ed ha un ruolo chiave nella salvaguardia del nostro.

Asacert, insignita nel 2022 del riconoscimento di “Leadership di impresa in sostenibilità”, celebra questa giornata mondiale, sostenendo e implementando, da oltre vent’anni, comportamenti, servizi e strumenti per la diffusione di consapevolezza, responsabilità e azioni concrete ad ogni livello in favore della preservazione dell’ecosistema e del benessere delle persone.

LA STORIA

La scelta del giorno, il 16 settembre, non è casuale. In questa data,  nel 1987, rappresentanti di oltre 40 Paesi si sono riuniti in Canada, per firmare il Protocollo di Montreal sulle sostanze che danneggiano la fascia di ozono. Questo accordo storico ha stabilito impegni concreti per ridurre l’uso delle sostanze dannose per la fascia di ozono e promuovere alternative sostenibili. La fascia di ozono è uno strato di gas composto principalmente da molecole di ossigeno che circonda la Terra. Questo strato è fondamentale per la vita sul nostro pianeta, poiché assorbe gran parte dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Già negli anni ’80 gli scienziati avevano scoperto che l’uso diffuso di sostanze chimiche come i clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC) stava danneggiando la fascia di ozono, compromettendo la sua capacità di proteggerci dai dannosi raggi UV del Sole. Queste sostanze, infatti, una volta entrate nell’atmosfera migrano verso la fascia di ozono reagiscono chimicamente con le molecole di ossigeno, causandone la distruzione.

OBIETTIVI

La Giornata Mondiale per la Protezione della Fascia di Ozono ha diversi obiettivi chiave: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della fascia di ozono per la nostra salute e l’ambiente; promuovere l’adozione di politiche e misure per ridurre l’uso di sostanze dannose per la fascia di ozono; incoraggiare la cooperazione internazionale e la condivisione di conoscenze e tecnologie per affrontare la sfida dell’assottigliamento della fascia di ozono.

REGOLAMENTO Ue

Il 26 ottobre 2022 è stata pubblicata la proposta elaborata dalla Commissione europea per una nuova direttiva sulla qualità dell’aria. La nuova direttiva contribuirà a ridurre significativamente i livelli di inquinanti atmosferici per il raggiungimento dell’obiettivo “inquinamento zero”, che l’Unione europea ha fissato per il 2050. Per allinearsi ai livelli raccomandati dall’OMS si impone, inoltre, una riduzione progressiva dell’esposizione media della popolazione al PM2,5 e al biossido di azoto: questa riduzione, entro il 2030, deve essere pari al 25% rispetto al valore dell’indicatore di esposizione medio calcolato nel 2020.

Grazie agli sforzi congiunti delle nazioni nel rispettare il Protocollo di Montreal, ci sono stati progressi significativi nel ripristinare lo strato di ozono. Si prevede che, nel corso dei prossimi decenni, lo strato di ozono si riprenderà gradualmente.

La Giornata Mondiale dell’Ozono, resta un momento importante per promuovere azioni costanti, per garantire che tale elemento possa continuare a svolgere il suo ruolo vitale nella protezione della vita sulla Terra.

 

Milano, 11 settembre 2023 – “Sostenibilità ed eccellenza nell’intrattenimento televisivo”, il premio che ASACERT, ha conferito al conduttore TV Carlo Conti.

Una calda serata fiorentina al Forte Belvedere è stata la suggestiva location della sesta edizione dello Stenterello Film Festival dedicato alla commedia d’autore italiana.

Conduttore e produttore televisivo di moltissimi programmi di intrattenimento di grande successo, tra cui tre edizioni del Festival di Sanremo, Carlo Conti, si è anche distinto per la sua sensibilità ed impegno nei confronti di temi come la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. “Un professionista che ha fatto della sua carriera una continua ricerca dell’eccellenza, cimentandosi in differenti modalità di show e di intrattenimento, dando sempre prova di professionalità e passione per il suo lavoro. Un modus operandi che rispecchia la filosofia di ASACERT, che da vent’anni ha fatto dell’eccellenza una strategia di approccio al lavoro e di soddisfazione delle esigenze del mercato, con la massima attenzione alle tematiche della sostenibilità e del benessere delle persone.” Le motivazioni del riconoscimento conferito al conduttore dall’ente di certificazione, ispezione e valutazione.

“Ringrazio Asacert per avermi tributato questo riconoscimento -le parole del conduttore a margine della premiazione- Credo fermamente che la sostenibilità sia un impegno collettivo che inizia dalle piccole azioni quotidiane. Se ognuno di noi si impegna a compiere una piccola azione in favore della sostenibilità, come risparmiare energia, ridurre gli sprechi o scegliere prodotti eco-friendly, possiamo creare un effetto a cascata. Goccia a goccia, queste azioni si sommano e formano un oceano di cambiamenti positivi per il nostro pianeta e le future generazioni”.

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PRODOTTI PERFORMANTI, FILIERE SICURE, SOSTENIBILI E TRASPARENTI

 

La sostenibilità è diventata una priorità globale in tutti i settori industriali e l’industria del cemento e del calcestruzzo non fa eccezione. La Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC) è uno strumento consolidato per valutare e migliorare la sostenibilità in questa filiera. Tra i suoi membri, colossi come Lafarge Holcim, Heidelberg Cement, Buzzi Unicem, oltre che le principali associazioni industriali, per l’Italia Federbeton. La Certificazione offerta al mercato dal Concrete Sustainability Council incoraggia le aziende a ridurre il loro impatto ambientale e sociale. ASACERT è ente di certificazione accreditato per l’Italia abilitato al rilascio della certificazione CSC.

L’impegno dell’intero settore nel miglioramento del processo produttivo ha permesso alle aziende di evitare l’emissione di circa 370.000 tonnellate di CO₂ in atmosfera, con un miglioramento del 17,9% della performance ambientale rispetto al 2020, grazie alla biomassa presente nei combustibili alternativi utilizzati. (dati Federbeton pubblicati ad ottobre 2022).

 

Cos’è la Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC)

La Certificazione CSC è un sistema di certificazione indipendente progettato per valutare e garantire la sostenibilità nella produzione di cemento e calcestruzzo. L’obiettivo del CSC è dimostrare come gli operatori stiano minimizzando gli impatti attraverso un approvvigionamento responsabile, essere riconosciuti dai principali sistemi internazionali per la valutazione della sostenibilità degli edifici (BREEAM, DGNB, LEED) e valutati finanziariamente nelle politiche pubbliche di appalti verdi. Il CSC si basa su criteri chiave che coprono vari aspetti della sostenibilità, tra cui:

  1. Gestione Responsabile delle Risorse: la certificazione CSC promuove l’uso sostenibile delle materie prime e delle risorse naturali, incoraggiando il riciclo e la riduzione degli sprechi.
  2. Riduzione delle Emissioni: le aziende certificate CSC devono impegnarsi a ridurre le emissioni di gas serra, adottando tecnologie più pulite e più efficienti dal punto di vista energetico.
  3. Responsabilità Sociale: la CSC tiene conto degli aspetti sociali, come le condizioni di lavoro sicure e l’interazione positiva con le comunità locali.
  4. Produzione Sostenibile: la produzione di cemento e calcestruzzo deve essere sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale, evitando impatti negativi sulla biodiversità e sulle risorse idriche.
  5. Trasparenza e Responsabilità: la certificazione CSC richiede la divulgazione trasparente delle informazioni relative alla sostenibilità e la responsabilità nelle pratiche aziendali.

 

La certificazione CSC non solo migliora l’immagine aziendale e la competitività sul mercato, ma contribuisce quindi anche a promuovere condizioni di lavoro sicure ed in linea con i criteri di responsabilità sociale, elemento a cui Asacert tende costantemente.

 

Benefici della Certificazione CSC

La Certificazione CSC offre una serie di benefici significativi, tra cui:

  1. Miglioramento dell’immagine aziendale: essere certificati secondo lo standard CSC dimostra l’impegno dell’azienda per la sostenibilità, migliorando la reputazione aziendale e la fiducia del pubblico.
  2. Vantaggi commerciali: i prodotti certificati CSC hanno un vantaggio competitivo sul mercato, poiché sempre più clienti e progettisti cercano materiali da costruzione sostenibili.
  3. Conformità regolamentare: essere certificati secondo uno standard riconosciuto aiuta le aziende a rimanere conformi alle leggi e ai regolamenti ambientali in continua evoluzione.
  4. Contributo alla sostenibilità globale: riducendo l’impatto ambientale, si contribuisce agli sforzi globali per mitigare il cambiamento climatico e conservare le risorse naturali.

 

La Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC) rappresenta un importante passo avanti nel settore del cemento verso una maggiore sostenibilità, giocando un ruolo cruciale nel contribuire a un futuro più verde per l’intera filiera del cemento e del calcestruzzo.

NUOVO IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, controllato da ASACERT

 

Il 22 agosto del 2022 inaugurava il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio (Gruppo San Donato) a Mind, il Milano Innovation Discrict, nell’area dove è stato realizzato Expo 2015 e che ora è una cittadella dedicata all’innovazione. Progetto sviluppato da Binini Partners e vincitore del Premio CNETO 2019 come “Best Project”, è stato insignito nel 2022 del premio World’s best hospital orthopedics.

La durata del cantiere è stata di circa tre anni e mezzo, durante i quali ASACERT, ha ricoperto il ruolo di controllore dei lavori durante le diverse fasi realizzative, in modo tale da garantire il rispetto dei parametri di stabilità e durabilità della struttura e degli standard previsti per legge. Attenzione alla sostenibilità: risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, centrali termiche per la produzione di vapore materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico, rispetto dei requisiti LEED. Una struttura unica e innovativa, ai massimi livelli di sicurezza e qualità certificate. Linee essenziali e colore bianco, si armonizzano nell’impatto visivo e trasmettono pulizia, efficienza e innovazione.

I suoi numeri:
50.000 mq di superficie totale, 94 metri di altezza, 16 piani fuori terra, lo collocano tra gli 8 ospedali più alti d’Europa (e tra i 75 ospedali più alti al mondo). E ancora, 30 le sale operatorie dotate di tecnologie dell’ultima generazione, con innovazione anche dal punto di vista dell’ingegneria clinica, 2 le sale di endoscopia, 25 posti letto di terapia intensiva, di cui 5 di unità di terapia intensiva cardiovascolare, si aggiungono alle abituali attività ospedaliere.

 

Un complesso all’avanguardia con aree verdi, che concorrono a dar vita ad ambienti che favoriscono per l’inclusione e l’accoglienza di lavoratori e pazienti. Una struttura che ben si inserisce nella città di Milano, sempre più improntata sull’offerta di servizi completi e innovativi ai suoi cittadini, anche nell’ambito sanitario e della ricerca scientifica. Il polo ospedaliero offre ai propri pazienti servizi multidisciplinari all’insegna dell’efficienza logistica, fornendo prestazioni integrate sulla base di un approccio innovativo al concetto di sanità pubblica. Parole d’ordine: sostenibilità e futuro. Risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico e rispetto dei requisiti LEED, ma anche teleriscaldamento, centrali termiche per la produzione di vapore e dotazioni tecnologiche all’avanguardia.

Sostenibilità, ricerca, innovazionecura e sicurezza, queste le parole d’ordine all’ IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio,una grande opera di cui andare fieri.

 IL 19% DELLA POPOLAZIONE GIOVANE NON LAVORA E NON STUDIA

“La formazione riveste un ruolo fondamentale e imprescindibile per lo sviluppo individuale e collettivo”. Questa frase, che a molti può giungere banale, poi così scontata non è se valutiamo che nel 2022, i Neet (i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano) sono stimati al 19,0% della popolazione, percentuale più elevata tra le ragazze (20,5%) rispetto ai ragazzi (17,7%). Nel Mezzogiorno, l’incidenza è doppia rispetto al Centro-Nord. Nel 2022, la partecipazione degli adulti alle attività formative – fondamentale per favorire l’occupabilità degli individui e la loro vita sociale e relazionale – interessa il 9,6% della popolazione nella fascia d’età tra i 25 e i 64 anni (il 9,4% della componente maschile e il 9,9% di quella femminile)*.

Proprio per invertire la tendenza e dare forza al tema della formazione continua, il 9 maggio 2023 è stato inaugurato “l’Anno europeo delle competenze”. L’iniziativa UE ha l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni europee, Stati membri, parti sociali, imprese e lavoratori dell’Unione a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze per superare la carenza di manodopera e responsabilizzare gli individui a partecipare attivamente alle transizioni in corso del mercato del lavoro attraverso la formazione continua. Disporre di un ricco bagaglio di competenze rappresenta un elemento decisivo per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale. Tuttavia, attualmente oltre tre quarti delle imprese dell’UE incontrano difficoltà a trovare lavoratori qualificati e i dati Eurostat più recenti indicano che solo il 37% degli adulti ha l’abitudine di seguire corsi di formazione. Inoltre, 4 cittadini europei su 10 (1 lavoratore su 3) non dispongono delle competenze digitali di base. Già nel 2021, in ben 28 attività lavorative (dall’edilizia all’assistenza sanitaria, dall’ingegneria all’informatica) si registravano carenze in termine di competenze.

 

I Paesi membri dell’UE hanno approvato degli obiettivi sociali per il 2030 molto ambiziosi, in base ai quali almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione, contribuendo in tal modo a raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di un tasso di occupazione di almeno il 78%. Entro tale anno nell’UE almeno l’80% degli adulti dovrebbe possedere competenze digitali di base e dovrebbero essere impiegati 20 milioni di specialisti delle TIC, mentre un numero maggiore di donne dovrebbe essere incoraggiato a svolgere tali attività professionali.

La formazione non è più solo un’opportunità, dunque, ma una necessità, un’arma per affrontare le sfide del presente e del futuro.

  1. Competenze per l’occupabilità: in un mondo in continua evoluzione, le competenze richieste dal mercato del lavoro cambiano rapidamente. La formazione offre l’opportunità di acquisire nuove competenze e di adattarsi alle esigenze del mondo del lavoro. Essere ben formati aumenta le probabilità di trovare un’occupazione soddisfacente e di essere competitivi nel mercato.
  2. Elevata qualità della vita: la formazione non si limita solo al campo lavorativo ma coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita. Una persona istruita è più propensa a prendere decisioni informate sulla salute, la sicurezza, l’ambiente e la gestione finanziaria. La conoscenza ci dà la possibilità di capire meglio il mondo in cui viviamo e di contribuire positivamente alla società.
  3. Empowerment e autostima: imparare, superare sfide e raggiungere obiettivi personali ci rende più fiduciosi nelle nostre capacità. La formazione è un processo di empowerment che ci dà la forza di perseguire i nostri sogni e di realizzare il nostro potenziale.
  4. Innovazione e progresso sociale: le società progredite sono caratterizzate dalla capacità di innovare e adattarsi al cambiamento. La formazione è il motore dell’innovazione e del progresso sociale, poiché stimola la creatività e l’intelletto delle persone.
  5. Capacità di adattamento: nel mondo attuale, dove l’incertezza è una costante, la capacità di adattarsi è un’abilità essenziale. La formazione sviluppa la flessibilità mentale e ci aiuta ad affrontare situazioni nuove e complesse con maggiore sicurezza.
  6. Consapevolezza culturale e sociale: la formazione ci espone a culture diverse e ci aiuta a comprendere meglio la diversità del mondo. Questo favorisce l’inclusione sociale e il rispetto reciproco, creando una società più armoniosa.
  7. Sviluppo sostenibile: una formazione orientata alla sostenibilità può aiutare a promuovere comportamenti e pratiche rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali. L’educazione ambientale è fondamentale per affrontare le sfide ecologiche del nostro tempo.

 

La formazione è un investimento prezioso che paga dividendi in ogni aspetto della nostra vita. Non si tratta solo di ottenere un titolo, ma di abbracciare la cultura dell’apprendimento continuo e della crescita personale. Il valore della formazione oggi risiede nella sua capacità di trasformare individui, società e il mondo in cui viviamo, rendendoci cittadini più consapevoli, responsabili e attivi nella costruzione di un futuro migliore. ASACERT organizza corsi di formazione rivolti professionisti di ogni settore e livello. I corsi, qualificanti e professionalizzanti, si caratterizzano per l’alto profilo tecnico-scientifico dei relatori e per un metodo di apprendimento basato sul coinvolgimento diretto dei partecipanti. Percorsi formativi valutati, calibrati e strutturati ad hoc, perché ogni organizzazione è differente, così come le persone che ne fanno parte. I corsi sono erogabili in house o via webinar, per una moltitudine di chances di crescita professionale e personale.

 

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*fonte dati ISTAT

L’importanza di un processo accurato e affidabile

Nell’ambito della gestione patrimoniale e aziendale, le valutazioni svolgono un ruolo cruciale nel determinare il valore reale e la protezione adeguata di beni tangibili e intangibili. Questi processi non solo offrono una visione chiara del valore degli asset, ma consentono anche di prendere decisioni informate e mitigarne i rischi associati. Le valutazioni si applicano ad asset tangibili o intangibili e sono rilevanti per privati, enti pubblici e aziende.

ASACERT si occupa di valutazioni di diverso tipo, tra cui le valutazioni ai fini assicurativi, che rappresentano la base su cui le compagnie assicurative stabiliscono le coperture e i premi per proteggere i beni contro rischi come incendi, danni accidentali, furti e altro. Un valore sottostimato può portare a coperture assicurative insufficienti, mentre una sovrastima può comportare costi eccessivi. Inoltre, un’adeguata valutazione aiuta a garantire che la compensazione in caso di sinistro sia equa e che il processo di risarcimento sia agevole. ASACERT, quale Ente riconosciuto dal mercato e dalle compagnie di assicurazione, opera attraverso professionisti specializzati nei diversi ambiti di competenza, assicurandosi di prendere in esame tutti i fattori che possono concorrere alla determinazione del valore di un bene (ragionieristici, tecnici, fiscali e giuridici, ambientali, di mercato e geografici). Chi si affida ad ASACERT per una valutazione ha ben presente i vantaggi nel far valutare i propri asset in modo corretto. L’azione, infatti permette di ottenere una copertura assicurativa adeguata, ma anche di versare un premio assicurativo coerente con il valore degli asset aziendali o ancora di minimizzare i costi aggiuntivi in caso di sinistro.

Le valutazioni sono a tutti gli effetti una tutela preventiva, che copre e mette al riparo da eventuali rischi, oltre ad essere predittive nei confronti di situazioni impreviste che potrebbero comportare perdite finanziarie significative. Tutto questo rientra nel risk assessment, che coinvolge l’analisi delle vulnerabilità e delle minacce, la stima della probabilità di accadimento di eventi dannosi e la definizione di strategie per mitigare tali rischi. Oggetto di valutazioni sono spesso anche beni intangibili come marchi, brevetti, brand, know-how e capitale umano, che rappresentano spesso una parte considerevole del valore di un’organizzazione. Determinare il loro valore richiede l’analisi di fattori come il contributo degli asset intangibili alle entrate, alla reputazione e all’innovazione dell’azienda. Una valutazione accurata consente alle aziende di comprendere meglio l’impatto finanziario dei propri beni e di prendere decisioni strategiche informate. In generale, tutti questi processi non solo migliorano la comprensione del valore reale dell’azienda, ma aiutano anche a gestire i rischi in modo proattivo e a prendere decisioni di business basate su dati concreti. In un contesto in cui l’incertezza è sempre presente, investire in valutazioni accurate e strategie di gestione del rischio è essenziale per garantire la stabilità e il successo a lungo termine di qualunque ente, sia esso, pubblico o privato.

Alcuni dei servizi di valutazione ASACERT:

Valutazioni e stime ai fini assicurativi dei danni diretti

Valutazione e stime patrimoniali

Valutazione e stime ai fini assicurativi dei “Danni da interruzione di attività”

Valutazioni di impianti industriali e macchinari

Intangible asset evaluation

Advisory